Sabato 19 ottobre alle 21
Sabato 19 ottobre alle 21
a Officina Pasolini, il Laboratorio di Alta formazione artistica e HUB culturale della Regione Lazio diretto da Tosca, salirà sul palco Fiorenza Calogero con Vico Viviani.
Attraverso la reinterpretazione dei principali capolavori di Raffaele Viviani, questo concerto mette in luce l’incredibile attualità e versatilità del grande commediografo stabiese, rivelando come le sue opere continuino a risuonare nel presente.
Nata e cresciuta a Castellammare di Stabia, a pochi passi dalla strada in cui nacque Viviani, Fiorenza Calogero si distingue come una delle voci più autentiche di Napoli.
La direzione musicale, gli arrangiamenti e le rielaborazioni sono di Marcello Vitale e la regia di Gennaro Monti. Sul palco anche Arcangelo Michele Caso, cello, Gianluca Marino, chitarra, Gianluca Mercurio, percussioni, Marcello Vitale, chitarra battente. Si ascolteranno contributi audio inediti di Peppe Barra, Maurizio De Giovanni, Massimiliano Gallo e Anna Spagnuolo.
Fiorenza Calogero, cantante e attrice, classe 1978, è un’artista che ha saputo distinguersi dai cliché degli interpreti tradizionali, esplorando un’arte che trascende le radici campane. La sua carriera spazia dalla Canzone Classica Napoletana alla World Music, passando per il teatro e il cinema, delineando un percorso che si configura come una ricerca etnografica che va oltre la semplice espressione artistica. Trai suoi maestri Roberto De Simone, figura di spicco del teatro e della musica contemporanea, con cui Fiorenza ha debuttato a soli 17 anni. Il connubio tra teatro e musica tradizionale rappresenta l’evoluzione naturale del suo percorso artistico. L’incontro con Marcello Vitale, suo compagno di vita e virtuoso della chitarra battente, strumento tipico della tradizione italiana, ha contribuito a definire un sound personale e riconoscibile. Nel corso della sua carriera, Fiorenza ha avuto l’opportunità di lavorare con artisti come Enzo Avitabile, che ha prodotto il suo quarto album, Nun tardare sole, finalista al Premio Tenco 2016. Oltre alla musica, Fiorenza ha avuto esperienze significative nel cinema e nella televisione, partecipando a film prestigiosi come Passione di John Turturro, presentato alla 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Enzo Avitabile Music Life di Jonathan Demme, regista premio Oscar, e Qui rido io di Mario Martone con Toni Servillo. Ha inoltre recitato nella serie TV Il commissario Ricciardi, diretta da Alessandro D’Alatri e tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni (Rai1). Fiorenza è inoltre l’unica cantante al mondo ad aver tenuto un concerto all’interno della Grotta Azzurra di Capri, in occasione del Festival “Il Canto delle Sirene” diretto da Geppy Gleijeses. La sua carriera è arricchita da partecipazioni ai principali festival internazionali, tra cui WOMAD – Roma, La Notte della Taranta, Sete Sóis Sete Luas, Festival di Avignone e Columbus Day. Ha collaborato con numerosi artisti di fama mondiale, sia nel campo musicale che teatrale, tra cui Cristina Branco, Amal Murkus, Urna Chahar Tugchi, Pino De Vittorio, L’Arpeggiata di Christina Pluhar, Toumani Diabate, Misia, Vittorio Grigolo, Mariano Rigillo, Armando Pugliese, Antonio Sinagra, Eugenio Bennato, Jaques Morelenbaum, Elena Ledda, Elisabetta Serio, e Rosalia De Souza. Nel corso della sua carriera, Fiorenza ha conseguito due lauree: una in Management e Organizzazione presso il DAMS di Bologna e una in Musica, Scienza e Tecnologia del Suono al Conservatorio di Vibo Valentia. Inoltre, ha ideato e diretto importanti festival culturali. Questa breve biografia riflette l’eclettismo e la passione di un’artista che ha saputo fondere tradizione e innovazione, portando le sue radici e la sua voce sui palcoscenici internazionali.
OFFICINA DELLE ARTI PIER PAOLO PASOLINI
Ingresso Teatro Eduardo De Filippo: Viale Antonino di San Giuliano 782/angolo Via Mario Toscano, a pochi passi da Ponte Milvio.
Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria sul profilo Eventbrite di Officina Pasolini al seguente link
Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini