E’ tutto pronto per il ritorno alle scene della Mart Dance Company di Marco Auggiero. Al Teatro Bolivar di
Napoli il 19 maggio andrà in scena “Óxido”, un titolo molto atteso perché lo stesso coreografo ha dichiarato
di averlo volutamente posticipato al termine del Covid 19. Un periodo che tuttavia non ha visto il
coreografo e direttore artistico fermo ai box, accentuando la sua versatilità che lo conduce dai brend
internazionali ai teatri di tradizione, dalla direzione dell’Arenile Dance Festival di Napoli al debutto
editoriale con la pubblicazione di “Flow”, dalle produzioni per RAI, Mediaset, SKY alle docenze e residenze
in tutto il mondo. Senza contare il successo al Festival “Oriente & Occidente” di Rovereto! Ma è con il suo
nuovo “Óxido” che Marco Auggiero spiega come i “pensieri non sempre limpidi, talvolta ossidati…Il pensare
a sé e diffidare di tutto e tutti diventa terreno fertile per discriminazioni, sopraffazioni e violazione dei
diritti umani “_Ossidazione dell’anima_”, ecco come lo chiamo questo stato di confusione, innaturalezza, di
chiusura. La natura nasce per avvolgere, non per nascondersi dal simile. Non deride, né umilia la
biodiversità. Nella mia mente sono solo atossici, i miei pensieri; incontrano le dignità, ma si dissolvono nel
Caos esterno quasi come se fosse utopico lasciarsi andare ad abbracci e comprensione. Come se una nebbia
penetrasse nei sentimenti, confondesse i pensieri cancellando prospettive ed orizzonti. Si avverte il vuoto,
la povertà di empatia degenera sempre più in violenze e derisioni di ogni tipo; quando l’indifferenza si
espande, si può giustificare con l’ignoranza? E così che si ossida l’anima: si allontanano i dolori ed il
superfluo, e ci si avvicina al nucleo cercato, creato per restare in pace, egoisticamente liberi dal resto di
niente.” Con la regia e le coreografie dello stesso Marco Auggiero, e con il contributo degli assistenti alla
regia Giordana Carrese ed Alessandra Smorra, si è lavorato ai testi scritti dal coreografo stesso a quattro
mani con Giordana Carrese per la messinscena destinata ai suoi interpreti Francesca De Vita, Sara Lomazzo,
Lia Ranieri e Giuseppe De Rosa. Per non lasciare nulla al caso, Marco Auggiero ha attinto dalle parole di
Pierre Simon Laplace “la natura ride delle difficoltà di integrazione” diventate linfa vitale del suo “Óxido”.
Un accostamento alla letteratura non nuovo in Marco Auggiero di cui si osserva da sempre una filosofia
artistica e culturale frutto di anni di sperimentazione ed esperienza internazionale. Un modus operandi in
scena e dietro le quinte che nasce come liberazione dagli schemi e dalle costrizioni della danza canonica,
per approdare ad uno stile e un linguaggio del tutto personale e all'avanguardia. Una tecnica funzionale con
un flusso di movimento continuo. Il personale linguaggio delle sue creazioni esplora la dimensione psico-
emotiva dei danzatori, sperimenta continue contaminazioni con nuove forme artistiche ed espressive,
spaziando nell’universo umano in tutte le sue direzioni e percezioni.