Il 16 novembre, ore 19 e ore 20 presso il Pellegrinaio del Complesso museale Santa Maria della Scala, Siena
Eros, danze d’amore
a cura di Daniele Cipriani, evento in programma il 16 novembre (due rappresentazioni: ore 19 e ore 20), è inserito in XENOS, Festival di performance, danza, musica, pittura, fotografia, realtà virtuale che si terrà negli spazi del Complesso museale Santa Maria della Scala, Siena, nei giorni di giovedì 14, venerdì 15, sabato 16 novembre 2024, con la direzione artistica di Anna Lea Antolini, da un’idea di Cristiano Leone.
Lo spettacolo di Cipriani esplora teatralmente le mille sfaccettature dell’amore, tramite le arti sorelle – per rimanere nel linguaggio della mitologia greca – delle Muse Tersicore (danza), Euterpe (musica) ed Erato (poesia amorosa). Ne è protagonista un cast molto originale: Sergio Bernal (Sergio Bernal Dance Company), Damiano Ottavio Bigi (Tanztheater Wuppertal Pina Bauch/Dimitris Papaioannou) e Daniele Sibilli (danzatore dei tour di Madonna). Con loro, i musicisti Silvia Chiesa (violoncello) e Yevgeni Galanov (pianoforte). I costumi sono firmati dal celebre stilista dell’alta moda, Roberto Capucci. Fanno da preziosa cornice a Eros, danze d’amore gli affreschi quattrocenteschi del Pellegrinaio del Complesso museale Santa Maria della Scala, luogo simbolo di amore e carità..
Eros. Chi era costui? Per i Greci, una divinità personificante l’amore umano. Secondo i Misteri Orfici era un dio delle origini, figlio della Notte (Nyx), nato da un uovo e con scintillanti ali dorate (Aristofane). I miti successivi ci danno Eros come figlio di Afrodite e Ares.
Apuleio ne farà il co-protagonista della più grande storia di amore di tutti i tempi, con la giovane Psiche, che ne diventa sposa, a patto di incontrarlo solo nell’oscurità della notte. Quando, vinta dalla curiosità, lei cercherà di vedere il dio, questi volerà via. Poiché Eros è desiderio, è la forza vitale che tiene uniti elementi diversi nella psiche umana dove lui risiede, circondato da mistero però: se lo si scopre completamente, smette di esistere.
Magnetico e felino, Sergio Bernal, dotato dalla dea dell’amore e della bellezza Afrodite di un corpo dalle proporzioni perfette, ne è la rappresentazione assoluta. Ѐ un artista dalla duplice anima, quella di bailaor di un rovente flamenco, ma anche di bailarin di un balletto classico dalle purissime linee. Infatti, alla fisicità del Boléro (coreografato da lui medesimo e con indosso un costume disegnato da Roberto Capucci), farà da contrasto l’impalpabilità del Cigno (mus. Saint Saëns, cor. Ricardo Cue).
Possiamo attenderci coreografie e performance particolari – vista la cifra molto personale di ognuno di loro – da Damiano Ottavio Bigi e Daniele Sibilli, anch’essi vestiti da Capucci. Bigi, con indosso un costume arcobaleno, suggerisce le molteplici sfumature dell’eros e i suoi turbamenti, temperati però dalla note minimaliste di Arvo Pärt (Spiegel im Spiegel). In Sibilli, invece, vedremo una creatura fantasmagorico dalle tre teste: allude al mistero dell’eros che maggiormente accende il desiderio quando è trattenuto, come qui la danza dalla matematica logicità della note di Bach.
Oltre ad accompagnare le danze dello spettacolo (tutte le musiche sono dal vivo), i due musicisti, Silvia Chiesa e Yevgeni Galanov, interpreteranno diverse pagine, tra virtuosismo e celestiale rarefazione.
Sempre presente in scena, inaspettatamente, un “Amorino” molto speciale: Giorgio Marelli (anni 9). Come i briosi Cupidi nei dipinti dei grandi maestri, il piccolo attore dà voce a un afflato spontaneo e ingenuo, la meraviglia nello scoprire i misteri del mondo e la natura che lo circondano, l’amore limpido che solo gli occhi e il sorriso di un bambino sono in grado di irradiare. Il nostro “puttino senza ali” reciterà alcuni versi, sgorgati dalla penna delicata della poetessa per bambini Lina Schwarz (c’è anche una poesia di Bruno Tognolini), che esprimono il gioioso sentimento, presente ancora nei piccolissimi come reminiscenza di quella innocenza perduta che dovrà essere riconquistata dall’umanità del futuro. Reminiscenza che Eros, danze d’amore ci aiuterà a richiamare.
Eros, danze d’amore si inserisce nel filone di spettacoli ed eventi multidisciplinari che da molti anni il Direttore Artistico Daniele Cipriani crea per importanti musei. Si ricordano qui alcuni spettacoli site-specific a Roma: La danza omaggia Bernini alla Galleria Borghese; Carolyn Carlson – Bill Viola a Palazzo Bonaparte; L’Uomo che Danza – con i costumi di Roberto Capucci a Castel Sant’Angelo; Migranti tra memorie e attualità – danza e parole all’Ara Pacis. Dice Daniele Cipriani: « Realizzo un mio sogno quando creo eventi in cui varie arti “danzano” insieme in luoghi meravigliosi che custodiscono grandi opere del passato. Porto avanti l’idea che la loro danza possa accendere il desiderio per una bellezza più alta: quella di una società, di un mondo, in cui Bellezza diventi realmente sinonimo di Libertà e Amore. »