Fra gli applausi fragorosi del pubblico alla fine arriva anche Nanni Moretti sul palco del Teatro Argentina di Roma insieme ai suoi attori a godersi il successo del debutto alla sua regia teatrale. L’occasione era importante: Moretti, regista cinematografico di successo, si misura per la prima volta, a 70 anni, con lo spettacolo dal vivo scegliendo dei testi a lui particolarmente congeniali, due atti unici di Natalia Ginzburg, Dialogo e Fragola e panna, un dittico trasformato in Diari d’amore, toccante e amaro spettacolo che racconta sentimenti e quotidianità di nuclei familiari disarmonici, spaccato della società borghese. Si tratta di due testi scritti intorno agli anni Sessanta, ma che, oltre ad essere estremamente attuali, hanno un taglio narrativo spiccatamente cinematografico che ben si adatta al regista romano.
Moretti scandaglia con estrema attenzione e con una osservazione acuta e fredda, quasi disincantata, due testi del “teatro delle chiacchiere” che attraverso l’apparente leggerezza nascondono una reale profondità psicologica degna di un autore come Čechov. A unire i due dittici le sfaccettature dei sentimenti e le ipocrisie di personaggi borghese che lasciano emergere tuta la loro meschinità e tutta la loro debolezza dimostrando di lasciarsi vivere dalla vita senza riuscire a superare la loro indifferente di fronte all’amore, al tradimento, al risentimento, al matrimonio e alla convenzioni.
Le scene di Sergio Tramonti illuminate da Pasquale Mari introducono lo spettatore in ambienti chiusi, mura domestiche borghesi dove di consumano i drammi in scena con risultati tragicomici sostenuti da un grande quintetto di attori in scena.
Interno borghese di una camera da letto, in una qualunque mattina piovosa: una coppia, lui Valerio Binasco, scrittore in crisi che parla del più e del meno con la moglie, Alessia Giuliani. Parlano della figlia piccola, della domestica, della mancanza di soldi, degli amici, emergono incomprensioni, piccole recriminazioni di coppia e insoddisfazioni malcelate fino a quando si profila l’ombra di un tradimento. Un elemento perturbatore che potrebbe alternare per sempre le dinamiche della coppia. Ma non sarà così e tutto tornerà esattamente come nulla fosse accaduto.
In Fragola e panna, l’interno borghese è diventato un salotto di casa di campagna dove una giovane donna, Giorgia Senesi, arriva alla ricerca del suo amante che non si trova in casa. Ad accoglierla una meravigliosa Daria Deflorian, meraviglioso profilo di domestica piccolo borghese, impaurito dal troppo silenzio e dalla solitudine della campagna, che sembra essere estranea alle dinamiche si consumano in casa. Va in scena l’incontro/scontro fra la giovane donna fuggita di casa e la ricca signora, la composta e fredda Arianna Pozzoli che è ben consapevole delle avventure extraconiugali del consorte, ma che ha scelto di ignorarle per la sopravvivenza della suo routine matrimoniale.
L’elemento perturbatore esterno, la ragazza, sarà prontamente allontanata, e l’arrivo del marito fedifrago, ancora un indifferente Binasco, sembrerà solo apparentemente scalfire la realtà: con cinismo e con indifferenza, tutto tornerà ad essere esattamente come prima.
Diari d’amore è uno spettacolo che racconta argomenti particolarmente congeniali a Moretti e lo fa con dovizia psicologica e con semplicità tradendo un certo cinismo e una certa amarezza di fondo complici anche gli ottimi attori in scena, Valerio Binasco, Daria Deflorian, Alessia Giuliani, Arianna Pozzoli, Giorgia Senesi, che tratteggiano personaggi in tutta la loro meschinità borghese. Realistico e tragicomico il debutto di Moretti alla regia con uno spettacolo frutto di una ricca collaborazione tra teatri per una luna tournée non solo italiana, ma anche francese. In scena fino al 2 giugno a Roma.
Fabiana Raponi