A Monte San Savino grandi nomi dello sport uniti contro la violenza
Uniti contro ogni genere di violenza, fuori e dentro il campo da gioco. Anche quest’anno il messaggio lanciato dall’Harmony Award #StopViolence ha messo in moto una vera e propria campagna di sensibilizzazione a favore della diffusione di una cultura della non violenza verso le nuove generazioni e in ogni ambito della società civile.
La II edizione, organizzata dal Comune di Monte San Savino, con la regia dell’Associazione Premio Semplicemente Donna e il sostegno di Estra S.p.a, nel corso della cerimonia di premiazione del 27 settembre ha visto protagonisti, sul palco del Teatro Verdi, sei prestigiosi personaggi legati al mondo dello sport.
Ad aprire la cerimonia è stata l’ex pallavolista Manuela Leggeri che ha ripercorso i momenti clou della sua carriera, dalla vittoria del titolo mondiale, con la fascia da capitano, a Berlino, fino alla recente esperienza, giunta dopo un grande dolore, come parte dello staff tecnico di Julio Velasco alla guida dell’Italvolley femminile che ha trionfato alle Olimpiadi di Parigi.
“Prima ancora della tecnica – ha dichiarato Leggeri – cerco sempre d’insegnare alle mie ragazze i valori dello sport: la condivisione, la collaborazione, l’umiltà e il rispetto delle regole. Valori fondamentali per combattere la violenza e il cyberbullismo.”
Una grande testimonianza di tenacia e fair play è trapelata dalle parole di Filippo Galli, da sempre simbolo del calcio pulito, sia nel suo passato da giocatore che nel corso dei suoi prestigiosi incarichi da allenatore e dirigente; mentre una pioggia di applausi ha contraddistinto l’arrivo della pattinatrice Carolina Kostner con i retroscena della sua luminosa carriera tra medaglie iridate, titoli continentali e traguardi a cinque cerchi.
“Lo sport ci insegna un principio fondamentale: il rispetto verso noi stessi e verso gli avversari. – Così ha esordito la Kostner – Ed è proprio questa cultura che ci permetterà di abbattere ogni forma di violenza”.
Il tema della narrazione sportiva è stato centrale nell’intervento dell’eclettico giornalista Lorenzo Dallari, esperto di volley, ex vicedirettore di Sky Sport e oggi direttore editoriale della Lega di Serie A e di Radio Serie A, oltre che responsabile del Centro VAR di Lissone.
Ad approfondire gli argomenti inerenti all’educazione delle nuove generazioni è stato Ferdinando “Fefè” De Giorgi, partendo dalla propria esperienza di CT della Nazionale maschile di pallavolo.
“Possiamo definire lo sport come la terza agenzia educativa dopo la famiglia e la scuola. – Sono state queste le parole di De Giorgi – Un posto dove i ragazzi possono essere educati al rispetto, alle regole, alle relazioni e alla non violenza
Infine momenti di grande commozione hanno accompagnato la testimonianza dell’ex portiere bianconero Stefano Tacconi che non solo ha ripercorso la propria carriera tra i pali, ma le grandi sfide personali che lo hanno portato a rimettersi in gioco, negli anni, con forza e coraggio.
L’invito del campione rivolto alle donne è stato “Alla prima scintilla è importante denunciare prima che sia troppo tardi”.
L’evento è stato preceduto dall’intenso pomeriggio di PLAY TOGETHER #Alleniamocicontrolaviolenza che ha visto la partecipazione di 18 società di Arezzo e Valdichiana con oltre 300 giovani atleti dando vita a una giornata di promozione sportiva senza eguali.
Come in una vera e propria festa dello sport, l’evento si è concluso con lo scatto fotografico corale dietro lo striscione riportante lo slogan “Monte San Savino contro la violenza”.