Lo spettacolo con Linda Di Pietro e Fabiana Gargia
La scena è una sorta di discarica: tanta roba abbandonata, resti di mobili, buste di vestiti, bidoni della spazzatura. Al centro una sedia malconcia, dal soffitto scende fino a terra una lunga tenda celeste. Sulla sedia è adagiata una donna: è vestita di stracci, ma sembra una regina. E così si presenta: Celeste Chiara Clementina Regina della Torre del Papa Tufo Ranzani, ma i più intimi la chiamano “Camilla”. Suo marito è un re, anche se inutile e “broccolo”, mentre la principessina Amparo è a fare tiro con l’arco.
Entra poi una ragazza, che sembra essersi persa. La giovane è “Belisa”, che dà anche il nome allo spettacolo di circo-teatro, andato in scena domenica 1° dicembre al Teatro Furio Camillo di Roma (in via Camilla 44) all’interno della rassegna “Le domeniche dei bambini”. Uno spettacolo divertente, allegro, ma nello stesso tempo denso e poetico, sorretto dal bellissimo testo di Gianluca Riggi: la storia dolcissima dell’amicizia tra due donne, una un po’ matta (ma che, in verità, matta non è), una curiosa e pronta a mettersi in gioco (anche con acrobazie aeree).
A interpretare Camilla è Linda Di Pietro. Attrice romana di straordinaria versatilità (capace di passare dai toni drammatici alla clownerie), anche regista e insegnante di teatro, dà al personaggio di questa “regina degli stracci” una morbida profondità, un’eclettica stramberia, restando perfettamente in equilibrio tra eccentricità e intimità. Il personaggio di Belisa è affidato a Fabiana Gargia: giovane attrice tarantina, si fa ammirare per la sua freschezza e la sua spontaneità, nonché per la sua maestria nei movimenti e nell’acrobatica. Da segnalare, inoltre, la regia di Roberta Castelluzzo e le musiche di Marcello Allulli.
Lo spettacolo scorre via in modo estremamente piacevole. Si racconta la storia d’amore tra i lupi e la luna, si narra la storia del “cielo stellato” (con un chiaro riferimento a Vincent Van Gogh), si gioca con gli oggetti e li si trasforma (un grosso pneumatico, ad esempio, diviene una culla su cui sdraiarsi). Ma la giornata è ormai trascorsa e viene la notte. Per addormentarsi, allora, Camilla inizia a raccontare di “una donna snella che un giorno incontrò una regina, una regina fantastica che trasformava i rifiuti in sogni e i sogni in stelle”. Lo spettacolo si chiude qui, tra gli applausi sinceri e commossi di adulti e bambini.
Marco Togna