Settima edizione per Classica al Tramonto, la rassegna estiva dell’Istituzione Universitaria dei Concerti ospitata in uno dei posti più suggestivi della Capitale, il Museo Orto Botanico, negli ex Giardini di Cristina di Svezia, nel cuore di Trastevere.
Ancora più numerosi gli appuntamenti della rassegna che si terrà dall’11 giugno al 25 luglio in 14 serate con concerti unici o con la consolidata formula del doppio concerto, alle 20.30 e alle 21,30.
Apre la rassegna Gianni Oddi Quartet con il progetto dedicato ai quattro grandi compositori dell’Ortophonic, Bacalov, Morricone, Piccione e Trovajoli, ma non mancano capolavori della musica da camera, tra Mozart, Brahms, Schumann, Haydn, Haydn o incursioni nella musica del Novecento.
Tra gli artisti della rassegna, il direttore Enrico Saverio Pagano e l’Orchestra da Camera Canova, artisti in residenza della IUC, che propongono una serata fra Mozart e Bach, l’inconfondibile voce di Sarah Jane Morris con i Solis String Quartet con All you need is love! Omaggio ai Beatles, la violoncellista Erica Piccotti e il pianista Leonardo Pierdomenico per un programma fra Chopin e Castelnuovo Tedesco, l’Ensemble Anima e Corpo con un raffinato programma fra Scarlatti ed Händel. Numerosi gli appuntamenti dedicati al pianoforte: Arturo Stalteri suona Dodecagon di Philip Glass, Alessandro Simoni interpreta Schumann e Listz, Virgilio Volante si muove fra Ellington e Gershwin, Luca Bianchi propone un inedito programma che accosta Mompou a Casella, Busoni a Chopin.
Spazio a Leonardo Taio con Sofia Adinolfi per Brahms e Šostakovič, alle giovanissime artiste del Quartetto Rilke per una serata fra Haydn e Schumann, al dialogo dell’arpa con la natura in un viaggio con Brian Meloni Lebano, fino a Homes, progetto del Vittorio Esposito Quartet, vincitore del Premio Lelio Luttazzi 2023.
Doppio appuntamento con la Misa a Buenos Aires “Misatango” di Martin Palmeri con il Coro di via Montello, in collaborazione con Chorus Inside Lazio e l’Orchestra Xylon diretta da Paolo Matteucci, spazio a due serate uniche con l’Orchestra MuSa Jazz diretta da Roberto Spadoni con il tributo a Duke Ellington e l’Orchestra EtnoMuSa diretta da Francesco Berrafato con un programma di canti tradizionali che racconta le lotte delle donne. Quattro i concerti con i giovani musicisti di Avos Project – Scuola Internazionale di Musica, il Quartetto Alfieri, il Duo Althea, il Trio Amal e il duo di piano Bravi/Scapicchi, che rinnovano la collaborazione con la prestigiosa scuola internazionale di musica.
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La settima edizione di Classica al Tramonto si apre martedì 11 giugno (ore 21, serata unica) con Gianni Oddi Quartet con il progetto I quattro grandi compositori dell’Ortophonic: Luis Bacalov, Ennio Morricone, Piero Piccioni, Armando Trovajoli.
Sul palco, Gianni Oddi al sax soprano, Edoardo Simeone al pianoforte, Stefano Napoli al basso, Massimo Di Cristofaro alla batteria, special guest, Claudio Corvini alla tromba, propongono un omaggio ai mitici studi di registrazione Ortophonic fondati nel 1970 da quattro grandi compositori, Bacalov, Morricone, Piccioni, Trovajoli, insieme al M° Bruno Nicolai, i fonici Sergio Marcotulli, Pino Mastroianni e il manager Enrico De Melis. Tecnologicamente all’avanguardia in Italia e in Europa per la perfetta acustica, la grande capienza per ospitare organici orchestrali a carattere sinfonico, la competenza e la professionalità degli ingegneri del suono, la creatività e la maestria delle più importanti firme della musica da film e della musica pop, resero gli studi Ortophonic all’epoca un autentico tempio del suono, teatro di numerose e storiche registrazioni cinematografiche e discografiche mondiali.
Gianni Oddi, storico saxofonista dell’Orchestra di Musica Leggera di Roma, è stato attivo collaboratore dalla fine degli anni Settanta dei grandi compositori che fondarono gli studi Ortophonic partecipando a numerose sedute di registrazione di film.
Ora, il progetto vuole riportare alla luce attuale, parte di quelle mitiche colonne sonore, patrimonio culturale italiano acclamato in tutto il mondo, che sono state registrate nello storico studio, presentandole con nuovi e particolari arrangiamenti per quartetto jazz, nel rispetto delle partiture originali scritte a suo tempo dai quattro grandi Compositori. Il concerto propone un viaggio musicale fra le colonne sonore di Armando Trovaioli, da C’eravamo tanto amati, Profumo di donna a Ieri, oggi, domani (Descansado), Ennio Morricone (Gli Intoccabili (Ouverture, Death Theme), Il Clan dei Siciliani, I Malamondo, La voglia matta), Luis Bacalov (A ciascuno il suo, Il postino), Piero Piccioni (Fumo di Londra (You never told me), Amore mio aiutami (Bossa per Alberto), Finché c’è guerra c’è speranza (Rugido do leao).
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La rassegna prosegue con una serata unica martedì 18 giugno (ore 21) con Duke Ellington Tribute proposto da MuSa Jazz Orchestra diretta da Roberto Spadoni che si unisce alla comunità mondiale del jazz nel celebrare la figura del più influente, prolifico e carismatico musicista jazz di tutti i tempi, nel cinquantesimo anno della sua scomparsa avvenuta nel 1974. Il tributo prevede celebri composizioni di Duke Ellington, da Caravan a Cotton Tail, e del suo più stretto collaboratore Billy Strayhorn, da Star Crossed Lovers a Half the fan, e di brani dedicati al grande musicista negli arrangiamenti di direttore Roberto Spadoni che coordina l’Orchestra dal 2014. Special guest Francesco Fratini alla tromba. MuSa Jazz Orchestra è una orchestra jazz di 20 elementi che opera nell’ambito delle attività di Musica Sapienza e di Sapienza CREA formata da studenti, docenti, e personale tecnico-amministrativo dell’ateneo. Roberto Spadoni è compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra, chitarrista jazz. Ha collaborato con molti musicisti, diretto in concerto molte orchestre italiane tra. È docente presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma e presso la prestigiosa Accademia Siena Jazz.
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Ancora una serata unica venerdì 21 giugno (ore 21) con il l’EtnoMuSa Orchestra diretta da Francesco Berrafato che propone Paura non abbiamo! quando la musica popolare racconta le lotte delle donne. Il concerto vuole essere una lente di ingrandimento sulle voci di donne che, attraverso i loro canti di tradizione orale fra ‘800 e ‘900, hanno fatto e fanno tutt’ora la storia delle lotte femminili. Il programma alterna alle intime melodie della ninna nanna toscana Teresina la Malcontenta, il grido delle voci di protesta e di rinascita delle donne dei primi del Novecento con canti come Sebben che siamo donne, il Cormor o il canto delle lavoratrici del tabacco salentine Fimmene Fimmene. Spazio alle voci di donne lontane con Unzile, canto turco contemporaneo scritto dalla celebre cantante turca Sezen Aksu e Cancion sin miedo, canzone messicana composta da Vivir Quintana e Letizia Gallardo Martinez divenuta l’inno contro i femminicidi, cantato in tutto il mondo. Frutto di un lungo lavoro di ricerca, i brani sono proposti negli inediti arrangiamenti dell’orchestra EtnoMuSa, l’unica orchestra universitaria ed istituzionale in Europa di musica di tradizione orale – memoria delle cosiddette “culture subalterne” e di musica sociale ed etnica fondata nel 2013 da Letizia Aprile e dal 2023 diretta da Francesco Berrafato. Organettista impegnato nella ricerca sulla musica di tradizione orale ed etnica, Berrafato si è esibito in numerosi contesti come l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Theatre du Temps, Parigi. Ha collaborato con artisti ed artiste come Giovanna Marini, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Antonello Salis, Moni Ovadia, Ellade Bandini. EtnoMuSa Orchestra è l’orchestra di musica tradizionale, sociale ed etnica dell’Università Sapienza di Roma.
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Martedì 25 giugno primo appuntamento di Classica al Tramonto con la formula del doppio concerto con i concerti di Leonardo Taio e Sofia Adinolfi e il Quartetto Alfieri.
La serata di martedì 25 giugno alle ore 20.30 propone i giovani Leonardo Taio alla viola e Sofia Adinolfi al pianoforte con Five pieces from The Gadfly, Op. 97 arranged by Vadim Borisovsky (1900-1972) di Šostakovič.
Tra le pagine più interessanti della produzione di Šostakovič figurano le composizioni di musiche per film, fermento di lirismo e cantabilità, di tormento e passione da cui emerge chiaramente la sua personalità. La selezione dalla suite per il film “The Gadfly” è frutto di un arrangiamento del violista Vadim Borisovsky, che propone i brani più significativi sfidando le potenzialità tecniche ed espressive della viola che si muove tra le tumultuose armonie del pianoforte.
Un classico, invece, del repertorio cameristico per questa formazione è la Sonata per viola e pianoforte op. 120 n. 1 di Brahms: originariamente destinate al clarinetto, le sonate op.120 furono adattate per viola dallo stesso compositore, data la vicinanza timbrica dei due strumenti. Tipica delle ultime opere di Brahms è una dilagante malinconia, particolarmente percepibile nel lungo cantabile del secondo movimento, ma sempre presente anche nei virtuosismi dell’Allegro Appassionato e nell’Allegretto, smorzata invece dal carattere più leggero e giocoso del Vivace.
Il duo nasce nell’ambito del corso di alto perfezionamento di Musica da Camera presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nel 2022 ha vinto la terza edizione del Concorso Internazionale di Musica da Camera “Gasparo da Salò” di Brescia, nel 2023 ha ottenuto la borsa di studio “Residart” che gli ha permesso di esibirsi per la Fondazione “Pergolesi Spontini”. Ha firmato un contratto per Brilliant Classica per la realizzazione di alcune incisioni discografiche.
Martedì 25 giugno alle 21.30 secondo concerto della serata con il Quartetto Alfieri, primo dei concerti che rinnova la collaborazione con la Scuola Internazionale di Musica Avos Project.
Il Quartetto Alfieri, composto da giovani musicisti provenienti da diverse parti d’Italia, Davide Moro e Matteo Baldoni ai violini, Matteo Introna alla viola, Sofia Bellettini al violoncello, è di recente formazione. Dopo il debutto, lo scorso anno, presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, il Quartetto si è esibito in diversi contesti, tra cui il Festival Internazionale di Musica di Savona, i Concerti dell’Accademia degli Sfaccendati di Ariccia e il Garda Lake Festival e attualmente ha in programma diversi concerti. Il quartetto è impegnato anche nello studio e nella diffusione della musica contemporanea come si evince dal programma proposto che accosta, alla Serenata per quartetto d’archi, op. 87 di Joaquín Turina, il Movimento per quartetto d’archi di Aaron Copland per chiudere con il Quartetto n. 2 in la minore per archi op.13 di Felix Mendelssohn.
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Giovedì 27 giugno, ore 21.00, serata unica con l’Orchestra da Camera Canova diretta dal suo fondatore, Enrico Saverio Pagano, artisti in residenza della IUC, che propongono uno squarcio sul repertorio contrappuntistico del ‘700. Incorniciati tra due pagine mozartiane (Adagio e Fuga K 546 in apertura, il Quartetto in sol maggiore K 156 in chiusura con orchestrazione di Pagano) eseguiranno infatti i primi dieci Contrappunti da L’Arte della Fuga di Bach, sommo capolavoro tardo barocco in cui la libertà esecutiva, per quanto riguarda la scelta della strumentazione, ne permette l’esecuzione con un organico libero che può arrivare – come in questo caso – fino all’intera orchestra. Definita da Repubblica “una delle migliori realtà giovanili in circolazione”, l’Orchestra da Camera Canova, nata nel 2014, ha un particolare interesse per il classicismo musicale e si avvale della collaborazione di alcuni dei migliori giovani professionisti italiani, la cui età media è di 25 anni. Enrico Saverio Pagano, romano, classe 1995, si è diplomato giovanissimo in violoncello, composizione e direzione d’orchestra. Con l’Orchestra Canova, da lui fondata a 19 anni, ha all’attivo circa un centinaio di concerti in tutta Italia e all’estero. Tra gli impegni recenti e futuri il debutto all’Opera di Roma per la prima assoluta della nuova opera di Silvia Colasanti, il debutto alla guida dell’Orchestra Haydn di Bolzano, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, la direzione della IX Sinfonia di Beethoven a Roma, Siena, Pavia e Como.
Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
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La rassegna prosegue mercoledì 3 luglio con il Duo Althea e il Trio Amal, giovani talenti di Scuola Internazionale di Musica Avos Project.
Protagonista del primo concerto della serata, alle 20.30, il Duo Althea composto da Nicola Possenti al pianoforte e Paolo Pellegrini al clarinetto che hanno iniziato la loro collaborazione nel 2019 a Tallinn, presso l’Estonian Academy of Music and Theatre. Pianista eclettico con esperienza come solista, come accompagnatore e come camerista, apparso in sale da concerto in Italia, Estonia, Polonia, Austria, Bulgaria, Svizzera, Ungheria, Spagna, Possenti ha partecipato con successo a numerosi concorsi nazionali e internazionali. Diplomato con lode in Clarinetto al Conservatorio di Bolzano e poi in Musica da Camera all’Accademia di Musica Estone, Pellegrini coltiva un profondo interesse per la musica contemporanea, e ha eseguito in prima assoluta molte opere del compositore di Hong Kong Yung Sin Kan.
Interamente dedicato al Novecento il programma della serata che si apre con Tre miniature per clarinetto e pianoforte di Krzysztof Penderecki, propone Dance Preludes per clarinetto e pianoforte di Witold Lutosławski, la Sonata per clarinetto e pianoforte di Francis Poulenc, Clarinet Sonata di Ester Mägi, si chiude con la Sonata per clarinetto e pianoforte di Leonard Bernstein.
Il secondo concerto della serata, mercoledì 3 luglio ore 21.30, vede come protagonista il Trio Amal, composto da Maddalena Fogacci Celi al violino, Alice Romano al violoncello e Adriano Leonardo Scapicchi al pianoforte. Il trio nasce a Roma nel 2022 ad Avos Project – Scuola Internazionale di musica, dove si perfeziona con i Maestri del Quartetto Avos. Il Trio Amal è vincitore di una borsa di studio presso il Conservatorio “Arrigo Boito” partecipa a numerose masterclass ed è stato invitato in numerose rassegne concertistiche, tra cui Villa di Donato, Villa Pennisi in Musica 2023, Reale Circolo Canottieri Tevere Remo.
Il programma della serata propone Bergerettes per trio H. 275 n. 2,3 e 5 di Martinů e prosegue con il Trio per pianoforte violino e violoncello n. 2 op. 66 di Mendelssohn.
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Spazia dal jazz a Philip Glass la serata di giovedì 4 luglio con il Vittorio Esposito Quartet e Arturo Stalteri.
Il primo concerto della serata, giovedì 4 luglio ore 20.30, è Homes, progetto del Vittorio Esposito Quartet, vincitore del Premio Lelio Luttazzi 2023.
Il Vittorio Esposito Quartet nasce a Roma nel 2020 dall’incontro tra il pianista Vittorio Esposito, il sassofonista Gabriel Marciano, il contrabbassista Gabriele Pagliano e il batterista Cesare Mangiocavallo, con l’intento di esplorare nuove sonorità e linguaggi nel panorama jazzistico contemporaneo. Sin dall’inizio, i membri hanno condiviso la visione di creare musica originale che rifletta le loro influenze diversificate e le loro esperienze personali. Il concerto si compone di un repertorio di brani originali scritti in questi ultimi anni. Faranno parte del primo lavoro discografico intitolato “Homes” e traggono ispirazione dalla scena newyorkese, caratterizzata da una forte componente innovativa e sperimentale. Tra i musicisti di riferimento del quartetto vi sono figure di spicco come: Aaron Parks, Ambrose Akinmusire, Kurt Rosenwinkel, Immanuel Wilkins e Daryl Johns. Attivo nella scena jazz italiana e della capitale, il quartetto si è esibito in alcuni dei più rinomati palchi tra cui la Casa del Jazz e il Cantiere.
Giovedì 4 luglio, ore 21.30, torna all’Orto Botanico, dopo il sold out dello scorso anno, Arturo Stalteri.
“Dodecagon, Arturo Stàlteri plays Philip Glass” nasce per volontà di Richard Guerin, assistente personale di Glass, e dello stesso compositore. L’album, da cui Stàlteri in questo programma esegue alcuni momenti, è stato pubblicato dalla Orange Mountain Music, etichetta dell’artista statunitense, il quale è considerato tra i più importanti musicisti del novecento, e uno dei padri della corrente minimalista. Si parte dalle Metamorfosi di Kafkiana memoria: Stalteri invita a seguirlo attraverso alcune sue rielaborazioni della suite “North star”, scritta negli anni ‘70 per una formazione elettronica. Lo Studio numero 8 mostra l’amore di Glass per le forme più romantiche, quasi Schumaniane, mentre l’aria dall’opera Satyagraha, per tenore e orchestra, viene in questa occasione proposta in una versione elaborata da Michael Riesman, storico collaboratore del maestro. Mad Rush è stata concepita in origine per organo da chiesa, con dedica al Dalai Lama e nella versione pianistica dello stesso Glass. Di intensa drammaticità la lettura del brano Closing, composto negli anni 80 per il concept album Glassworks, che chiude il concerto. Arturo Stalteri, romano, pianista, compositore, conduttore, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio Alfredo Casella de L’Aquila: svolge una vivace attività concertistica nazionale e internazionale, rivolgendo la sua attenzione, oltre alle sue composizioni, anche ad autori dell’area extra-colta. Stalteri diventa noto al grande pubblico con il gruppo Pierrot Lunaire, uno dei nomi storici del rock progressivo degli anni settanta, una band che seppe mediare tra rock e classicismo e vanta numerose incisioni come solista. Ha collaborato con David Sylvian, Sonja Kristina, Rino Gaetano e Carlo Verdone e come conduttore anche accanto a Franco Battiato.
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Lunedì 8 luglio appuntamento interamente dedicato ai giovani talenti con il Quartetto Rilke e Bravi/Scapicchi Piano Duo.
Lunedì 8 luglio alle ore 20.30 spazio al Quartetto Rilke, formazione composta da quattro giovanissime musiciste milanesi, Giulia Gambaro violino, Martina Verna violino, Giulietta Bianca Bondio viola, Federica Colombo violoncello, che fa il suo debutto a Roma proponendo due importanti esempi del repertorio cameristico. In apertura il Quartetto Op. 77 n. 1 di Haydn, padre del genere quartettistico e autore con cui ogni formazione di questo tipo deve confrontarsi. Il programma si sposta quindi verso il romanticismo tedesco con l’Op. 41 n. 3 di Schumann, opera in cui l’insegnamento di Beethoven e dei suoi quartetti d’archi appare chiaro ed evidente. Nato nel 2022, il Quartetto in breve tempo ha già ricevuto importanti riconoscimenti e si sta specializzando presso l’Accademia Stauffer di Cremona: ha avviato un’intensa attività concertistica, esibendosi per importanti festival musicali e istituzioni culturali in Italia e all’estero come Società del Quartetto di Milano, Società dei Concerti di Trieste, Istituto Italiano di Cultura di Helsinki.
Concerto realizzato Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
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Lunedì 8 luglio 2024 ore 21.30 ancora un appuntamento realizzato con in collaborazione con collaborazione con Avos Project – Scuola Internazionale di Musica. Sul palco, Bravi Scapicchi Piano Duo, composto da Adriano Leonardo Scapicchi e Francesco Bravi, pianoforte a quattro mani per un intenso programma che accosta due grandi classici cavalli di battaglia del giovane duo.
In programma Prelude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy, per la cui interpretazione il duo ha ricevuto una menzione speciale nel Concorso Internazionale di Musica Classica Ibla Grand Prize e La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij proposta nella versione originale per pianoforte a quattro mani. L’attività concertistica del duo pianistico di Francesco Bravi e Adriano Leonardo Scapicchi comincia nel 2019 proprio con la Sagra eseguita al Teatro Palladium, per la rassegna concertistica Young Artist Piano Solo Series di Roma Tre Orchestra. Il successo riscontrato dalla loro performance, descritta da Christopher Axworthy come «un formidabile intreccio di grande precisione e complessità ritmica», li ha portati a essere invitati a esibirsi in molti festival internazionali, come Villa Pennisi in Musica, I Tramonti di Tinia, Villa Borghese Piano Day. Nel 2024 hanno preso parte a un tour negli USA che li ha visti esibirsi in numerose prestigiose sale inclusa la Weill Recital Hall della Carnegie Hall e si sono esibiti al Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, al Pontificio Istituto di Musica Sacra, nella Cappella Paolina del Quirinale per la rassegna concertistica I Concerti al Quirinale, trasmessa su Rai Radio 3.
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Classica al Tramonto 2024 prosegue venerdì 12 luglio con un nuovo doppio appuntamento con l’Ensemble Anima&Corpo e l’arpa di Brian Meloni Lebano.
Venerdì 12 luglio ore 20.30 salgono sul palco il soprano Carlotta Colombo l’Ensemble Anima&Corpo, composto da Matteo Pizzini (violino) Maria Calvo (violoncello), Simone Vallerotonda (arciliuto), Salvatore Carchiolo (clavicembalo) Gabriele Pro maestro concertatore per un raffinato programma che accosta Le cantate Correa nel seno amato e Armida Abbandonata, rispettivamente di Alessandro Scarlatti e George Friedrick Händel, fra gli esempi più iconici di un genere definito “cantata” così chiamato per la prima volta nel 1620.
Correa nel seno amato, scritta per soprano, due violini e basso continuo, è composta da 11 brani, tra recitative e arie, di cui il programma del concerto presenta una selezione, con una sinfonia in apertura: la data di composizione della cantata oscilla fra il 1700 ed il 1720, collocandosi negli anni romani del compositore palermitano. La presenza di George Friedrick Händel si registra in Italia tra il 1706 e il 1709: ammirato nei circoli musicali romani, compose circa settanta cantate, mantenendo la struttura e la forma che prevalevano in quegli anni. La cantata Armida Abbandonata (HWV 105) fu composta tra il 1700 e il 1710 e vede protagonista la maga Armida della “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso, innamorata del cavaliere cristiano Rinaldo. La cantata, articolata in 7 sezioni tra recitativi ed arie, esplora le emozioni ed i sentimenti della donna dopo essere stata abbandonata dall’amato. Tra le due cantate in programma si colloca la Sonata a tre in sol minore HWV 393 sempre di Händel, composta probabilmente nel 1719 in uno stile che risente della musica strumentale francese, inglese e tedesca, ma che rivela l’influenza corelliana che si collocava come un modello da seguire per questo genere di formazione strumentale.
Nominato come “uno dei giovani nomi più emozionanti nella scena della musica antica” dalla rivista Gramophone, Gabriele Pro si sta imponendo sulla scena internazionale come protagonista della nuova generazione di violinisti barocchi. La sua attività concertistica lo ha condotto ad esibirsi come solista o in ruolo di prima parte nei principali festival e stagioni concertistiche d’Europa, Asia e Stati Uniti, suonando con numerose orchestre e gruppi da camera. È fondatore e direttore musicale dell’Ensemble Anima&Corpo, gruppo italiano che nasce con l’intento di diffondere e riscoprire i tesori musicali della musica vocale e strumentale dal XVII al XVIII secolo con uno sguardo ai repertori eseguiti meno di frequente e tenendo presente i contesti artistici e culturali in cui i compositori hanno operato. L’ensemble si è già fatto apprezzare partecipando ad importanti festival e stagioni concertistiche.
Il soprano Carlotta Colombo intraprende lo studio del canto fin dalla giovane età di sedici anni laureandosi con menzione d’onore in Canto lirico e Canto Rinascimentale e Barocco sotto la guida di Alessandra Ruffini e Roberto Balconi. Ha cantato come solista in prestigiose sale da concerto come il Teatro alla Scala, Pierre Boulez Saal, il Theater an der Wien e annovera collaborazioni con numerosi ensemble del panorama musicale internazionale come Ensemble Zefiro, Concerto Romano, Les Musiciens du Prince.
Concerto realizzato Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
Il secondo concerto di venerdì 12 luglio ore 21.30 vede sul palco Brian Meloni Lebano che torna all’Orto Botanico per il terzo anno consecutivo. Con l’arpa classica e l’arpa elettrica, Meloni Lebano propone Melodie fluttuanti: l’arpa e la natura in dialogo, affascinante viaggio musicale che celebra la bellezza della natura. Dalle antiche melodie tradizionali alle innovazioni contemporanee, il programma, fra Marcel Tournier, Ludovico Einaudi, Gaetano Donizetti, Carlos Salzedo, esplorerà paesaggi sonori sereni e ritmi appassionati con opere che evocano il fluire dell’acqua, la tranquillità della notte e la freschezza del mattino, culminando in composizioni che mescolano tradizione e modernità.
Brian Meloni Lebano si è avvicinato allo studio dell’arpa a 14 anni per iscriversi al Conservatorio di Santa Cecilia laureandosi brillantemente nel 2023. Come Prima Arpa collabora con numerose orchestre, l’Orchestra Internazionale di Roma, l’Orchestra Sinfonica di Latina, la Nova Amadeus, l’Ætruria Ensamble di Viterbo, l’Ensemble di Arpe dell’Accademia di Santa Cecilia. Vincitore del Concorso “Visconti” di Roma e del Concorso dell’Associazione Artificio, svolge un’intensa attività concertista sia da solista che da camera con diverse formazioni in duo o in trio.
Ancora un doppio appuntamento martedì 16 luglio con Virgilio Volante e a seguire Erica Piccotti e Leonardo Pierdomenico.
Martedì 16 luglio alle ore 20.30 spazio a Virgilio Volante al pianoforte in un concerto che è soprattutto un viaggio tra diversi linguaggi del novecento pianistico, partendo dal jazz statunitense con due famosissimi standards, Well, you needn’t di Thelonius Monk e In my solitude di Duke Ellington, attraversando l’Oceano Atlantico fino ad arrivare alla Russia di Alexander Skrjabin con la sua Sonata no. 4 op. 30. Nel viaggio di ritorno si fa tappa in Italia con Promenade e Agorà, due brani composti dal pianista stesso e presentati per la prima volta al pubblico romano per poi tornare nel ‘Nuovo Mondo’ con la celeberrima Rhapsody in blue di George Gershwin in una versione per pianoforte solo scritta dal compositore stesso.
Virgilio Volante ha conseguito il Diploma Accademico di I livello in pianoforte con 110, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone sotto la guida del M° Carlo Negroni, il Diploma Accademico di II livello in pianoforte con 110, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano sotto la guida del M° Silvia Limongelli. Ha frequentato i corsi di perfezionamento dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena tenuti dal M° Lilya Zilberstein e attualmente studia composizione. Si è classificato ai primi posti in diversi concorsi internazionali tenendo numerosi concerti in Italia e all’estero sia da solista che in formazioni cameristiche.
Martedì 16 luglio alle ore 21.30 salgono sul palco Erica Piccotti al violoncello e Leonardo Pierdomenico al pianoforte in un programma che si apre con “I Nottambuli”, Variazioni fantastiche per violoncello e pianoforte op. 47 di Mario Castelnuovo-Tedesco.
Composte nel 1927 le Variazioni Fantastiche non presentano una vera struttura formale che rimandi alle Variazioni, ma sono fortemente caratterizzate dalla fantasia con temi che scorrono placidi e improvvisi, ma spesso con un tema spagnoleggiante: destinatario della composizione era infatti il violoncellista iberico Gaspar Cassadó, grande amico di Castelnuovo–Tedesco. A seguire, la Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte op. 65 di Chopin presentata dal nel suo ultimo concerto a Parigi il 16 febbraio del 1848, un anno prima della sua morte, insieme al violoncellista Auguste Franchomme. Dopo un Allegro moderato di particolare complessità seguono altre tre interessanti movimenti, lo Scherzo, di grande energia, il Largo, cuore della Sonata, la frenetica tarantella finale.
Concerto realizzato Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
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Venerdì 19 luglio, ore 21.00, serata unica con All you need is love, Omaggio ai Beatles con l’inconfondibile voce di Sarah Jane Morris e il Solis String Quartet.
Le canzoni dei Beatles sono da molti anni degli standard a partire dai quali musicisti di estrazione e vocazione diverse hanno ricavato arrangiamenti, trascrizioni e variazioni di ogni sorta.
Il progetto costruito da Solis String Quartet con Sarah Jane Morris si caratterizza per credibilità dei presupposti e piacevolezza dei risultati, nel rispetto della forza degli originali come pure dell’inevitabile esigenza di esprimere qualcosa di nuovo e stimolante.
Nato da una traccia teatrale, il concerto “All you need is love” si mantiene sulla linea di confine tra classica e pop grazie alla rilettura musicale del Solis String Quartet che cerca e trova un mood sonoro e ritmico accattivante, fuori dall’ordinario; quindi sfiora il jazz e il blues nelle atmosfere vocali evocate, naturalmente, da Sarah Jane Morris. La voce calda e passionale della cantante ed autrice Sarah Jane Morris, si muove tra rock, blues e jazz con un’estensione di quattro ottave da pelle d’oca. Famosa per la sua unione con i Communards a metà degli anni ’80 Sarah Jane Morris ha sempre attirato l’attenzione tanto per il suo impegno politico quanto per la sua voce dalle radici soul e forte come un’onda sismica, motivata dalla ferma convinzione che il potere della musica possa avere effetti positivi sulle persone.
Il Solis String Quartet è un progetto musicale dal respiro internazionale nato nel 1991 dall’incontro sul suolo partenopeo di 4 musicisti, compositori e arrangiatori, Vincenzo Di Donna (Violino), Gerardo Morrone (Viola), Luigi De Maio (Violino) Antonio Di Francia (Cello). La loro proposta artistica è contraddistinta dalla capacità di mescolare la tradizione classica con il jazz, world music, pop e musica contemporanea, che li ha portati a suonare tra gli altri con Dulce Pontes, Pat Metheney, Noa, Teresa Salgueiro, Richard Galliano, Omar Sosa, Edoardo Bennato, Elisa, Ligabue, Peppe Servillo, Ornella Vanoni, Premiata Forneria Marconi, Avion Travel.
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Martedì 23 e mercoledì 24 luglio, ore 21, appuntamento con Misa a Buenos Aires, Misatango di Martin Palmeri con l’Orchestra Xylon diretta dal Maestro Paolo Matteucci, Corale Koinè, Coro Nomentum, Coro di via Montello, Coro dell’Accademia Muzio Clementi (in collaborazione con Chorus Inside Lazio), Licia Missori (pianoforte), Cristiano Lui (bandoneon), Benedetta Fumagalli (voce solista). La messa a Buenos Aires, composta da Martin Palmeri nel 1995-1996 per voce, bandoneon, pianoforte, coro e orchestra d’archi, è un perfetto connubio di tradizione e innovazione in cui i sei canti dell’Ordinarium missae (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei) vengono trattati con i ritmi sincopati del tango. La scrittura musicale coniuga le dissonanti armonie del “Nuevo tango piazzolliano” con la scrittura per coro accostando i testi sacri della messa latina con i ritmi della musica porteña offrendo con il concerto un’occasione imperdibile per godere della forza travolgente del tango.
Paolo Matteucci è pianista, compositore, orchestratore, direttore di coro e d’orchestra, ha ereditato dal nonno paterno il gene della musica. Ha suonato, scritto e diretto per la televisione e per il cinema del grande schermo e delle serie tv partecipando con continuità e da protagonista ad una enorme quantità di produzioni di primo livello. Fondatore e direttore dell’Accademia di musica Muzio Clementi e dell’Orchestra Xylon che ha diretto in oltre 170 concerti in tutta Italia. L’Orchestra è il frutto di una lunga ed accurata selezione tra giovani professionisti che si distinguono per capacità tecniche e musicali e svolge intensa attività concertistica con un repertorio estremamente vario.
La Corale Koinè è stata costituita dall’Associazione “Famiglie di Angeli” (FDA) nel gennaio del 2022, in occasione delle attività promosse per il ventennale della sua fondazione. Il Coro Nomentum, attivo dal 2008 per la promozione e diffusione della musica corale, ha partecipato nel corso degli anni a festival, eventi e concerti in prestigiosi luoghi sacri Il Coro Muzio Clementi nasce all’interno dell’omonima Accademia di musica a Civita Castellana e vanta oltre 30 anni di attività. Il Coro di via Montello è di recente formazione e nasce dalla voglia di Paolo Matteucci di condividere l’esperienza corale della Muzio Clementi nel quartiere romano di Prati. Benedetta Fumagalli ha studiato canto lirico e svolge con continuità la professione di cantante pop e soul come solista, e vocalist a sostegno di grandi artisti del panorama internazionale. Licia Missori è pianista e una compositrice romana, Cristiano Lui è fisarmonicista e bandoneonista intensa attività concertistica in Italia e all’estero.
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La rassegna si conclude giovedì 25 luglio con un ultimo doppio appuntamento al pianoforte con Luca Bianchi e Alessandro Simoni.
Giovedì 25 luglio 2024 ore 20.30 Luca Bianchi al pianoforte propone un programma che parte da due brevi, celebri Preludi di Chopin, quello in La maggiore n. 7 e quello in Do minore n. 20 dell’op. 28, noti anche per essere stati fonti melodiche per l’arte della variazione. In programma, le variazioni sui due Preludi di tre autori, Frederic Mompou, Alfredo Casella e Ferruccio Busoni, tutte composte nella prima metà del XX secolo.
Le Variazioni su un tema di Chopin del catalano Federico Mompou furono inizialmente pensate per violoncello e pianoforte nel 1938, successivamente pubblicate come quattro variazioni per pianoforte solo, e solo su richiesta del Royal Ballet di Londra, completate nel 1957 come serie completa di 12 variazioni. Sempre sul Preludio in La maggiore n.7 di Chopin, Alfredo Casella compose tra il 1916-1918 il primo dei Deux Contrastes op. 31, indicato quale Hommage n. 1 à Chopin ed il quinto degli Studi op.70, sulle quinte, quale Hommage n.2 à Chopin.
Le iniziali nove Variazioni sul Preludio n. 20 in Do minore di Chopin furono invece il risultato di una revisione sostanziale che Ferruccio Busoni fece di un suo ampio insieme di Variazioni e di una Fuga sul celebre Preludio chopiniano, composte nel 1884 all’età di diciotto anni: nel 1922 aggiunse un fugato introduttivo e ridusse il numero delle diciotto variazioni alle 10 Variazioni su di un tema di Chopin in programma stasera. L’Andante spianato e Grande polacca brillante op.22 di Chopin eseguito dallo stesso autore per la prima volta nella versione per pianoforte e orchestra nel 1835 chiudono il concerto, fra il carattere notturno e senza contrasti dell’Andante e lo stile fresco e brillante della Grande Polacca.
Luca Bianchi, medico dermatologo, docente dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, si diploma in pianoforte principale presso il Conservatorio di Musica S. Cecilia di Roma e consegue il diploma accademico di biennio superiore in pianoforte principale presso il Conservatorio di Musica Licinio Refice di Frosinone partecipando a numerosi concerti dell’Auditorium Ennio Morricone dell’Università di Roma Tor Vergata, del Policlinico Gemelli di Roma, della Festa della Musica del Policlinico di Tor Vergata di Roma.
Giovedì 25 luglio alle ore 21.30 Alessandro Simoni al pianoforte apre il concerto con gli Studi sinfonici di Robert Schumann composti fra il 1834 e il 1852: la scelta del titolo risiede nelle innovazioni che hanno interessato il pianoforte in quegli anni, in particolare l’ampliamento delle possibilità coloristiche. A seguire Mephisto waltz di Franz Liszt: La danza nel villaggio, più nota proprio come Mephisto waltz, è il primo die Due episodi dal Faust di Lenau, composizione orchestrale del 1860 dedicata a Carl Taurig. Nel 1880 Liszt trascrisse i due episodi per pianoforte, con dedica a Camille Saint-Saèns. Alessandro Simoni, classe 1996, ha frequentato il Conservatorio di Frosinone nella classe del M. Gilda Buttà, conseguendo il diploma con la massima votazione, la lode e menzione d’onore. Ha frequentato molti corsi e masterclass sotto la guida di prestigiosi e si è esibito in numerose città, Roma, Napoli, Madrid partecipando a numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali.
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Biglietti da 6 a 15 euro, ridotti da 5 a 10 euro. Info e dettagli. 06.3610051-52, www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
Museo Orto Botanico di Roma
Largo Cristina di Svezia, 23a
Roma
Classica al tramonto 2024
Museo Orto Botanico – Largo Cristina di Svezia, 23a
Martedì 11 giugno 2024 ore 21.00
Gianni Oddi Quartet
Gianni Oddi sax soprano
Edoardo Simeone pianoforte
Stefano Napoli basso
Massimo Di Cristofaro batteria
Special Guest: Claudio Corvini tromba
I quattro grandi compositori dell’Ortophonic:
Luis Bacalov, Ennio Morricone, Piero Piccioni, Armando Trovajoli
Armando Trovaioli (1917 – 2013)
C’eravamo tanto amati
Profumo di donna
Ieri, oggi, domani (Descansado)
Ennio Morricone (1928 – 2020)
Gli Intoccabili (Ouverture, Death Theme)
Il Clan dei Siciliani
I Malamondo
La voglia matta
Luis Bacalov (1933 – 2017)
A ciascuno il suo
Il postino
Piero Piccioni (1921 – 2004)
Fumo di Londra (You never told me)
Amore mio aiutami (Bossa per Alberto)
Finché c’è guerra c’è speranza (Rugido do leao)
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Martedì 18 giugno 2024 ore 21.00
Duke Ellington Tribute
MuSa Jazz Orchestra
Roberto Spadoni direttore
Special guest Francesco Fratini tromba
Roberto Spadoni Ce la Posso Fare
Duke Ellington Cotton Tail
Duke Ellington Heaven
Roberto Spadoni Dolls
Billy Strayhorn Star Crossed Lovers
Duke Ellington Caravan
Roberto Spadoni Dune
Roberto Spadoni I Viaggi del Duca
Billy Strayhorn Half the Fun
Duke Ellington In a mellow tone
Venerdì 21 giugno 2024 ore 21.00
Paura non abbiamo!
quando la musica popolare racconta le lotte delle donne
EtnoMuSa Orchestra
Francesco Berrafato direttore
Tradizionale Sebben che siamo donne (o La lega)
Tradizionale La malcontenta
Tradizionale Sotto L’albero del Piemonte
Tradizionale Mamma non mi mandà fori la sera
Tradizionale Fimmene fimmene
Tradizionale Pizzica indiavolata
Tradizionale Semo tutte impiraresse
Tradizionale Semo de Cinturini
Tradizionale Il Cormor
Sezen Aksu Unzile
Vivir Quintana Cancion sin miedo
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Martedì 25 giugno 2024 ore 20.30
Leonardo Taio viola
Sofia Adinolfi pianoforte
Dmitrij Dmitrievič Šostakovič (1906 – 1975) Five pieces from The Gadfly, Op. 97 arranged by Vadim Borisovsky (1900-1972)
Johannes Brahms Sonata per viola e pianoforte op. 120 n. 1
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Martedì 25 giugno 2024 ore 21.30
Quartetto Alfieri
Davide Moro violino
Matteo Baldoni violino
Matteo Introna viola
Sofia Bellettini violoncello
Joaquín Turina (1882 – 1949) Serenata per quartetto d’archi, op. 87 Aaron Copland (1900 – 1990) Movimento per quartetto d’archi Felix Mendelssohn (1809 – 1847) Quartetto n. 2 in la minore per archi op.13
In collaborazione con Avos Project – Scuola Internazionale di Musica
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Giovedì 27 giugno 2024 ore 21.00
Orchestra da Camera Canova
Enrico Saverio Pagano direttore
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791) Adagio e Fuga K 546
Johann Sebastian Bach (1685 – 1750) Da L’Arte della fuga: Contrapunctus 1-10
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791) Quartetto in sol maggiore K 156 (orch. E. Pagano)
Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
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Mercoledì 3 luglio 2024 ore 20.30
Duo Althea
Paolo Pellegrini clarinetto
Nicola Possenti pianoforte
Krzysztof Penderecki (1933 – 2020) Tre miniature per clarinetto e pianoforte
Witold Lutosławski (1913 – 1994) Dance Preludes per clarinetto e pianoforte
Francis Poulenc (1899 – 1963) Sonata per clarinetto e pianoforte
Ester Mägi (1922 – 2021) Clarinet Sonata
Leonard Bernstein (1918 – 1990) Sonata per clarinetto e pianoforte
In collaborazione con Avos Project – Scuola Internazionale di Musica
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Mercoledì 3 luglio 2024 ore 21.30
Trio Amal
Adriano Leonardo Scapicchi pianoforte
Maddalena Fogacci Celi violino
Alice Romano violoncello
Bohuslav Martinů (1890 – 1959) Bergerettes per trio H. 275 n. 2,3 e 5 Felix Mendelssohn (1809 – 1847) Trio per pianoforte violino e violoncello n. 2 op. 66
In collaborazione con Avos Project – Scuola Internazionale di Musica
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Giovedì 4 luglio 2024 ore 20.30
Vincitore Premio Lelio Luttazzi 2023
Vittorio Esposito Quartet
Vittorio Esposito pianoforte
Gabriel Marciano sax alto
Gabriele Pagliano contrabbasso
Cesare Mangiocavallo batteria
Homes
Vittorio Esposito
Both of you
Bring back the child
Mymn of tears
Homes
G, Think about it
Why you holding it in, Mum?
J.S.
Jan
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Giovedì 4 luglio 2024 ore 21.30
Dodecagon
Arturo Stalteri plays Philip Glass
Two Metamorphosis:
Metamorphosis Two
Metamorphosis Three
Da “North star”:
Ètoile Polaire
Victor’s Lament
(Rielaborazione di Arturo Stàlteri)
Étude n. 8
Aria da “Satyagraha”, atto III (Rielaborazione di Michael Riesman)
Mad Rush
Closing (Stalteri Dramatic Version)
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Lunedì 8 luglio 2024 ore 20.30
Quartetto Rilke
Giulia Gambaro violino
Martina Verna violino
Giulietta Bianca Bondio viola
Federica Colombo violoncello
Joseph Haydn (1732 – 1809) Quartetto in sol maggiore op. 77 n. 1
Robert Schumann (1810 – 1856) Quartetto in la maggiore op. 41 n. 3
Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
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Lunedì 8 luglio 2024 ore 21.30
Bravi Scapicchi Piano Duo
Adriano Leonardo Scapicchi e Francesco Bravi pianoforte 4 mani
Claude Debussy (1862 – 1918) Prelude à l’après-midi d’un faune
Igor Stravinskij (1882 – 1971) La Sagra della Primavera
In collaborazione con Avos Project – Scuola Internazionale di Musica
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Venerdì 12 luglio 2024 ore 20.30
Carlotta Colombo soprano
Ensemble Anima&Corpo
Gabriele Pro maestro concertatore
Alessandro Scarlatti (1685 – 1757)
Correa nel seno amato, cantata per soprano, due violini e basso continuo
Geörg Friedrich Händel (1685 – 1759)
Sonata a tre in sol minore HWV 393
Armida Abbandonata, cantata per soprano, due violini e basso continuo HWV 105
Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
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Venerdì 12 luglio 2024 ore 21.30
Melodie fluttuanti: l’arpa e la natura in dialogo
Brian Meloni Lebano arpa classica e arpa elettrica
Trad. Irlandese The Woman of Ireland (Trascrizione per Arpa di Brian Meloni Lebano)
Henriette Renié (1875 – 1956) Angelus
Claude Debussy (1862 – 1918) Primiere Arabesque (Trascrizione per Arpa di Henriette Renié)
Gaetano Donizetti (1797 – 1848) Cadenza da Lucia di Lammermoor (Trascrizione per Arpa Sola DI Brian Meloni LEbano)
Carlos Salzedo (1885 – 1961) Chanson de la Nuite
Marcel Tournier (1879 – 1951) Au Matin
Albert Zabel (1834 – 1910) La Source
Brian Meloni Lebano Aqua Fluit (Prima esecuzione assoluta per arpa elettrica)
Ludovico Einaudi Experience (arrangiamento di Brian Meloni Lebano)
Carlos Salzedo (1885 – 1961) Rumba
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Martedì 16 luglio 2024 ore 20.30
Virgilio Volante pianoforte
Thelonious Monk (1917 – 1982) Well, you needn’t
Duke Ellington (1899 – 1974) In my solitude
Aleksandr Skrjabin (1972 – 1915) Sonata n. 4 op. 30
Virgilio Volante Promenade (2017)*
Agorà (2018)*
George Gershwin (1898 -1937) Rhapsody in blue
* Prima esecuzione a Roma
In collaborazione con Accademia Musicale Chigiana di Siena
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Martedì 16 luglio 2024 ore 21.30
Erica Piccotti violoncello
Leonardo Pierdomenico pianoforte
Mario Castelnuovo Tedesco (1895 – 1968) “I Nottambuli”, variazioni fantastiche op. 47
Fryderyk Chopin (1810 – 1849) Sonata in sol minore op. 65
Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
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Venerdì 19 luglio 2024 ore 21.00
All you need is love
Omaggio ai Beatles
Sarah Jane Morris
Solis String Quartet
Vincenzo Di Donna violino
Luigi De Maio violino
Gerardo Morrone viola
Antonio Di Francia violoncello, chitarra e arrangiamenti
Le canzoni dei Beatles sono da molti anni degli standard a partire dai quali musicisti di estrazione e vocazione diverse hanno ricavato arrangiamenti, trascrizioni e variazioni di ogni sorta.
il progetto costruito da Solis String Quartet con Sarah Jane Morris si caratterizza per credibilità dei presupposti e piacevolezza dei risultati, nel rispetto della forza degli originali come pure dell’inevitabile esigenza di esprimere qualcosa di nuovo e stimolante.
Nato da una traccia teatrale, il concerto “All you need is love” si mantiene sulla linea di confine tra classica e pop grazie alla rilettura musicale del Solis String Quartet che cerca e trova un mood sonoro e ritmico accattivante, fuori dall’ordinario; quindi sfiora il jazz e il blues nelle atmosfere vocali evocate, naturalmente, da Sarah Jane Morris.
“La sublime musicalità del Solis Quartet e i loro magici arrangiamenti delle grandi canzoni di Lennon e McCartney sono stati un dono per me come cantante. Realizzata con assoluto rispetto, la nostra collaborazione esalta lo status classico dell’arte dei Beatles e offre al nostro pubblico un senso di tesori riscoperti” (Sarah Jane Morris)
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Martedì 23 luglio 2024 ore 21.00
Mercoledì 24 luglio 2024 ore 21.00
Misa a Buenos Aires “Misatango” di Martin Palmeri
Coro di via Montello
In collaborazione con Chorus Inside Lazio
Orchestra Xylon
Paolo Matteucci direttore
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Giovedì 25 luglio 2024 ore 20.30
Luca Bianchi pianoforte
Federico Mompou (1893 – 1987) Variazioni su un tema di Chopin
Alfredo Casella (1883 – 1947) Contraste n. 1 (Hommage n. 1 à Chopin)
Studio op. 70 n. 5 sulle quinte (Hommage n. 2 à Chopin)
Ferruccio Busoni (1866 – 1924) 10 Variazioni su un Preludio di Chopin BV 213a
Fryderyk Chopin (1810 – 1849) Andante spianato e Grande polacca brillante op. 22
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Giovedì 25 luglio 2024 ore 21.30
Alessandro Simoni pianoforte
Robert Schumann (1810 – 1856) Studi sinfonici
Franz Liszt (1811 – 1886) Mephisto waltz