Al Laboratorio MalaErba va in scena Lady Macbeth, God Save the Queen, all’interno della Stagione Comp(H)ost, la rassegna organizzata dalla Compagnia Anomalia Teatro, che dello spazio è l’animatrice e che produce lo spettacolo in scena in questi giorni. Debora Benincasa, drammaturga e attrice di grande levatura, si cimenta con un personaggio teatrale a tinte fosche, quella Lady Macberh, consorte del signorotto scozzese Macbeth, che spinge il marito ad uccidere il re ed usurparne il trono, facendosi sedurre dal potere e dal desiderio di esercitare il governo. La Benincasa scrive un testo dai diversi registri, concentrandosi sugli stati d’animo della nobildonna, che soffre una solitudine mortifera all’interno di una magione popolato solo di servitori impeccabili e non sopporta il marito, tronfio e non proprio sveglio. Con grande capacità drammaturgica l’autrice gioca sugli stereotipi di genere facendo sorridere e riflettere sulla bidimensionalità, a volte sessista, in cui alcuni personaggi shakesperiani sono stati incasellati. Ripercorrendo la vicenda del dramma, la Benincasa tratta del tema del potere e della necessità di opporsi ad un imperio autoritativo cui è necessario ribellarsi per consentire a quei valori umani fondamentali, come la libertà, l’uguaglianza, il dissenso, di manifestarsi nella loro pienezza. Man mano che lo spettacolo va avanti, la riflessione poetica e sociale prende piede in un crescendo di intensità fino all’ultimo monologo, un’invettiva veemente e vibrante contro gli indifferenti e gli indolenti che si fanno schiacciare senza proferire parola. La Benincasa interpreta il suo testo con la struttura registica di Simona Ceccobelli, che disegna una partitura fisica necessaria e presente, viva, creando un contraltare potente e funzionale alla magnetica ed intensissima prova dell’attrice. Uno spettacolo che si avvale di costumi straordinari, realizzati da Simona Randazzo, di un oggetto scenico polifunzionale e dal grande potere evocativo creato da Adele Gamba e un disegno luci molto vario e suggestivo a cura di Andrea Gagliotta. Una produzione necessaria e potente che parlando del potere in chiave femminile, tratta delle tematiche di genere, del dovere di manifestare il proprio pensiero, del meccanismo castrante del potere cieco, attraverso un testo materico ed evocativo, una regia precisa e fisica ed una capacità di arrivare sotto pelle grazie alla vibrante interpretazione della Benincasa.
Lady Macbeth. God save the queen
Di e con: Debora Benincasa
Ricerca movimenti: Simona Ceccobelli
Scenografia: Adele Gamba
Costumi: Simona Randazzo
Light designer: Andrea Gagliotta
Produzione: Anomalia Teatro