Dopo il grande successo di La rondine di Giacomo Puccini che ha inaugurato la stagione d’opera, balletto e concerti 2017/2018 del Maggio Musicale Fiorentino, il sipario si alza sabato 18 novembre alle ore 20 sul secondo titolo in cartellone, La sonnambula di Vincenzo Bellini. Dopo la prima, sono previste tre repliche: il 22, il 26 (alle 15.30) e il 29 novembre. Regia di Bepi Morassi; sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio, il maestro Sebastiano Rolli. Il Coro è diretto da Lorenzo Fratini. L’allestimento è del Teatro La Fenice di Venezia.
Composta in circa due mesi e andata in scena per la prima volta il 6 marzo 1831 al Teatro Carcano di Milano, La sonnambula ottenne immediatamente uno strepitoso successo che divenne in brevissimo tempo di clamore internazionale e celebrò il trionfo di Giuditta Pasta per la quale Bellini compose lo stesso anno anche Norma che sarebbe andata in scena al Teatro alla Scala il 26 dicembre.
La regia di Bepi Morassi – concepita per La Fenice di Venezia nel 2012 – ambienta La sonnambula in una stazione sciistica svizzera degli anni ’30 del Novecento ed è costruita con sapore cinematografico come se fosse una “sophisticated comedy” alla Lubitsch; l’impianto scenico di Massimo Checchetto porta sul palco un gran torpedone rosso da cui escono i turisti che si uniscono alla gente del posto e una funivia per gli sciatori. La scena di Amina che vaga sonnambula su uno strapiombo roccioso è di grande effetto, così come la trasposizione scenica, grazie anche agli enormi fondali fotografici in alta definizione di panorami molto suggestivi, rende reale il mondo montanaro creato dal libretto di Felice Romani; eleganti i costumi di Carlos Tieppo; le luci sono di Vilmo Furian.
“Ho sempre trovato curioso in La Sonnambula, – dice il regista Bepi Morassi – al di là della scoperta del fenomeno psichico del sonnambulismo che nell’800 era ancora tutto da approfondire, l’inserimento di questo stesso fenomeno nel meccanismo teatrale, a creare una specie di ponte tra psiche e teatro. In questa Sonnambula ho cercato di lavorare sul rapporto conoscenza-ignoranza. Ho spostato dunque l’ambientazione in avanti, negli anni trenta del Novecento, periodo di grandi scoperte tecnologiche, dove la conoscenza che il popolo aveva di questi cambiamenti e “novità” come gli aerei con le eliche e la radio, era probabilmente simile al rapporto di “stupore” che esisteva in precedenza rispetto gli studi scientifici sul sonnambulismo.”
Sarà un fine settimana intenso quello in arrivo al Maggio: domenica 19, dopo la prima di Sonnambula, torna – come primo titolo di repertorio – alle ore 19, La traviata nell’allestimento firmato da Alfredo Corno molto applaudito nella stagione estiva del Maggio nel Cortile dell’Ammannati di Palazzo Pitti; sul podio John Axelrod che sarà sostituito nelle ultime due recite proprio da Sebastiano Rolli impegnato sul titolo belliniano. E sempre il 18 debutta alle 15,30, nel ridotto della galleria, Il giuocatore di Cherubini la cui prima replica è in cartellone domenica 19 alle 15.30. Prima di Sonnambula e di Traviata sono confermate le guide all’ascolto che si terranno nel foyer di galleria 45 minuti rima dell’inizio degli spettacoli.
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Sebastiano Rolli
Si forma in musica da camera e composizione nei Conservatori di Parma e Milano e inizia giovanissimo la carriera musicale collaborando con orchestre quali: Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Parma, Orchestra Stabile dell’Emilia Romagna Arturo Toscanini, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra Gianandrea Gavazzeni di Brescia, Orchestra Gioachino Rossini di Pesaro. Con un vastissimo repertorio che spazia da Bach a Wagner, fino ad arrivare a Ravel, Britten e Sibelius, recentemente ha diretto Torquato Tasso a Bergamo; un recital alla Concert Hall di Dublino con Juan Diego Flórez e la RTÉ National Symphony Orchestra; I puritani a Bratislava; Anna Bolena e Norma a Tenerife; il Requiem di Fauré, Die lustige Witwe e i Quattro pezzi sacri di Verdi a Cagliari; Suor Angelica e Gianni Schicchi a Tirana; La Cenerentola e Pierino e il lupo a Verona; La sonnambula e La straniera a Catania; Lucia di Lammermoor a Parma e Savona; una tournée con Juan Diego Flórez in Messico e Perù; La traviata a Busseto e a Firenze a Palazzo Pitti per la Stagione Estiva del Teatro del Maggio, dove nel 2016 aveva diretto Rosmonda d’Inghilterra di Donizetti.
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Bepi Morassi
Veneziano, allievo di Giovanni Poli, debutta nel 1979 come regista di prosa e nel 1984 di lirica. Particolarmente interessato al teatro del Sei-Settecento, debutta come regista d’opera con Il caffè di campagna di Galuppi, Prima la musica, poi le parole di Salieri e Der Schauspieldirektor di Mozart, cui fanno seguito, tra gli altri, gli allestimenti della prima assoluta di Lego di Nicola Campogrande, Die lustige Witwe di Lehár e, al São Carlos di Lisbona, Lady, Be Good! di Gershwin. Tra gli impegni recenti si ricordano la regia dell’inedito donizettiano Pietro il Grande al Festival della Valle d’Itria e per il Teatro La Fenice, per il quale è Direttore della produzione, quelle del Barbiere di Siviglia e di Gina (2017), del Signor Bruschino (2016), dell’ Elisir d’amore (a cui lavora anche tra il 2010 e il 2015), del dittico Agenzia matrimoniale di Roberto Hazon e Il segreto di Susanna di Wolf-Ferrari, dell’ Inganno felice, della Sonnambula, della Scala di seta, riproposta anche al Comunale di Sassari.
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LA SONNAMBULA
Melodramma in due atti di Felice Romani
Musica di Vincenzo Bellini
Edizione: Edwin F. Kalmus & Co., Inc., Boca Raton, Florida
Allestimento del Teatro La Fenice di Venezia
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Direttore e concertatore Sebastiano Rolli
Regia Bepi Morassi
Scene Massimo Checchetto
Costumi Carlos Tieppo
Luci Vilmo Furian
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Il Conte Rodolfo Nicola Ulivieri
Teresa Giada Frasconi
Amina Laura Giordano
Elvino Shalva Mukeria
Lisa Giulia Bolcato
Alessio Min Kim
Un notaro Carlo Messeri
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Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Maestro del Coro Lorenzo Fratini
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REPLICHE: Sabato 18 novembre, ore 20; Mercoledì 22 novembre, ore 20; Domenica 26 novembre, ore 15:30; Mercoledì 29 novembre, ore 20