giovedì 3 ottobre
GALLERIA TOLEDO
via concezione a montecalvario, 34 – Napoli
da venerdì 4 a domenica 6 ottobre
RITORNANO A NAPOLI
CHILLE DE LA BALANZA
in scena
“MANICOMIO, ADDIO!”
giovedì 3 ottobre
JE SO’ PAZZO
l’incontro “FRANCO BASAGLIA, OGGI”
per il centenario del rivoluzionario psichiatra
Tornano a Napoli i Chille de la balanza, qui nati nel 1973 al Teatro, Comunque” in via Port’Alba. La compagnia di teatro di ricerca apre la stagione 2024-2025 di Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione, con un intrigante progetto dedicato a Franco Basaglia che prevede uno spettacolo teatrale – “Manicomio, addio! Contro tutti i muri” a Galleria Toledo da venerdì 4 a domenica 6 ottobre – preceduto dall’ incontro “Franco Basaglia, oggi” giovedì 3 ottobre ore 18.30 a Je so pazzo presso l’ex OPG occupato a Materdei. “Franco Basaglia, oggi” vuole indagare l’attualità dell’esperienza dello psichiatra veneziano e dei suoi collaboratori che portò alla legge 180 e al definitivo superamento dei manicomi in Italia. Introdotti da Laura Angiulli, direttrice e fondatrice di Galleria Toledo, e Claudio Ascoli dei Chille, intervengono lo psichiatra Giuseppe Barbato, l’etnopsichiatra Roberto Beneduce, la psichiatra dell’Uosm 29 Fabiana Riccio Masarat, Bruno Romano di Psichiatria democratica e lo psichiatra e presidente del Forum Droghe, Stefano Vecchio. Dopo aver ascoltato alcune osservazioni di stringente attualità di Basaglia – tra l’altro presenti nello spettacolo dei Chille – l’incontro parte invitando il pubblico a porre domande sull’oggi della salute e di quella mentale in particolare, e soprattutto sul “che fare”. Tutti sono naturalmente invitati a partecipare!
E lo spettacolo? “MANICOMIO, ADDIO! Contro tutti i muri”, venerdì 4 alle 19, sabato 5 alle 20.30 e domenica 6 ottobre alle 18, è una creazione di con Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza, prodotto dai Chille in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia. Quest’anno la compagnia napoletan-fiorentina ha dedicato alla ricorrenza un lungo Festival, al cui centro si è collocata la realizzazione della grande scultura Marco Cavallo del XXI secolo, realizzata dall’Artista Edoardo Malagigi e donata alla città di Firenze l’11 marzo di quest’anno, proprio nel giorno del centenario della nascita dello psichiatra veneziano.
I Chille sono una storica compagnia del Teatro di ricerca italiano, da oltre 25 anni residente a San Salvi, ex-città manicomio di Firenze. Così volle l’ultimo direttore, dottor Carmelo Pellicanò, che intese accompagnare l’uscita dell’ultimo matto il 13 dicembre 1998 con la creazione di un presidio culturale permanente, capace di favorire l’ingresso di tutti (fiorentini e non solo) in quella che fino ad allora era una città negata!
Così Ascoli presenta “MANICOMIO, ADDIO!”: “Da anni noi Chille lavoriamo intorno a Basaglia, al suo Entrare fuori/Uscire dentro e a quella che fu la “rivoluzione” che portò – fatto unico al mondo – al definitivo superamento dei manicomi. Lo fece con i suoi collaboratori e il prezioso lavoro di sua moglie Franca Ongaro, affermando la necessità della relazione tra Persone e il superamento di ogni stigma. E’ ben difficile capire come vivere questo straordinario e talvolta contraddittorio percorso in un incontro con lo Spettatore, vivo e non celebrativo, capace di superare il MURO tra palco e platea e ri-creare COMUNITA’ come in tutti i nostri ultimi spettacoli. Molti compagni di strada hanno messo in evidenza come uno dei fattori vincenti del nostro cinquantennale percorso creativo sia stato il legame quotidiano che unisce il mio lavoro e me, Claudio Ascoli, con quello di Sissi Abbondanza, mia compagnia di vita e di Teatro da oltre 45 anni. La messa in discussione giorno per giorno, la verifica “crudele” (direbbe Artaud) delle invenzioni, dei progetti è un fatto raro, se non unico in Teatro; paragonabile forse – ha azzardato qualcuno – con quanto avvenne in casa Basaglia-Ongaro negli anni del superamento del manicomio da Gorizia a Trieste, sino alla purtroppo prematura morte dello psichiatria. La complicità, intellettuale ed affettiva, tra Franco e Franca è oggi all’attenzione di studiosi che stanno rivalutando la figura della Ongaro Basaglia, per molti anni relegata al ruolo di “dattilografa” di suo marito. In compagnia ci siamo detti allora, rifuggendo da un’idea di banale interpretazione di queste due figure, che raccontare il loro incontro-scontro quotidiano, l’amore incondizionato che accompagnò un percorso impossibile potesse essere la chiave di scrittura di un nuovo spettacolo per ri-creare COMUNITA’ e parlare dell’oggi e dei suoi problemi a partire proprio dalle parole dei Basaglia: attenzione agli esclusi, lavoro e morte sul lavoro, parità uomo-donna, sanità pubblica, necessità della libertà nella reciprocità. E’ così iniziato un lungo percorso di analisi e confronto con i loro scritti (particolarmente le Conferenze brasiliane e Una voce) e con quanti hanno vissuto il lavoro e la presenza di Franco e Franca alla ricerca del raggiungimento della libertà per tutti. In questo percorso-sogno Sissi ed io ci facciamo accompagnare e interrogare da giovani attrici (Salomè Baldion e Sara Tombelli), così come Franco e Franca che chiamarono a partecipare al loro sogno, da Gorizia a Trieste, giovani psichiatri, psicologi e sociologi, spesso totalmente privi di esperienze. La scelta allora fu di privilegiare chi aveva voglia ed energie per “sognare” in libertà. Proveremo a fare altrettanto ai nostri giorni”.
Lo spettacolo, dopo il debutto fiorentino a marzo e la ripresa sempre a Firenze nel progetto speciale dell’Estate fiorentina che i Chille hanno realizzato nella loro sede a San Salvi, è in tournée in tutt’Italia a partire da Trieste. Qui è stato proposto nel Teatrino intitolato proprio a Franco e Franca Basaglia nell’ex-manicomio di San Giovanni, da cui partirono – sempre nel 1973 – Marco Cavallo e i matti…invadendo la città!
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