A Roma, in quella che fu la casa di Donizetti, a due passi da Fontana di Trevi,
DON PASQUALE, brio e golosità.
Nel cuore del theater district capitolino al ristorante come sulla scena ma con ironia.
Un bistrot chic ma con accenti pop all day dining e un cocktail bar di stile coloniale
Accogliere ed ospitare, in hotel come a tavola, laddove ha vissuto per dieci anni uno dei massimi rappresentanti del Belcanto, è uno spunto intrigante, talvolta una vera e propria ispirazione, soprattutto per lo chef. Una musica ricca di colori e sfumature, melodie composte, ritmi vivaci e trascinanti, e pause più riflessive. Come l’esperienza a tavola.
A tavola al Don Pasquale l’esperienza del gusto è appassionata e briosa, brillante come l’opera che dà il nome al ristorante. I piatti golosi, ma sempre pensati, rivelano un’idea, raccontano una storia.
E a proposito di storie, eccone una curiosa…
Lo chef del Don Pasquale, l’istrionico Domenico Boschi, pur essendo romano ha lontane origini parmensi e un nonno che amava cantare la lirica… sarà un caso allora che oggi Domenico è chef del Don Pasquale tra le mura che hanno visto comporre musica al Maestro?
E sarà un caso che Domenico Boschi è anche il nome d’arte di Domenico Cosselli che nacque proprio a Parma il 21 luglio 1810 e divenne uno dei baritoni più importanti della sua epoca, esibendosi in vari luoghi prestigiosi e contribuendo in modo significativo alle composizioni operistiche del XIX secolo.
Non solo, le fonti narrano che Cosselli ha giocato ruolo significativo nella divulgazione delle opere di molti compositori del Novecento, tra questi anche Donizetti stesso e dell’opera del Don Pasquale.
Piccola curiosità anche sul carattere dei due… si narra anche che il Domenico Boschi baritono “alle sue doti musicali, aggiunge la coltura dello spirito: “è affabile, ameno, istrutto, faceto e arguto al bisogno“.
Il brio garbato che contraddistingue anche il carattere di Chef Boschi, incline alla giocosità e all’allegria, è ancora una volta allora una casualità che appassiona e intriga…
Così come appassiona l’ultimo nato dei nuovi piatti, un sandwich di pescato, diverse consistenze di limoni (zeste di limoni, mayo al limone, limoni canditi), gazpacho di pomodoro piccante, polvere di olive.“Dolce, sapido, acido, piccante: ci sono tutte le sensazioni di un’emozione” racconta Domenico.
E chissà che non si sia ispirato all’Elisir d’amore, proprio una delle opere più note e romantiche di Donizetti.
DOVE
Facendosi largo in una Roma un po’ souk, dai toni pop, laddove via delle Muratte si restringe c’è un edificio che incuriosisce ed entrando colpisce con un bell’effetto scenografico e un’aria eccentrica nel decor che sorprende. Per alcuni versi uno spazio a “tinte forti”. Uno spazio stiloso ma decisamente “unconventional”. Come stare dentro una scena teatrale con leggero disincanto.
Il ristorante Don Pasquale dell’Hotel Maalot il teatro infatti, anzi l’opera, ce l’ha nel dna. Non a caso il nome è quello del titolo dell’opera buffa dal tono giocoso e con tanti riferimenti alla Commedia dell’Arte, il capolavoro che Donizetti compose nel 1842.
Difficile oggi immaginare via delle Muratte nel rione Trevi così silenziosa da far innamorare un musicista, e fargliela scegliere come casa, eppure al civico 78 Gaetano Donizetti non solo ha abitato (dal 1828 al 1837) ma si è fermato per nove anni, i più prolifici della sua produzione, come ricorda la targa sulla parete esterna. Allora sì che forse l’unico suono oltre a quello delle carrozze, era Musica sull’Acqua e arrivava da quella gigantesca macchina teatrale della fontana.
E tante suggestioni musicali sono dentro il Don Pasquale. A cominciare dal motivo ispiratore dello Chef ad apertura di menu: l’armonia di un piatto sta nella sua musicalità, fatta di note forti e soavi che toccano le corde del gusto e del cuore.
Don Pasquale – Restaurant & Bar – Maalot Roma
Via delle Muratte 78 – tel. 06/878087
www.hotelmaalot.com – IG hotelmaalot – https://www.facebook.com/maalothotel/