In prossimità del solstizio d’estate si avvicinano le stelle. Anche quest’anno il Ravenna Festival presenta il gala internazionale di danza Les Étoiles, con la direzione artistica di Daniele Cipriani, al Palazzo Mauro De André. L’appuntamento è per domenica 19 giugno alle 21,30.
Il programma di Les Étoiles offre sempre un viaggio attraverso le epoche del balletto classico, fino ai nostri giorni: dai passi a due e assolo tratti dai capisaldi del repertorio dell’800 e 900, ad altri di sofisticata modernità, talvolta con qualche piacevole “escursione” verso la danza contemporanea e folclorica. Alcune coreografie verranno viste in prima nazionale e non mancheranno delle prime assolute.
Ancora una volta, il cast proposto è uno sciame di stelle provenienti dalle maggiori compagnie del mondo, a riprova che Les Étoiles è un’occasione rara di vedere tanti fuoriclasse eccezionalmente insieme sullo stesso palcoscenico. “Tante tessere di squisita fattura che, tutte insieme, formano un mosaico in movimento; come se le volta celeste del mosaico nel Mausoleo di Galla Placidia si animasse, e le sue stelle cominciassero a danzare ”, commenta l’ideatore e direttore artistico Daniele Cipriani.
Alla testa del dispiegamento stellare il 19 giugno troviamo due étoile che oggi sono alla guida di due grandi compagnie di balletto: Eleonora Abbagnato, già étoile dell’Opéra di Parigi e attualmente direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, e Joaquin de Luz, già principal del New York City Ballet e ora direttore della Compañía Nacional de Danza di Madrid.
Il pubblico ritroverà alcuni “beniamini” di Les Étoiles, come Daniil Simkin (American Ballet Theatre/Staatsballett Berlin) e la coppia georgiana Maia Makhateli e Giorgi Potskhishvili (Balletto Nazionale Olandese), ballerini che sfidano le leggi della gravità e dell’equilibrio nel passo a due dal Don Chisciotte, diventando l’incarnazione perfetta del noto slogan del gala: “virtuosismi in volo e sulle punte”.
Ritorna a Les Étoiles, dopo aver debuttato all’edizione romana lo scorso marzo, Leroy Mokgatle (Staatsballett Berlin), ballerina sudafricana “non binary” che mette in discussione i rigidi ruoli di genere nel balletto classico.
Gli spettatori potranno conoscere da vicino delle nuove meteore che già brillano all’estero e fanno nella città dei mosaici il loro debutto sulla scena italiana. Per la prima volta in Italia arriva Julian Mackay (Balletto dell’Opera di Baviera), unico ballerino americano ad aver completato l’intero corso di studi alla Scuola del Bolshoi di Mosca; un debutto italiano anche per la ballerina statunitense Mira Nadon (New York City Ballet).
Punto d’onore di Daniele Cipriani è quella di far conoscere nel loro paese natale alcuni talenti italiani le cui carriere si svolgono all’estero; in quest’occasione si accolgono Davide Riccardo (unico italiano in forza al New York City Ballet), nonché Giada Rossi e Alessandro Riga (Compañía Nacional de Danza di Madrid).
Les Étoiles vede la partecipazione dei coreografi/danzatori Simone Repele e Sasha Riva (Riva&Repele) che presentano, in prima assoluta, una loro creazione per Eleonora Abbagnato, accanto alla quale danzeranno anche loro, come già in occasione della serata “Il Volo – Tutti per uno”, recentemente trasmessa in TV dall’Arena di Verona.
Ѐ prevista anche la partecipazione di due altri danzatori della Compañía Nacional de Danza, Yanier Gomez e Felipe Domingos i quali, insieme a Riga, interpreteranno Remanso, lavoro in cui alle danze popolari di Enrique Granados il coreografo Nacho Duato fa corrrispondere linee geometriche, con un uso dinamico dello spazio e delle forme. Particolarmente intenso il profumo di Spagna a Ravenna dove sarà anche presentata in prima assoluta Lo fuimos, una creazione di De Luz che lui stesso interpreterà accanto a Giada Rossi. Entrambi i brani prevedono musiche eseguite dal vivo dal pianista cubano Marcos Madrigal.
Fra gli entusiasmanti passi a due della serata, citiamo quello tratto da Le Corsaire, titolo che non può mancare visto che quest’anno si celebrano i 200 anni dalla morte di Lord Byron al cui poema omonimo è ispirato il celebre balletto di Marius Petipa. Il grande poeta inglese, così originale e anticonformista, avrebbe sicuramente apprezzato l’interpretazione che ne daranno Leroy Mokgatle e Daniil Simkin.
Di profonda intensità emotiva i passi a due tratti da Spartacus di Yuri Grigorovich (Giada Rossi e Alessandro Riga) e Le Parc di Angelin Preljocaj (Eleonora Abbagnato e Julian Mackay) che culmina in un bacio “volante”. Purezza neoclassica, invece, in Apollo di George Balanchine dove Davide Riccardo veste il peplo bianco del dio delle arti, mentre Mira Nadon sarà Tersicore, musa della danza. Nel corso della serata, essi interpreteranno anche una coreografia firmata da Alexei Ratmansky, Valse Triste.
I tre assolo della serata sono interamente maschili: Pacopepepluto (Simkin), un’iberica Farruca (De Luz) e – in prima nazionale – Cuban Nutcracker (Mackay), in cui il linguaggio musicale di Ciaikovsky viene giocosamente declinato a ritmo di salsa.
Ci tiene Daniele Cipriani a sottolineare il pensiero che da sempre ispira Les Étoiles: “Tolstoy scriveva che le guerre potranno cessare solo quando tutte le persone si considereranno non cittadini di un singolo popolo, bensì del mondo intero. Questo mondo, senza né frontiere né barriere di genere, noi lo ricreiamo in miniatura a Les Étoiles. Basti considerare le coordinate geografiche dei paesi d’origine delle stelle, delle loro compagnie di provenienza, oltre alle variegate nazionalità dei compositori e dei coreografi. Questo, dunque, è il mondo di Les Étoiles: è l’ideale di cui la grande danza si fa portatrice.”