Al via i Giardini della Filarmonica, il festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana: 12 serate e oltre 20 appuntamenti dal 21 giugno al 4 luglio per Harmonie, titolo dell’edizione 2024 della rassegna fra incontri, concerti e incontri nei lussureggianti spazi intorno alla Casina Vagnuzzi.
“Armonie intrecciate, in cui voci e strumenti danzano in perfetto accordo, dove la diversità è tesoro prezioso e la varietà fonte di ricchezza e di compimento” è il tema della rassegna secondo Enrico Dindo, direttore artistico dell’attuale stagione dell’Accademia Filarmonica Romana sempre all’insegna delle tradizioni di ieri e di oggi grazie alla collaborazione con istituti di cultura, ambasciate e associazioni internazionali.
Anche quest’anno il programma è denso e trasversale passando dal barocco al Novecento, dal jazz all’avanguardia e tutta la rassegna è articolata ogni sera in un doppio appuntamento, alle 20 in Sala Casella con i giovanissimi e alle 21,30 presso i Giardini con artisti affermati.
Il festival si apre venerdì 21 giugno (Giardini, ore 21.30) in occasione della Festa della musica, con Carlotta Proietti (voce recitante), il soprano Sarah Claudia Mueller e il giovane complesso da camera di Musica del Vivo per Notte trasfigurata titolo che prende spunto dall’esecuzione di Verklärte Nacht di Schoenberg, partitura del 1899, accanto ai Beatles e i Radiohead, trascritti per piccolo ensemble. Prima, spazio al giovane Lorenzo Luiselli, al pianoforte, vincitore della categoria “I Love Mozart” di Lazio Sound edizione 2023.
Il 22 giugno alle ore 20, spazio a due compositori associati alla American Academy in Rome, Baldwin Giang (2024 Fellow) e David Lang (1991 Fellow, 2017 Resident) per il progetto Death Speaks in Palimpsests con l’Extended Music Collective e alle 21,30 il Cuartetango, formazione nata dall’incontro tra interpreti argentini e italiani, fra Piazzolla e Gardel.
Appuntamento il 23 giugno con il duo pianoforte-sax di Luca Ciammarughi e Jacopo Taddei per Rhapsody in Blue di Gershwin, accostato a Satie, Poulenc, Stravinskij e alle 21,30 Mai di lunedì (ore 21.30), titolo del concerto del Germano Mazzocchetti Ensemble, fra sonorità popolari, mediterranee e nuove composizioni.
Il 25 giugno spazio al gruppo messicano Mariachi Romatitlán (ore 21.30 ), espressione della tradizione folcloristica messicana e della musica mariachi, dai ritmi vivaci, che sarà preceduto alle ore 20 da Intorno a un libro con la presentazione del volume Stravinskij, musica al presente, di cui viene presentata l’uscita, fresca di stampa per il Saggiatore, di un volume a cura di Massimiliano Locanto e Gianfranco Vinay.
Protagonista del 26 giugno sarà l’antichissima cultura persiana (26 giugno), fra presentazioni di libri (Più ci richiudono più diventiamo forti ultima pubblicazione dell’attivista premio Nobel Narges Mohammadi) mostre, concerti e spettacoli, fra cui Le mie tre sorelle scritto e diretto da Ashkan Khatibi che racconta la storia vera di Sadaf Baghbani, giovane donna e attrice iraniana che durante il movimento “Donna, Vita, Libertà”.
Il 27 giugno la serata si apre con il secondo appuntamento di Intorno a un libro con Vivaldi secondo Vivaldi di Federico Maria Sardelli (ore 20) e proseguirà alle 21,30 con The smell of blue electricity, progetto del compositore Vittorio Moltalti con Blow Up Percussion, sulle percussioni in relazione con l’elettronica.
Il Il 28 giugno la serata si apre con Petrassi 120! (ore 20), omaggio del soprano Rosaria Angotti e della pianista Tiziana Cosentino, con la voce recitante di Paolo Cutuli, a Goffredo Petrassi nella ricorrenza dei 120 anni della nascita e a seguire, (ore 21.30), ironia e divertimento con The Bass Gang, quattro contrabbassisti italiani fra musica classica, jazz, pop e rock.
Terzo appuntamento di Intorno a un libro con Nicola Campogrande racconta il suo Capire la musica classica ragionando da compositori (29 giugno, ore 20) in cui per l’occasione verrà eseguita in prima assoluta la nuova versione per quartetto con pianoforte del suo pezzo Urban Gardens. A seguire, ore 21,30 spazio a Morricone, Rota e Sakamoto: tsecondo Paolo Vivaldi (pianoforte), Prisca Amori (al violino) e Matteo Scarpelli (al violoncello).
“Tavolozze” di Olga Domnina (30 giugno ore 20) è il recital di musica classica di autori azeri, ponte fra Asia ed Europa seguito alle 21,30 da compositore e chitarrista Marco Sinopoli (30 giugno) con il suo quartetto fra jazz moderno e originali composizioni.
Il 2 luglio ore 20, ultimo appuntamento con Intorno a un libro con Bach e Prince. Vite parallele di Carlo Boccadoro, ritratto di due musicisti appartenenti a epoche e culture diverse, a seguire spazio al Giappone dei Munedaiko, gruppo dalla pratica millenaria del Taiko, i tradizionali tamburi giapponesi peer le musiche tradizionali giapponesi (ore 21.30).
Agli amatori in musica, appassionati e virtuosi “dilettanti di musica”, che ricorda l’origine della Filarmonica nel 1821, è dedicata tutta la giornata del 3 luglio con i concerti in Sala Casella e nei Giardini con pianisti, formazioni da camera e alle 21,30 con l’Orchestra d’archi Ostiense.
Il festival si chiude il 4 luglio: alle ore 20 spazio a Surfaces, progetto multimediale che coinvolge università americane ed europee, in collaborazione con l’Università di Tor Vergata e alle ore 21.30 appuntamento con con il cantattore Angelo Maggi, il Quartetto d’archi Agape e il pianista Davide Annecchiarico con Questo amore, tra le poesie di Eugenio Montale e di Jacques Prévert, e le musiche da Chopin a De Gregori.
Anche quest’anno spazio al ristori della cucina nei Giardini con i piatti tipici della cucina siriana, syrian/italian fusion, preparati ogni giorno da HummusTown, progetto nato da qualche anno a Roma per far conoscere la tradizione culinaria della Siria, contribuendo all’integrazione di rifugiati nella società e dando loro una opportunità lavorativa.
Biglietti: biglietti da 10 a 15 euro, info: filarmonicaromana.org, tel. 06 3201752,
Fabiana Raponi