Potere e Politica sono la trama e l’ordito con cui è stato tessuto il programma, attraversando i secoli e i generi musicali ed evocando temi cari al Maestro, di stringente attualità nel dibattito culturale e sociale.
Inaugurazione con la Verdi Street Parade, con oltre 1000 artisti, ensemble corali e orchestrali, bande, cantanti, attori, ballerini, acrobati e artisti visivi con le performance finali di Imaginarium e Yoann Bourgeois.
Macbeth in versione francese, La battaglia di Legnano, Un ballo in maschera in nuovi allestimenti con la regia di Pierre Audi, Daniele Menghini e Valentina Carrasco, diretti da Roberto Abbado, Fabio Biondi, Diego Ceretta e Attila in forma di concerto diretto da Riccardo Frizza sono le opere in programma, alle quali si aggiungono la Messa da Requiem e il Gala Verdiano, diretti da Francesco Lanzillotta e James Conlon.
Tra gli interpreti, Riccardo Fassi, Lidia Fridman, Luciano Ganci, Mika Kares, Giorgi Manoshvili, Roberta Mantegna, George Petean, Michele Pertusi, Ernesto Petti, Antonio Poli, Marina Rebeka, Giovanni Sala, Luca Salsi, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Marta Torbidoni, Szilvia Vörös, insieme ai giovani talenti dall’Accademia Verdiana diretta da Francesco Izzo.
La nuova sezione Ramificazioni apre itinerari alla musica di Luigi Nono, Arnold Schönberg, Dmítrij Šostakovič, Claudio Monteverdi, con Maxime Pascal e Shirin Neshat, Charles Dutoit con la Cherubini, Teodor Currentzis con la MusicÆterna, Carlo Vistoli e il Ghislieri Consort e alla danza di Aterballetto con la regia di Fabio Cherstich e le coreografie di Philippe Kratz.
Si rinnova e rinsalda la collaborazione con La Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani e con il Teatro Comunale di Bologna. S’intensifica la collaborazione scientifica con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.
Verdi Off giunge alla sua IX edizione: oltre 320 appuntamenti, diffusi e multidisciplinari, in 30 giorni, più di 2500 artisti e 90 tra associazioni, compagnie e istituzioni coinvolte, a Parma, Busseto, Fidenza e nei 12 Comuni della Provincia, raggiungendo le scuole, 25 rsa, gli ospedali e gli Istituti Penitenziari di Parma e insieme con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, per far conoscere la musica di Giuseppe Verdi in modo originale, inclusivo, giocoso e sorprendente.
Il Festival rilancia l’impegno del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma, candidato agli International Opera Awards 2024 nella categoria Equal Opportunities & Impact, che coinvolgerà gli artisti di questa nuova edizione.
Servizio navetta, in collaborazione con Tep, per Busseto e Fidenza nei giorni di spettacolo.