I doppi concerti dell'8 e del 12 luglio al Museo Orto Botanico di Roma
Settima edizione per Classica al Tramonto, la rassegna estiva dell’Istituzione Universitaria dei Concerti ospitata in uno dei posti più suggestivi della Capitale, il Museo Orto Botanico, negli ex Giardini di Cristina di Svezia, nel cuore di Trastevere.
Ancora più numerosi gli appuntamenti della rassegna che si terrà dall’11 giugno al 25 luglio in 14 serate con concerti unici o con la consolidata formula del doppio concerto, alle 20.30 e alle 21,30.
Lunedì 8 luglio appuntamento interamente dedicato ai giovani talenti con il Quartetto Rilke e Bravi/Scapicchi Piano Duo.
Lunedì 8 luglio alle ore 20.30 spazio al Quartetto Rilke, formazione composta da quattro giovanissime musiciste milanesi, Giulia Gambaro violino, Federica Franchi violino, Giulietta Bianca Bondio viola, Federica Colombo violoncello, che fa il suo debutto a Roma proponendo due importanti esempi del repertorio cameristico. In apertura il Quartetto Op. 77 n. 1 di Haydn, padre del genere quartettistico e autore con cui ogni formazione di questo tipo deve confrontarsi. Il programma si sposta quindi verso il romanticismo tedesco con l’Op. 41 n. 3 di Schumann, opera in cui l’insegnamento di Beethoven e dei suoi quartetti d’archi appare chiaro ed evidente. Nato nel 2022, il Quartetto in breve tempo ha già ricevuto importanti riconoscimenti e si sta specializzando presso l’Accademia Stauffer di Cremona: ha avviato un’intensa attività concertistica, esibendosi per importanti festival musicali e istituzioni culturali in Italia e all’estero come Società del Quartetto di Milano, Società dei Concerti di Trieste, Istituto Italiano di Cultura di Helsinki.
Concerto realizzato Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
Lunedì 8 luglio 2024 ore 21.30 ancora un appuntamento realizzato con in collaborazione con collaborazione con Avos Project – Scuola Internazionale di Musica. Sul palco, Bravi Scapicchi Piano Duo, composto da Adriano Leonardo Scapicchi e Francesco Bravi, pianoforte a quattro mani per un intenso programma che accosta un’accoppiata di capolavori in trascrizione per pianoforte a quattro mani. Il Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy, composto tra il 1891 e il 1894, è un poema sinfonico che trae ispirazione dai Cinq poèmes de Baudelaire scritti da Stéphane Mallarmé. Basta una citazione di Pierre Boulez per descriverne il genio: “come la poesia moderna ha sicuramente le sue radici in certi poemi di Baudelaire, si può dire con fondatezza che la musica moderna si sveglia nell’Après-midi d’un faune”. Per la loro interpretazione del brano il duo ha ricevuto una menzione speciale nel Concorso Internazionale di Musica Classica Ibla Grand Prize. Di simile impatto fu Le Sacre du Primtemps per chi, il 29 maggio 1913, la ascoltò per la prima volta a Parigi al Théâtre des Champs-Élysées. Il balletto di Igor Stravinsky, scritto per la compagnia dei Balletti russi di Sergej Djagilev, era destinato a diventare una pietra miliare nella letteratura musicale del XX secolo. Non a caso Debussy, in una lettera allo stesso Stravinsky, scrisse della Sacre: “Mi ossessiona come un magnifico incubo e cerco, invano, di rievocare quell’impressione terrificante.” L’attività concertistica del duo pianistico di Francesco Bravi e Adriano Leonardo Scapicchi comincia nel 2019 proprio con la Sagra eseguita al Teatro Palladium, per la rassegna concertistica Young Artist Piano Solo Series di Roma Tre Orchestra. Il successo riscontrato dalla loro performance, descritta da Christopher Axworthy come «un formidabile intreccio di grande precisione e complessità ritmica», li ha portati a essere invitati a esibirsi in molti festival internazionali, come Villa Pennisi in Musica, I Tramonti di Tinia, Villa Borghese Piano Day. Nel 2024 hanno preso parte a un tour negli USA che li ha visti esibirsi in numerose prestigiose sale inclusa la Weill Recital Hall della Carnegie Hall e si sono esibiti al Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, al Pontificio Istituto di Musica Sacra, nella Cappella Paolina del Quirinale per la rassegna concertistica I Concerti al Quirinale, trasmessa su Rai Radio 3.
Venerdì 12 luglio ore 20.30 salgono sul palco il soprano Carlotta Colombo l’Ensemble Anima&Corpo, composto da Matteo Pizzini (violino) Maria Calvo (violoncello), Simone Vallerotonda (arciliuto), Alberto Maron (clavicembalo) Gabriele Pro maestro concertatore, per un raffinato programma che accosta Le cantate Correa nel seno amato e Armida Abbandonata, rispettivamente di Alessandro Scarlatti e George Friedrich Händel, fra gli esempi più iconici di un genere definito “cantata” così chiamato per la prima volta nel 1620.
Correa nel seno amato, scritta per soprano, due violini e basso continuo, è composta da 11 brani, tra recitative e arie, di cui il programma del concerto presenta una selezione, con una sinfonia in apertura: la data di composizione della cantata oscilla fra il 1700 ed il 1720, collocandosi negli anni romani del compositore palermitano. La presenza di George Friedrick Händel si registra in Italia tra il 1706 e il 1709: ammirato nei circoli musicali romani, compose circa settanta cantate, mantenendo la struttura e la forma che prevalevano in quegli anni. La cantata Armida Abbandonata (HWV 105) fu composta tra il 1700 e il 1710 e vede protagonista la maga Armida della “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso, innamorata del cavaliere cristiano Rinaldo. La cantata, articolata in 7 sezioni tra recitativi ed arie, esplora le emozioni ed i sentimenti della donna dopo essere stata abbandonata dall’amato. Tra le due cantate in programma si colloca la Sonata a tre in sol minore HWV 393 sempre di Händel, composta probabilmente nel 1719 in uno stile che risente della musica strumentale francese, inglese e tedesca, ma che rivela l’influenza corelliana che si collocava come un modello da seguire per questo genere di formazione strumentale.
Nominato come “uno dei giovani nomi più emozionanti nella scena della musica antica” dalla rivista Gramophone, Gabriele Pro si sta imponendo sulla scena internazionale come protagonista della nuova generazione di violinisti barocchi. La sua attività concertistica lo ha condotto ad esibirsi come solista o in ruolo di prima parte nei principali festival e stagioni concertistiche d’Europa, Asia e Stati Uniti, suonando con numerose orchestre e gruppi da camera. È fondatore e direttore musicale dell’Ensemble Anima&Corpo, gruppo italiano che nasce con l’intento di diffondere e riscoprire i tesori musicali della musica vocale e strumentale dal XVII al XVIII secolo con uno sguardo ai repertori eseguiti meno di frequente e tenendo presente i contesti artistici e culturali in cui i compositori hanno operato. L’ensemble si è già fatto apprezzare partecipando ad importanti festival e stagioni concertistiche.
Il soprano Carlotta Colombo intraprende lo studio del canto fin dalla giovane età di sedici anni laureandosi con menzione d’onore in Canto lirico e Canto Rinascimentale e Barocco sotto la guida di Alessandra Ruffini e Roberto Balconi. Ha cantato come solista in prestigiose sale da concerto come il Teatro alla Scala, Pierre Boulez Saal, il Theater an der Wien e annovera collaborazioni con numerosi ensemble del panorama musicale internazionale come Ensemble Zefiro, Concerto Romano, Les Musiciens du Prince.
Concerto realizzato Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
l secondo concerto di venerdì 12 luglio ore 21.30 vede sul palco Brian Meloni Lebano che torna all’Orto Botanico per il terzo anno consecutivo. Con l’arpa classica e l’arpa elettrica, Meloni Lebano propone Melodie fluttuanti: l’arpa e la natura in dialogo, affascinante viaggio musicale che celebra la bellezza della natura. Dalle antiche melodie tradizionali alle innovazioni contemporanee, il programma, fra Marcel Tournier, Ludovico Einaudi, Gaetano Donizetti, Carlos Salzedo, esplorerà paesaggi sonori sereni e ritmi appassionati con opere che evocano il fluire dell’acqua, la tranquillità della notte e la freschezza del mattino, culminando in composizioni che mescolano tradizione e modernità. Brian Meloni Lebano si è avvicinato allo studio dell’arpa a 14 anni per iscriversi al Conservatorio di Santa Cecilia laureandosi brillantemente nel 2023. Come Prima Arpa collabora con numerose orchestre, l’Orchestra Internazionale di Roma, l’Orchestra Sinfonica di Latina, la Nova Amadeus, l’Ætruria Ensamble di Viterbo, l’Ensemble di Arpe dell’Accademia di Santa Cecilia. Vincitore del Concorso “Visconti” di Roma e del Concorso dell’Associazione Artificio, svolge un’intensa attività concertista sia da solista che da camera con diverse formazioni in duo o in trio.
Biglietti da 6 a 15 euro, ridotti da 5 a 10 euro. Info e dettagli. 06.3610051-52, www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
Museo Orto Botanico di Roma
Largo Cristina di Svezia, 23a
Roma
Per informazioni
Tel. 06.3610051-52
www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it