IL NUOVO L’ANTICO L’ALTROVE
Archi solforici: il Quartetto Prometeo e la prima esecuzione del Quartetto “Surfarara” di Antonioni
La rassegna Il Nuovo l’Antico l’Altrove di Bologna Festival prosegue mercoledì 9 ottobre ore 20.30, Oratorio di San Filippo Neri, con il concerto del QUARTETTO PROMETEO che propone in prima esecuzione italiana il Quartetto per archi “Surfarara” di FRANCESCO ANTONIONI.
Il Nuovo e l’Antico si intarsiano in modi diversi nel concerto offerto dal Quartetto Prometeo, Leone d’Argento alla Biennale Musica del 2012. Nel Secondo Quartetto per archi “Surfarara” di Francesco Antonioni, eseguito per la prima volta in Italia dopo il debutto alla Wigmore Hall di Londra lo scorso giugno, l’Antico si presenta nella forma di un canto siciliano dei minatori di zolfo raccolto da Alan Lomax. Antonioni lo elabora, lo lascia emergere distintamente dal tessuto polifonico e intona un dialogo a distanza con il cantore siciliano e con il “dolore del ricordo” che attraversa le sue parole. Nel Quartetto n.4 di Bartók l’Antico si manifesta invece nelle esasperate simmetrie delle sue architetture formali. Il legame del Quartetto “Surfarara” con la musica di Bartók è molto forte: compositore e ricercatore, pioniere dell’etnomusicologia, Bartók assegna alla musica popolare un ruolo fondamentale nel suo lavoro di compositore, laddove i parametri della musica etnica diventano il punto di partenza per elaborare un nuovo sistema musicale.
Mercoledì 9 ottobre 2024 ore 20.30
Oratorio di San Filippo Neri
Quartetto Prometeo
Archi solforici
Francesco Antonioni Secondo Quartetto per archi “Surfarara”
prima esecuzione italiana
Béla Bartók Quartetto n.4 per archi (Sz.91)
in collaborazione con Ferrara Musica
Quartetto Prometeo. Ospite delle più importanti istituzioni concertistiche italiane ed europee, nel 2012 il Quartetto Prometeo ha ottenuto il Leone d’Argento alla Biennale Musica di Venezia. Si è distinto in diversi concorsi internazionali: nel 1998 ha vinto il Prague Spring International Music Competition, ricevendo anche il Premio Speciale Bärenreiter per la migliore esecuzione aderente all’originale del Quartetto KV 590 di Mozart; nel 1999 si è aggiudicato il Premio Thomas Infeld della Internationale Sommer Akademie Prag-Wien-Budapest e nuovamente nel 2000 il Premio Speciale Bärenreiter nell’ambito del Concorso ARD di Monaco. Dal 2013 è “quartetto in residenza” all’Accademia Chigiana di Siena in collaborazione con la classe di composizione di Salvatore Sciarrino. Particolarmente interessato al repertorio contemporaneo ha instaurato una stretta collaborazione con Salvatore Sciarrino, che ha loro dedicato Esercizi di tre stili e il Quartetto n.8. Importante anche il lavoro svolto con Stefano Gervasoni, Stefano Filidei e con Ivan Fedele di cui hanno eseguito in prima assoluta Morolòja kè erotikà. Tra le registrazioni discografiche realizzate per Ecm, Sony e Brilliant, si segnalano le monografie dedicate a Salvatore Sciarrino, Stefano Scodanibbio e Ivan Fedele, oltre all’integrale dei Quartetti di Schumann e il CD con Quartetti di Debussy e Szymanowski. Il Quartetto Prometeo collabora abitualmente con musicisti quali Mario Brunello, David Geringas, Veronika Hagen, Alexander Lonquich, Enrico Pace, Stefano Scodanibbio, Quartetto Belcea, Enrico Bronzi, Mariangela Vacatello, Lilya Zilberstein. Di rilievo anche l’attività didattica che dal 2019 li vede impegnati all’Accademia musicale Santa Cecilia di Portogruaro e dal 2020 all’Avos Project di Roma. Nel 2023, dopo trent’anni di ininterrotta attività, il Quartetto ha annunciato un importante cambiamento nella sua formazione: Nurit Stark, musicista con una importante carriera internazionale, è il nuovo primo violino, prendendo il posto di Giulio Rovighi, colonna portante del quartetto per 15 anni.
Francesco Antonioni. Definito dal Guardian «Un compositore che sa esattamente cosa fare e come realizzare le proprie idee», Francesco Antonioni compone musica per orchestra, opere teatrali, balletti, musica da camera, brani solistici ed elettronici. A proprio agio in molti generi accanto alla musica classica in cui affondano le radici, le composizioni di Francesco Antonioni si situano consapevolmente sul punto di incontro di diversi linguaggi, dei quali ricercano affinità e possibilità di integrazione. «Il pensiero che questa musica trasmette è una conquistata libertà da qualunque dogma avanguardistico, ma anche antiavanguardistico» ha scritto Dino Villatico (Classic voice). Grazie all’energia ritmica che spesso caratterizza la sua musica, Francesco Antonioni ha al suo attivo fortunate collaborazioni con coreografi e compagnie di danza. Ha ricevuto commissioni dalla Wigmore Hall, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Albany Symphony Orchestra (USA), Ensemble Modern, Birmingham Contemporary Music Group, Sentieri Selvaggi, MiTo Settembre Musica, Biennale di Venezia (2001, 2010, 2016), per brani che sono stati eseguiti, tra gli altri, da Antonio Pappano, George Benjamin, Evelyn Glennie, Yuri Bashmet e Beatrice Rana. Brilliant Classics ha recentemente pubblicato My River, un disco monografico in cui Antonioni è impegnato anche come direttore, accanto a Vladimir Ashkenazy.
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