Ai Giardini della Filarmonica, festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana, la giornata di venerdì 28 giugno si apre con Petrassi 120! (Sala Casella, ore 20) omaggio del soprano Rosaria Angotti e della pianista Tiziana Cosentino, con la voce recitante di Paolo Cutuli, a Goffredo Petrassi (1904-2003) nella ricorrenza dei 120 anni della nascita: in programma una selezione dei 24 Canti della campagna romana, nati da un progetto singolare che nel 1927 vide il giovane Petrassi insieme al ricercatore Giorgio Nataletti raccogliere dalla voce viva del popolo e armonizzare il canto popolare genuino della campagna romana.
Alcuni dei quali, ricordava il compositore nel libro-intervista Conversazioni con Petrassi (NeoClassica editore, Roma 2021), ascoltati dalla voce di sua madre, altri invece dai contadini delle terre fra Tivoli e Palestrina. Nascono così i 24 Canti: stornelli, ninne-nanne, lamenti, canti di lavoro, gabbi, che vengono qui proposti contemporaneamente all’uscita della registrazione discografica realizzata dal duo Angotti-Cosentino. Questo giovanile ma raffinato e già sicuro lavoro è integrato, nel programma, dall’esecuzione di altre musiche petrassiane coeve per voce e pianoforte, composizioni di poco successive e stilisticamente più dense come Lasciatemi morire (Lamento di Arianna), scritto nel 1936, infine alcuni brevi brani per pianoforte solo e a quattro mani.
A seguire nei Giardini (ore 21.30), ironia e divertimento con The Bass Gang, quattro contrabbassisti italiani, professionisti della musica classica che con originali trascrizioni sconfinano nel jazz, pop e rock. Antonio Sciancalepore, Andrea Pighi, Alberto Bocini, Amerigo Bernardi sono contrabbassisti abituati ad affrontare i grandi repertori sinfonici nelle più importanti orchestre italiane e straniere, che hanno la conoscenza approfondita di molteplici generi musicali, da quelli colti tradizionali a quelli leggeri e pop. Con un tocco di sana follia, lasciano l’abito da concerto per indossare costumi di scena (inclusi vestiti da gangster o divise da galeotti) e con l’affiatamento di un’amicizia pluriennale danno vita a un concerto piacevole, leggero, dalla qualità garantita.