Gli eventi sono a ingresso libero
Spazio Estivo Giardino delle Rose
Via Giuseppe Poggi, 2 – Firenze
Gli eventi sono a ingresso libero
MARTEDÌ 2 LUGLIO ore 19 Graphic Novel con Marco Taddei e La Came in dialogo con Guido Silliotto
Martedì 2 luglio nello spazio estivo del Giardino delle Rose (via Giuseppe Poggi 2, Firenze; ingresso libero) terzo appuntamento del ciclo di quattro incontri proposto dal Gabinetto Vieusseux a cura di Michele Rossi: Graphic Novel con Marco Taddei e La Came in dialogo con Guido Silliotto.
In collaborazione con Fondazione Tuono Pettinato, spazio al graphic novel con Marco Taddei e La Came, autori di Malanotte. La maledizione della Pantafa (Coconino Press, 2022), una raffinata e inquietante favola gotica, scritta da uno dei migliori sceneggiatori italiani e disegnata splendidamente da una delle autrici più promettenti della sua generazione: la fiorentina Laura Camelli (La Came).
Patrimonio dell’umanità, luogo di immenso fascino e meta turistica molto quotata, il Giardino delle Rose è poco frequentato dai fiorentini rispetto all’alto numero di stranieri che vi transitano. Obiettivo della programmazione culturale dell’Associazione Febbre e Lancia, assegnataria del bando del Comune di Firenze per la programmazione dell’estate 2024, è in primo luogo quello di attrarre con le proprie iniziative un numero più alto di cittadini a godersi uno dei luoghi più belli al mondo con la presentazione di un libro, un concerto acustico, una performance, gustando momenti unici, in un connubio di cultura e bellezza senza tempo.
Mercoledì 3 luglio Dalle 9 alle 11 Laboratorio di Butoh (dal 3 al 6 luglio con studio aperto il 7 luglio) Vespri Respiro, radici, ali: è la vita che danza. 4 giorni di laboratorio, 2 ore al giorno per tutte le persone che vogliono danzare la propria vita, avere cura. Da un incontro con se stessi e con gli altri. Un invito a una fioritura collettiva. Con studio aperto finale aperto al pubblico. Attraversando lo spazio, per respirare insieme il profumo delle rose. Chiara Clara Burgio, coreografa e performer nata a Palermo, ha iniziato la sua ricerca sul tema della percezione del corpo e della presenza iniziando dalla pittura e la storia dell’arte e sin da piccola con la danza classica, cercando un linguaggio come immagine in azione, gesto che nasce da un sentire, nel 1999 incontra il teatro danza butoh con Julia Materia, e dal 1999 non ha mai smesso, successivamente con Valentina Samonà, e si forma con Masaki Iwana, Ko Murobushi, Yoshito Ono, Atsushi Takenouki , Yumiko Yoshiota,e molti altri grandi Maestri del Butoh sino a diplomarsi presso l’ Accademia internazionale di butoh con la scuola di Sayoko Onishi unendo il riconoscimento Accademico tra Palermo e Giappone col maestro Yoshito Ono.
Partecipa a prestigiosi festival in Italia e all’estero con le sue coreografie, da anni vive a Firenze dove conduce laboratori e residenze artistiche , creando le sue performance e coreografie quali Vespri (percorso sensoriale e itinerante in relazione con la terra-cielo) e Corpo Gemmante (performance attuata in teatri e gallerie e Ass. culturali), e danza urbana, Danziamo le periferie del mondo (lavoro che ha incluso ragazzi della scuola pubblica, ragazzi del centro accoglienza, danzatori e persone comuni che sentivano la necessità di accogliere se stessi, quindi l’altro/a in modo autentico).
I maestri occidentali incontrati lungo il percorso hanno dato nutrimento prezioso come Virgilio Sieni, Eugenio Barba e Mimmo Cuticchio. Il Salento le ha insegnato l’esperienza antropologica del rito e del corpo collettivo. Per anni ha praticato la Clownterapia in ospedale, sperimentando come la risata aiuti il sistema immunitario. Portando la danza, intesa come immagini che diventano azioni in luoghi in cui l’ombra la luce possono essere molto visibili e contrastanti come le carceri e le periferie. La danza e lo Zen praticati presso il Centro Zen Anshin con i Maestri Gyoetsu Epifania e Doryu Cappelli. La relazione del corpo e l’architettura e la natura è una ricerca che ha portato presso l’Università di Architettura per un progetto in collaborazione con Cauteruccio.
Oggi sta collaborando sul tema di Eco intesa come risonanza del corpo/voce e nuove possibilità di ritrovare se stessi e l’altro/a. L’Ospite è un lavoro multidisciplinare tra musica, parola e gesto. Partecipato al Kinfest a Viterbo, splendido evento. Eco è una nuova performance nata da un testo iniziale e poi è diventata danza insieme a Letizia Cirri e Sabina Cesaroni.
h 18:00 Presentazione libro con autrice Una famiglia leggera di Maria Pia Perrino, Scatole Parlanti Editore. Con l’autrice dialoga Nicoletta Manetti. Rosa è una ragazza pugliese che vive a Milano con suo marito Renzo. La coppia inizia a frequentare Marta e Arturo, giovani studenti universitari. Una tragedia, però, è dietro l’angolo: lo stesso giorno in cui Rosa scopre di essere incinta, Renzo rimane vittima di un incidente mortale. Questi due eventi sconvolgono i piani della ragazza, ritrovatasi di fronte alla responsabilità di portare avanti una maternità in solitaria. Viene alla luce una bimba, Eva, e per circostanze del tutto casuali, Rosa, sua figlia e i due amici finiscono a convivere sotto il medesimo tetto. La piccola diventa un forte collante affettivo e la loro si trasforma in “una famiglia leggera” all’interno della quale ognuno si prende cura dell’altro per scelta, oltre i vincoli e i ruoli della famiglia tradizionale, in cui a volte l’affetto viene dato per scontato.
Maria Pia Perrino è nata a Ceglie Messapica (BR) nel 1957. Laureata in Giurisprudenza, ha lavorato per la Regione Toscana occupandosi a lungo di diritti dei detenuti, minori e difesa civica. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro, Finché vola l’aquilone (Porto Seguro Editore), segnalato nell’ambito del premio internazionale “Mario Luzi”. Una famiglia leggera è il suo secondo romanzo.
Giovedì 4 luglio Dalle 9 alle 11 Laboratorio di Butoh (dal 3 al 6 luglio con studio aperto il 7 luglio) Vespri La Società Toscana dell’Orticultura propone: h 17:30 laboratori didattici BOTANIKA – LABORATORIO CREATIVO DI DISEGNO BOTANICO con l’artista e facilitatrice Marta Scalvi. Partendo dall’osservazione di alcune tavole botaniche, ci concederemo di abbandonare l’impronta scientifica che caratterizza il disegno botanico puro per indagare il mondo vegetale con i nostri sensi, le intuizioni e l’immaginazione. Creeremo delle tavole botaniche vivaci, POP e ricche di significato per chi le ha create. Il laboratorio si sviluppa in 3 tappe. La prima di esplorazione: usciremo nei bellissimi spazi verdi del Giardino delle Rose per osservare da vicino le piante. Raccoglieremo informazioni, sensazioni, emozioni legate alla pianta che sceglieremo di ritrarre. La seconda tappa prevede la rielaborazione: raccolti i dati visivi, sensoriali e scritti torneremo al banco di lavoro. Sarà questo il momento per disegnare, sintetizzare il tratto e arrivare a una versione ancora più personale dell’elemento vegetale. Infine l’ultima tappa, la più importante è quella della creazione: fatto tesoro dell’osservazione e dell’elaborazione, ci lanceremo nella creazione della nostra personalissima tavola botanica! A chi è rivolto? Il laboratorio è pensato per un pubblico di ragazzi (14+) e adulti. Info e prenotazioni: cell 334 9909642 – https:// societatoscanaorticultura.it/
h 18:30 Presentazione libro con autrice in musica Il baule di e con Federica Ottombrino, Rossini Editore, a cura di Jonathan Rizzo. In una delle più grandi e antiche proprietà private di Capo Miseno, a 30 chilometri da Napoli, sulla strada che porta al faro galleggia una casa. In questo luogo si sono intrecciate le storie di una discendenza, tutta al femminile, di donne legate visceralmente alla dimora; una storia iniziata negli anni ’30, quando Maria, la capostipite, l’ha acquistata dopo essersene innamorata a prima vista. Cinquant’anni di lettere, foto e diari hanno permesso di non perdere traccia delle loro passioni, debolezze, sofferenze e bugie. Si incontrano più storie, vite che ruotano intorno alla casa e che sembrano sgretolarsi. Eppure, ineluttabile, resta la potenza di fuoco dell’antica dimora, che a dispetto del tempo, vive eterna.
Federica Ottombrino (Napoli, 1987) si è laureata con lode alla magistrale di “Relazioni Internazionali” all’Orientale di Napoli e da dieci anni è impegnata come musicista, autrice e cantante nel duo Fede ’n’ Marlen con cui ha pubblicato tre album. La sua passione per la scrittura nasce durante l’infanzia e trova ora massima espressione con la pubblicazione del romanzo Il baule.
Venerdì 5 luglio Dalle 9 alle 11 Laboratorio di Butoh (dal 3 al 6 luglio con studio aperto il 7 luglio) Vespri. Respiro, radici, ali: è la vita che danza. 4 giorni di laboratorio, 2 ore al giorno per tutte le persone che vogliono danzare la propria vita, avere cura. Da un incontro con se stessi e con gli altri. Un invito a una fioritura collettiva. Con studio aperto finale aperto al pubblico. Attraversando lo spazio, per respirare insieme il profumo delle rose.
h 18:00 Teatro Estate Fiorentina 2024 – progetto La via della seta con Underwear Theatre (Ass.Cult. Palaquio): Il mercante di venezia. Senza Rimedio, liberamente tratto dall’opera di William Shakespeare; regia e adattamento Filippo Frittelli, con Federico Tassini – Riccardo Storai – Filippo Frittelli – Giorgia Stornanti – Ettore Petrioli. Danze orientali a cura Lara Yalil. Il testo di Shakespeare cade su di noi in un momento nevralgico per le tensioni etnico religiose che ci circondano; l’antagonismo razziale narrato quattro secoli orsono fra il cristiano Antonio e l’ebreo Shylock di una faida contrattuale sfociante in una richiesta barbara di carne umana (una libbra di carne) in pegno di denaro sembra oggi “insuperata” anzi perfino morigerata rispetto a ciò che sentiamo dai TG. Potesse avere ancora occhi e orecchi il drammaturgo inglese, che sapeva in ogni caso condire con una sagace ironia anche i fatti più virulenti, sarebbe senz’altro stupefatto da quanto ancora i contrasti fra etnie religiose sono brutali e quasi “senza rimedio”. Questa riflessione ispira il sottotitolo di uno spettacolo teatrale che ancor più dell’originale – risalente al rinascimento britannico – ambisce ad alleggerirsi, maggiormente stereotipando i caratteri e le vicende commerciali e d’amore, per trarre un’essenza pungente e divertente, da poter essere fruita pienamente ai nostri giorni. La contemporaneità della poesia del pittore e poeta torinese Alessandro Azzario, da cui abbiamo preso a prestito l’espressione “senza rimedio”, e la musica ammaliante dei Subsonica, sono d’aiuto in questo adattamento che ben lontano vuol essere dal “politicamente impegnato” se non nel senso di quanto la bellezza e l’audacia degli intenti ne possono rimanere a distanza.
Sabato 6 luglio Dalle 9 alle 11 Laboratorio di Butoh (dal 3 al 6 luglio con studio aperto il 7 luglio) Vespri
h 18 Estate Fiorentina 2024 – progetto La via della seta con Underwear Theatre (Ass.Cult. Palaquio): Il mercante di venezia. Senza Rimedio
Domenica 7 luglio h 18 Studio aperto di Butoh Vespri con Clara Burgio e i partecipanti del laboratorio