Il 18 dicembre ore 20.30 il recital con un programma di liriche e Mélodies, il 19, 20 e 21 dicembre Dudamel per il classico di Čajkovskij in forma di concerto
Anna Caterina Antonacci
in recital e Gustavo Dudamel per Lo Schiaccianoci di Čajkovskij all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Mercoledì 18 dicembre alle ore 20.30 (Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli) torna ospite della Stagione di Santa Cecilia, dove ha debuttato nel 1991, Anna Caterina Antonacci, tra le cantanti più affascinanti della scena musicale che fin dal suo esordio, pur scegliendo sempre i sentieri meno battuti, ha brillato per la sua statura di interprete, per la presenza scenica e il senso drammatico, doti che le hanno permesso di conquistare le maggiori platee del mondo tanto nel repertorio cameristico quanto in quello lirico – e nel 2022, grazie al suo fortunato debutto come attrice nel film Il signore delle formiche del regista Gianni Amelio, anche il mondo del cinema.
Accompagnata al pianoforte dallo statunitense Donald Sulzen, membro del Münchner Klaviertrio e apprezzato pianista accompagnatore, la cantante ferrarese eseguirà una selezione di mèlodies di Ravel, Poulenc, Hahn e le liriche del ciclo Deità silvane di Respighi. Apriranno la serata le cinque Mélodies populaires grecques di Ravel composte ai primi del Novecento su temi di motivi popolari greci provenienti da Costantinopoli e dall’isola di Chio. Seguirà Le travail du peintre di Poulenc che nel 1956 mise in musica sette poesie di Éluard, ciascuna un ritratto dedicato a un celebre pittore (Picasso, Klee, Chagall…). Quindi seguiranno Venetia di Reynaldo Hahn che il compositore scrisse nel 1900 in occasione di una sua visita a Marcel Proust, le Etudes latines, nuovamente di Hahn, e Deità silvane di Ottorino Respighi. Quest’ultimo fu scritto nel 1917 (nel 1925 Respighi ne realizzò anche una versione per soprano e orchestra da camera) ed eseguito per la prima volta il 22 febbraio 1918 a Roma, nella Sala dell’Accademia di Santa Cecilia di via dei Greci. Le cinque poesie che costituiscono questo ciclo sono di Antonio Rubini.
Chiude il programma il monologo di Poulenc del 1961, su un testo di Jean Cocteau, La Dame de Montecarlo, un impietoso e ironico ritratto di una donna di mezza età dedita al gioco d’azzardo, di cui l’autore scrisse: “Questo monologo mi ha deliziato perché mi ha riportato alla mente gli anni 1923-‘25 quando vivevo, insieme ad Auric, a Monte Carlo, […]. Ho visto abbastanza spesso da vicino quei vecchi relitti di donne, signore dalle dita leggere dei tavoli da gioco. In tutta onestà, devo ammettere che Auric e io ci siamo imbattuti in loro anche al banco dei pegni, dove la nostra imprudente giovinezza ci ha condotto una volta o due”.
Un ospite attesissimo torna a Santa Cecilia per l’ultimo concerto dell’anno: Gustavo Dudamel – tra le più interessanti e influenti bacchette della scena internazionale – sale sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che per prima l’ha ospitato in Italia nel 2005, per dirigere Lo Schiaccianoci di Čajkovskij.
Per la prima volta a Santa Cecilia, sarà eseguito l’integrale del balletto in forma di concerto giovedì 19 dicembre alle ore 19.30 presso la Sala Santa Cecilia (Auditorium Parco della Musica), e sarà poi replicato venerdì 20 dicembre alle ore 20.30 e sabato 21 dicembre alle ore 18.
Gustavo Dudamel, attualmente Direttore Musicale e Artistico della Los Angeles Philharmonic e Direttore Musicale della Simón Bolívar Symphony Orchestra, si confronta con un classico natalizio, presentando al pubblico dell’Accademia di Santa Cecilia un repertorio che ha già avuto modo di dirigere in passato in più occasioni, incidendone anche una versione per la Deutsche Grammophon insieme alla Los Angeles Philharmonic.
La dimensione onirica e fiabesca, unita all’ambientazione natalizia in cui si sviluppa la narrazione, ha favorito negli anni un progressivo accostamento tra il balletto di Čajkovskij e il periodo di Natale – un connubio divenuto, ad oggi, particolarmente saldo nel nostro immaginario collettivo.
Composto tra il 1891 e il 1892, la fonte principale che ha ispirato il balletto non è tanto il noto racconto Schiaccianoci e il re dei topi di E. T. A. Hoffmann – una fiaba solo in apparenza destinata all’infanzia – bensì la riscrittura ben più edulcorata di Alexandre Dumas padre. In tempi più moderni Lo Schiaccianoci è andato incontro anche a molti adattamenti per il grande e piccolo schermo, che ne hanno consolidato la fama. Sono, infatti, numerose le colonne sonore cinematografiche (così come gli spot pubblicitari) che si avvalgono dell’uso delle musiche di Čajkovskij, spesso proprio al fine di rappresentare un’atmosfera natalizia. Questi adattamenti hanno favorito la diffusione di singoli numeri musicali che, estrapolati dal loro contesto, sono divenuti famosi in maniera autonoma rispetto al balletto: è, ad esempio, il caso della Danza della Fata Confetto, la cui memorabile melodia prevede l’uso della celesta, uno strumento che, all’epoca, non era ancora mai stato suonato in un’orchestra sinfonica. A tal proposito, si racconta che quando Čajkovskij vide una celesta, per timore che altri autori potessero rubargli il primato e usare lo strumento in un loro componimento, se la fece spedire da Parigi con gran segretezza.
Un altro esempio molto noto dell’uso cinematografico di Čajkovskij è Fantasia, film della Disney in cui sono proposti alcuni numeri musicali dello Schiaccianoci, in abbinamento a coreografie graficamente illustrate. Grazie a questo film del 1940, la storia di Clara e del suo viaggio nel regno incantato ha recuperato la sua dimensione fanciullesca, portando le musiche di Čajkovskij alle orecchie di nuove generazioni. www.santacecilia.it
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Spirito Classico – venerdì 20 dicembre
Spazio Risonanze, ore 19
Introduzioni all’ascolto con aperitivo
Spirito Classico è una serie di otto appuntamenti con giornalisti e musicologi per approfondire i brani del programma eseguito dall’Orchestra e dal Coro dell’Accademia. Un appuntamento imperdibile per avvicinarsi alla musica con un gusto nuovo e per scoprire la storia e il contesto in cui i grandi capolavori hanno visto la luce. Le conferenze si svolgono in Spazio Risonanze e sono precedute da un aperitivo.
Venerdì 20 dicembre alle ore 19 (Auditorium Parco della Musica, Spazio Risonanze) sarà Carla Moreni a introdurre al concerto diretto da Gustavo Dudamel.
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Biglietti Intero € 15; ridotto (under 35) € 13
https://santacecilia.it/wp-content/uploads/2024/06/spirito-ic.pngVenerdì 20 dicembre ore 19
Spirito Classico: Introduzione all’ascolto con aperitivo – INFO