Tre sale, oltre 80 spettacoli, lo SPAZIO DAMANTE si rinnova ed apre una vera e propria programmazione attenta ai giovani e al teatro contemporaneo.
Alessandro Longobardi, dopo la Sala Umberto ed il Brancaccio, rilancia con lo spazio di via Prenestina, già frequentato da molte compagnie e attori che hanno apprezzato questo teatro un po’ fuori dai soliti luoghi convenzionali.
Le stagioni delle tre location BLACK (200 posti), WHITE (100 posti) e GREY (60 posti) consentono molte tipologie di rappresentazioni e offrono ampia scelta ad un pubblico di giovanissimi e non solo.
Varie le collaborazioni tra cui quelle con il Festival InDivenire, i Teatri Stabili e la Sala Umberto.
Apre la stagione della Sala Black, il 30 settembre, “Il cuore debole di Antonio” di Simone Giacinti, diretto da Francesco Giordano. In scena Giovanni Bonacci, Giacomo Bottoni, Flavio Francucci e lo stesso Giacinti; sullo sfondo il 4 giugno 1989 e una trasferta di calcio di tifosi ultrà. Inaugura la Sala White Ilaria Ballantini (12-13 ottobre) con “Joanna Karol Paul”, un viaggio attraverso i sentimenti dell’adolescenza. Sul palco anche Giovanna Giardina ed Andrea Triaca, diretti da Giulia Massimini. La nuova stagione della Sala Grey inizia invece con Daniele Parisi protagonista del suo one-man show “Inviloop” (dal 17 ottobre).
Proseguendo nella programmazione della Sala Black tra i titoli che ricordiamo: “Due – canto di balene per pinguini soli” con Mattia Lauro e Claudia Nicolazzo (5-6 ottobre), “Io, mai niente con nessuno avevo fatto” con la compagnia Vucciria Teatro, scritto e diretto da Joele Anastasi (7 ottobre), “Capelli M. si desta un mattino da sogni inquieti” regia Luisa Casasanta (15-16 ottobre), “Il rimpiazzo”, liberamente tratto da Il sostituto di David Nicholls, di Giulia Fiume (che ne è anche interprete) con la regia di Federico Le Pera (17-20 ottobre). La stessa Fiume sarà poi in scena (dal 31 ottobre) con “Come fanno le aragoste”, insieme a Francesca Anna Bellucci e Lara Balbo. In scena anche “Affogo” (24-27 ottobre) con Mario Russo e Alfredo Tortorelli, scritto e diretto da Dino Lopardo. Lo stesso Lopardo porterà poi in scena (dal 21 febbraio) “Ion” da un’idea di Andrea Tosi.
Silvio Peroni torna alla regia con lo spettacolo “Old fools” di Tristan Bernays, protagonisti Marco Grossi e Marianna De Pinto ad interpretare una coppia che affronta un’esistenza normale, ma segnata da avvenimenti improvvisi e dolorosi (14-17 novembre).
In scena poi (dal 28 novembre), dopo il successo riscontrato in Sala Umberto, lo spettacolo “Un giorno come un altro” con la coppia Luca Amorosino e Carlo De Ruggieri, scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico. Un seggio elettorale fa da sfondo alla narrazione, ad aspettare degli elettori che non arriveranno…
Dal 5 dicembre Susy Laude dirige “A fari spenti” un testo di Solange Tonnini, Alessandro Sigalot e Gianni Cardillo. È il racconto di un appuntamento di quattro amici, ormai adulti, che decidono di vedersi dopo anni al loro solito posto, in riva al lago, sotto un lampione e la loro panchina che li ha visti diventare grandi, la resa dei conti di un passato fallimentare e un futuro che li trascinerà negli abissi più profondi. Sul palco Daniele Profeta, Luca Scapparone, Renato Marchetti e Sara Sartini.
L’8 dicembre Daniele Vagnozzi mette in scena il monologo comico da lui scritto, diretto e interpretato “Tutti bene ma non benissimo”. Si intrecciano teatro e psicologia per affrontare il mistero fondamentale dell’animo umano: perché stiamo più male per le cose brutte che bene per quelle belle?
Nel periodo delle festività natalizie Alessandro Di Somma, Diego Migeni, Yaser Mohamed e Marco Zordan sono gli interpreti di “39 scalini”. Quattro attori chiamati a recitare, anche contemporaneamente, una moltitudine di personaggi dalle caratteristiche più diverse: buoni, cattivi, uomini, donne, talora oggetti inanimati. Lo spettacolo è diretto da Leonardo Buttaroni che cura la regia anche di un’altra pièce, “Vita animata”, in scena dal 16 gennaio.
Emanuele Aldrovandi – come autore e regista – è presente in cartellone con tre diversi lavori teatrali; “L’estinzione della razza umana” (dal 23 gennaio), “Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro (dal 13 febbraio) e infine “Dieci modi per morire felice” (dall’11 aprile).
Tradotto e diretto da Gianluca Iumiento, adattato e interpretato da Stefano Sabelli “Figli di Abramo” (10-11 marzo) è una sorta di Mistero Buffo incentrato su vita e dinastia di Abramo, Patriarca e Profeta comune all’Ebraismo, al Cristianesimo e all’Islam.
Sabrina Scuccimarra è la protagonista di “Giorni infelici” (dal 13 marzo), un atto di coscienza, l’evidente inutilità dello sforzo di rompere l’assordante cliché in cui abbiamo chiuso la nostra esistenza. Spazio poi alla pièce “Al posto sbagliato. Storie di bambini vittime di mafia” con Francesco Pupa.
Torna, dopo il successo della scorsa stagione, “Io&Tu” con Aurora Spreafico e Derli Do Rosario Soares, con la regia di Gianluca Merolli (14-15 aprile). Un’ode alla gioventù, alla vita. Un inno all’altruismo, alla pietà.
A gennaio, nella Sala Grey, è la volta di Arturo Scognamiglio impegnato sia come interprete che come regista della pièce “Fantasmi” di Michele Santeramo (23-26 gennaio). Scognamiglio torna poi in scena con “Van Gogh la sedia sulla soglia” (dal 13 marzo presso la Sala White).
Dal 3 aprile Fabrizio Lombardo dirige “Seawall 75”. Dall’11 aprile la cantautrice Elisabetta Tulli porta in scena “Le ragazze di via Savoia, 31”, ispirato ad un fatto di cronaca che commosse tutta Roma nel 1951.
Tra alcuni titoli rappresentati in Sala White:
Dal 24 ottobre Elisa Di Eusanio sarà la protagonista dello spettacolo musicale “Club 27”. Al centro del racconto la morte di artisti, avvenuta sempre a 27 anni. Si narra il dolore delle dipendenze e delle anime fragili. È successo a tanti grandi di cui ci è rimasta la musica e la consapevolezza di una tragica fine.
Dal 10 al 12 gennaio in scena Paola Giorgi, Fabiana Pesce e Gianluigi Fogacci con “Intorno al vuoto” di Benedetta Nicoletti diretti da Giampiero Rappa, sul delicato tema dell’Alzheimer.
E ancora due fortunate produzioni di Teatrodilina saranno allestite tra marzo e aprile sempre presso la Sala White: “Le vacanze dei signori Lagonia” con Francesco Colella e Mariano Pirrello (dal 27 marzo) ed “Il bambino dalle orecchie grandi” con Anna Bellato e Leonardo Maddalena (dal 3 aprile), entrambi diretti da Francesco Lagi.
Tra gli altri titoli proposti in Sala White: “Fonès” scritto e interpretato da Luca Trezza e Francesca Muoio (22-23 ottobre), “The wasp” con Perla Ambrosini e Silvia D’Anastasio (7-10 novembre), “Chilometro 42” interpretato e diretto da Angela Ciaburri (12-15 dicembre), “Quell’ultima parata” diretto da Fabrizio Bancale, che recita anche con Urbano Lione e Gaia Riposati (13-16 febbraio), “Memorie dal sottosuolo” da Fëdor Dostoevskij con Pietro Naglieri, che ne cura anche la regia, (27 febbraio-2 marzo).
Tra i graditi ritorni presso Spazio Diamante il Festival InDivenire (dal 28 aprile all’11 maggio) ed “I classici del secolo futuro” con gli allievi della Stap Brancaccio Accademia di teatro e arti performative, diretta da Lorenzo Gioielli.