Eleonora Buratto è Tosca nel concerto inaugurale che apre la stagione 2024-2025, il lunedì 21 ottobre a Roma
Con la Tosca di Giacomo Puccini, il maestro Daniel Harding inaugura il 21 ottobre (ore 20,30, repliche giovedì 24 ottobre ore 19.30, sabato ore 18) la Stagione Sinfonica 2024/2025 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
L’opera romana per eccellenza, che viene proposta in forma di concerto, e in occasione del centenario della morte del compositore lucchese, segna un doppio debutto per Harding, sia nell’insediamento come Direttore Musicale dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia, sia alla direzione della celebre opera.
Eccellente il cast in scena composto da Elena Buratto nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Jonathan Tetelman come Cavaradossi e Ludovic Tézier nel ruolo di Scarpia. Una Tosca che segna anche l’importante per l’Accademia che si confronta per la prima volta in stagione con l’opera pucciniana che verrà incisa per la Deutsche Grammophon.
“Sono molto contento di iniziare il mio percorso come direttore musicale a Roma con la Tosca che segna anche un debutto per me: sono completamente innamorato di questa musica. Il rapporto fra testo e musica è assoluto. La musica di Puccini è moderna ed è catturante la concezione del dramma – spiega Daniel Harding – ma la particolarità di questa Tosca in forma di concerto è che anche l’orchestra diventa una sorta di protagonista con tutte le sue sfaccettate personalità. La ricchezza di questa orchestra permette di fare le cose bene. Con cantanti di questo livello l’ orchestra ha voglia di suonare più piano per il piacere di ascoltare”.
Harding, già Direttore musicale dell’Orchestre de Paris dal 2016 al 2019 e dal 2007 al 2017 Direttore ospite principale della London Symphony Orchestra, insignito del titolo a vita di Direttore onorario della Mahler Chamber Orchestra, con la quale collabora da oltre 20 anni, è regolarmente ospite delle più importanti orchestre del mondo, come i Wiener e Berliner Philharmoniker, la Royal Concertgebouw Orchestra, la London Symphony Orchestra e l’Orchestra Filarmonica della Scala. Acclamato dalla critica vanta un ampio repertorio e fra le recite di Tosca dirigerà anche il Requiem di Verdi nella Basilica di San Paolo fuori le Mura per il Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra.
“Sono numerosi i ricordi musicali ed emotivi legati a Santa Cecilia. Avevo 21 anni quando sono venuto per la prima volta qui nel 1997– aveva commentato il maestro in occasione della presentazione della stagione sinfonica – Come direttore ospite ho sempre sentito il carisma e la generosità dell’Orchestra e del Coro, la stessa che ritrovo oggi. È un regalo enorme ed un grande onore per me poter continuare il lavoro svolto da Antonio Pappano che negli ultimi anni ha prodotto la loro crescita incredibile”.
La scelta di Tosca come opera inaugurale della stagione segna il caloroso omaggio alla città di Roma da parte di Harding e dell’Orchestra, ma rappresenta anche la piena continuità con il grande lavoro svolto con l’Orchestra nel corso di 18 anni da Pappano, ora Direttore emerito dell’Accademia, che in passato aveva spesso scelto di aprire le stagioni sinfoniche con opere musicali, dal Fidelio all’Elektra al Peter Grimes.
Ma non ha necessità di ulteriori presentazioni la Tosca, iconica opera romana per eccellenza, ambientata fra Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese e Castel Sant’Angelo, una storia in tre atti fra amore, morte, sospetto e politica, che per questa inaugurazione vanta un cast stellare. Eleonora Buratto, fra i più acclamati e ammirati soprani a livello internazionale, e già Madame Butterfly, è pronta per il debutto italiano nel ruolo di Tosca (che ha già interpretato in Germania), cui regalare freschezza e passionalità dopo aver provato “poco, ma intensamente”.
Jonathan Tetelman, tenore cileno-statunitense, al debutto nei concerti di Santa Cecilia, e fra i cantanti più interessanti della sua generazione si misurerà con il ruolo di Mario Cavaradossi “un uomo pieno di passione e di amore, un personaggio complicato”, già portato sul palco dai più grandi tenori di tutti i tempi.
Il baritono francese Ludovic Tézier, che calca i maggiori palcoscenici internazionali, impegnato anche nell’inaugurazione della Scala di Milano, interpreterà il sadico e temibile Barone Scarpia, “un personaggio in qualche modo simile a Don Giovanni”. Giorgi Manoshvili, già spesso ospitato all’Accademia, è Angelotti, fuggitivo illustre e motore della storia. Il concerto del 21 ottobre è trasmesso da Rai Cultura in prima serata su Rai 5 alle 21.15 e in diretta su Rai Radio 3.
Michele dall’Ongaro, sovrintendente – presidente di Santa Cecilia, alla sua ultima inaugurazione di stagione in vista della scadenza a gennaio del suo secondo mandato di cinque anni, ha anche ricordato non solo l’ottimo andamento di incassi registrate nella precedente stagione, ma anche l’apertura di una interessante e inedita mostra, grazie alla Fondazione Ragghianti di Lucca, interamente dedicata alla passione di Puccini per la fotografia.
“La partitura è semplicemente perfetta e cercherò di interpretare quello che è scritto sulla pagina” conclude Harding commentando la sua visione sul podio di Tosca. Info e dettagli su santacecilia.it
Fabiana Raponi