Con Tosca di Puccini, il maestro Daniel Harding inaugura il 21 ottobre (ore 20,30, repliche giovedì 24 ottobre ore 19.30, sabato ore 18) la Stagione Sinfonica 2024/2025 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
L’opera romana per eccellenza, proposta in forma di concerto, e in occasione del centenario della morte del compositore, segna un doppio debutto per Harding, non solo come Direttore Musicale dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia, ma anche alla direzione della celebre opera. Eccellente il cast in scena composto da Elena Buratto nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Jonathan Tetelman come Cavaradossi e Ludovic Tézier come Scarpia.
“Sono numerosi i ricordi musicali ed emotivi legati a Santa Cecilia. Avevo 21 anni quando sono venuto per la prima volta qui nel 1997– le parole del maestro inglese in conferenza stampa per presentare la nuova stagione accanto al sovrintendente Michele dall’Ongaro e al sindaco di Roberto Gualtieri – Come direttore ospite ho sempre sentito il carisma e la generosità dell’Orchestra e del Coro, la stessa che ritrovo oggi. È un regalo enorme ed un grande onore per me poter continuare il lavoro svolto da Antonio Pappano che negli ultimi anni ha prodotto la loro crescita incredibile”.
Tanti i progetti che coinvolgono il nuovo direttore musicale, in carica da ottobre: oltre alla Tosca che segna una “scelta coraggiosa” Harding, che per la prima volta si confronta con l’opera, il Maestro sarà impegnato con il ciclo completo delle Sinfonie di Mahler nel corso delle prossime stagioni, protagonista di sei produzioni all’Auditorium Parco della Musica di Roma, della Messa da Requiem di Verdi nella Basilica di San Paolo fuori le mura di Roma (il 23 ottobre), oltre a due importanti tournée europee che toccheranno Parigi, Vienna, Amburgo e Katowice, accanto a celebri solisti come Lisa Batiashvili o Joshua Bell, artist in residence per la stagione in corso per il grande repertorio sinfonico fra l’Ottocento e il Novecento. Senza dimenticare i progetti artistici con la Deutsche Grammophon.
Per Harding è un grande onore lavorare con “i musicisti che fanno parte del nostro progetto artistico” con un particolare orgoglio per la presenza di George Benjamin che a maggio dirigerà per la prima volta a Roma il suo ”Written in the sky’‘ in forma semiscenica con la regia di Ben Davis.
La stagione sinfonica è sempre ricchissima con 28 concerti che vedranno protagonisti i direttori più prestigiosi della scena musicale mondiale come Gustavo Dudamel che torna dopo 5 anni di assenza Lo schiaccianoci nel periodo natalizio, il direttore emerito Antonio Pappano per Debussy e il concerto per pianoforte di Busoni interpretato da Vadym Kholodenko, Semyon Bychkov per Bach.
Numerosi gli omaggi in stagione: Jakub Hrůša omaggia i 150 anni della morte di Bizet, per Manfred Honeck tributo a J. Strauss figlio per i 150 anni dalla sua morte, omaggio per i 50 anni dalla morte di Šostakovič sempre con Honeck e con i concerti di Tugan Sokhiev, Leonidas Kavakos ed Enrico Pace che chiudono la stagione da camera anche con la celeberrima Sonata “a Kreutzer” di Beethoven, ma non manca il ricco focus su Mozart con i concerti di Rudolf Buchbinder, Robert Treviño oltre alla presenza del grande come Kirill Petrenko con un programma fra Mozart e Brahms.
Fra le grandi bacchette protagoniste in stagione anche Myung-Whun Chung fra Brahms e la Settima di Beethoven e Daniele Gatti per Brahms, la Nona di Bruckner, Wagner e Richard Strauss, ma anche il ritorno di Utopia diretta da Teodor Currentzis.
Sempre consistente la presenza di grandi solisti, da Martha Argerich e Mischa Maisky insieme per la stagione da camera, a Grigory Sokolov a Leif Ove Andsnes senza dimenticare i debutti di Thomas Guggeis, reduce dal successo al Teatro alla Scala e di Dalia Stasevska, classe 1984, già assistente di Paavo Järvi e attualmente Direttore Ospite Principale della BBC Symphony Orchestra e di Ottavio Dantone, fra gli esecutori di riferimento del barocco.
Diciotto i concerti della stagione da camera che si apre il 30 ottobre con i sei Concerti Brandeburghesi di Bach con i musicisti della Freiburger Barockorchester e che assicura la presenza di prestigiosi solisti tra cui Joshua Bell, Artist in residence Viktoria Mullova, il Quartetto Hagen, il Quartetto Indaco, La Lira d’Orfeo.
Numerosi i recital di pianoforte cone Daniil Trifonov, Yefim Bronfman, Igor Levit, ma non manca la prima del brano di Matteo d’Amico Les nuages commissionato dall’Accademia di Santa Cecilia, e di Fauré il Requiem e Cantique de Jean Racine con il Coro dell’Accademia di Santa Cecilia, diretto da Andrea Secchi. Invariati i prezzi degli abbonamenti e i prezzi dei biglietti senza dimenticare le numerose formule dedicate ai GIOVANI UNDER 35 (abbonamenti fa 280 euro).
Info e dettagli su www.santacecilia.it.
Fabiana Raponi