Doppio appuntamento a Teatri di Vita con
“Sbam – Sbattimenti del millennio”
di e con Nicolò Collivignarelli
e “Heroides” da Ovidio con la regia di Elena Bucci
A Teatri di Vita, Bologna, 2-3 e 5-6 dicembre
Doppio appuntamento a Teatri di Vita nella prima settimana di dicembre. Si inizia con il monologo di Nicolò Collivignarelli dedicato agli “sbattimenti del millennio” dei giovani d’oggi: “Sbam”, flusso di coscienza ironico e divertente, dolce e toccante, alla ricerca della poesia in una realtà pragmatica in continua trasformazione è in programma nella Sala Studio di Teatri di Vita (via del Pratello 90/a, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it): lunedì 2 e martedì 3 dicembre, ore 21.
Si prosegue poi con un emozionante spettacolo corale di voci e corpi femminili, che rievocano storie famose e personaggi meno noti dei poemi di Ovidio: ‘eroine’ ironiche e tragiche allo stesso tempo, come è la vita. Un’opera in musica, eseguita dal vivo, con la regia di Elena Bucci in una coproduzione tra Koreja e Le Belle Bandiere: “Heroides” è in programma a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it): giovedì 5 e venerdì 6 dicembre, ore 21.
“Sbam – Sbattimenti del millennio” e “Heroides” sono presentati nell’ambito della stagione “Cromosomi teatrali” di Teatri di Vita, realizzata con il contributo del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura.
SBAM: Una storia riflessiva sulla condizione di vita dei “vecchi” giovani di oggi. Un dialogo col pubblico, un flusso di coscienza in cui l’attore si mette a nudo raccontando la sua visione del mondo. Uno spettacolo ironico e divertente, un racconto dolce e toccante, un viaggio che porta a chiedersi: A cosa serve la poesia in un mondo come questo? Un poeta è solo, solo come tutti. Triste come tutti. Felice. Felice come tutti. Ma la verità è che il mondo sta cambiando, e se il futuro non è più quello di una volta, essere “giovani” è sempre un problema.
Nicolò Collivignarelli è diplomato all’Accademia di Teatro Alessandra Galante Garrone. Ha partecipato al film L’Intrepido di Gianni Amelio con Antonio Albanese. È vincitore del Bando Radar per giovani realtà teatrali promosso da ERT con lo spettacolo Le Notti di Emilia (2021). Fa parte del collettivo artistico Il Casale (dove l’Arte Trova Rifugio). Ha preso parte a due spettacoli di Teatri di Vita diretti da Andrea Adriatico: XYZ Dialoghi leggeri tra inutili generazioni e Le amarezze.
HEROIDES: Fedra, Arianna, Medea… nomi di donna che provengono dall’epoca del mito dove sembrano guardarci da lontano, e che piombano invece, in questo spettacolo, nel nostro presente. Un vero coro di voci e corpi femminili, che rievoca storie famose e personaggi meno noti, come Fillide e la sua poetica metamorfosi in mandorlo, Enone primissimo amore di Paride, e Canace l’incestuosa. Uno spettacolo che parte dalle parole liriche di Ovidio, filtrate dalle attrici in scena, dirette da Elena Bucci, che così spiega: “Ovidio immagina le eroine del mito intente a scrivere una lettera ai loro uomini, narrando di amore, abbandoni, tradimenti. Per la prima volta nella storia della letteratura siamo di fronte ad un romanzo epistolare dove le donne indirizzano il loro messaggio al silenzio e all’assenza dell’altro. La voce del poeta si intreccia alla loro per raccontare l’intero mito, ma anche per rivolgere una luce speciale e spesso ironica sul destino delle donne, sulle loro ingiuste sofferenze, sulle loro qualità spesso ignorate, disilluse, sprecate”. E così, le eroine ovidiane che prendono forma sulla scena sono ironiche e tragiche allo stesso tempo, proprio come è la vita, sono le nutrici, le corifee, le amiche, le sorelle, le madri, le nonne, le zie e commentano, partecipano, cadono in contraddizione, giudicano, si ricredono, si commuovono, cambiano. Un’opera in musica, eseguita dal vivo, che ritrova canti antichi che risvegliano la sensazione del legame con la terra dove si nasce per allargare, poi, lo sguardo al mondo intero.
Elena Bucci è attrice, autrice, regista. Si forma nella compagnia di Leo de Berardinis dove resta quattordici anni, fonda e guida con Marco Sgrosso la compagnia Le belle bandiere. Dirige e interpreta testi classici e contemporanei, scrive drammaturgie originali spesso in musica, crea progetti e spettacoli dove dialogano artisti di diverse discipline e vengono restituiti al pubblico spazi della memoria, luoghi d’arte e teatri. Fra i numerosi riconoscimenti: Premio Ubu per le interpretazioni di sue drammaturgie e regie, Premio Ubu per il lavoro con Claudio Morganti, Premio Duse, Premio Hystrio – ANCT Associazione Nazionale Critici Teatrali, Premio Hystrio Altre Muse, Premio Eti Gli Olimpici del Teatro ora Le Maschere del Teatro, Premio Viviani, Premio Scenari Pagani, Premio ERF alla carriera.
Teatri di Vita
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