Prometeo – Oltre il fuoco è lo spettacolo di danza che rappresenta maggiormente l’intento della Casa Teatro Ragazzi di Torino di aprirsi a un pubblico più vasto e maturo. Partendo dal lavoro di Raphael Bianco, già ideatore e coreografia dell’Orlando e del Faust, la rappresentazione si pone a conclusione di una Trilogia della Civiltà presentando quattro variazioni sul tema del mito prometeico, coreografate da Patricia Apergi, Marco Chenevier e Salvatore Romania.
La Compagnia EgriBiancoDanza, diretta da Susanna Egri, dà corpo alle creazioni coreografiche delle quattro riletture del mito classico; comune approccio, dichiara Egri, è l’intento di restituire «piena autonomia di forma e contenuto». L’affermazione potrebbe risultare paradossale agli occhi dei più smaliziati: quale contenuto può svincolarsi totalmente dalla sua forma?
I quattro lavori coreografici rispondono alla domanda ricorrendo a espedienti diversi: Prometheus and the Rebels of Today di Apergi porta in scena una composizione cupa, post-apocalittica, in cui il protagonista viene interpretato da tre danzatori su sette: Prometeo non è più un personaggio mitologico, diventa la mutua condizione umana di un gruppo di interpreti. Il fuoco a cui ambisce è la parola, quella facoltà d’espressione continuamente negata cui tuttavia il corpo, da solo, riesce a sopperire con chiara eloquenza.
Viceversa, in Steel Orchid – Il fuoco liberato, Bianco delinea i personaggi in maniera netta, assecondando un gusto marcatamente classico. La narrazione non risulta comunque didascalica, facendosi subliminale, archetipica: la negazione della parola racconta il mito di Prometeo nella contrapposizione di due figure antitetiche, il bene e il male, cromaticamente opposte.
Le labbra di Prometeo, studiato per la scena da Chenevier, affronta la sfida della liberazione di un contenuto dalla forma attraverso una lenta composizione visiva: le pose statuarie dei danzatori compongono nuovi gruppi scenici per lasciarsi immortalare dagli occhi della platea, alimentando e rinnovando l’attesa di un evento scatenante preannunciato dallo sfondo sonoro che incalza e smentisce la fissità dei movimenti. L’uniformità dei corpi nudi suggerisce che i danzatori facciano parte di un organismo unico, infine liberatosi dalla placenta uterina per abbracciare il fuoco della vita.
L’ultimo atto è dominato dal suono, contrapponendosi agli episodi precedenti che vi hanno preferito la supremazia dell’immagine. In Prometeo di Romania il movimento è quanto rimane di un contenuto che ormai converge totalmente con la forma. Di Prometeo e dell’anelato fuoco resta soltanto più la metafora, nell’affermazione di quel linguaggio non verbale che un Prometeo svezzato dalla contemporaneità può infine accettare in sostituzione alla parola.
Il percorso tracciato dai quattro coreografi riesce a comunicare il mito prometeico liberandolo dalla verbosità, per consacrare il significato delle ambizioni di libertà e indipendenza a un contenuto privo di forma. Susanna Egri definisce la realizzazione della piena autonomia di forma e contenuto come «un bel challenge per il pubblico» a ragion veduta: indubbiamente, sottesa in questa challenge c’è la sfida di una comunicazione recondita che faccia a meno della parola, contornando il fuoco di una sua forma, che i quattro coreografi hanno saputo affrontare con successo.
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Prometeo – Oltre il fuoco
Compagnia EgriBiancoDanza, diretta da Susanna Egri
Danzatori Elisa Bertoli, Simona Bogino, Maela Boltri, Lua Carreira, Vincenzo Criniti, Vanessa Franke, Cristian Magurano, Alessandro Romano, Luca Scaduto
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Prometheus and the Rebels of Today
Coreografia di Patricia Apergi
Assistente alla coreografia Eva Georgitsopoulou
Maitre de ballet Vincenzo Galano
Musiche Gravitysays_i
Luci di Enzo Galia
Costumi Born in Berlin
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Steel Orchid – il fuoco liberato
Coreografia di Raphael Bianco
Assistente alla coreografia Elena Rolla
Maitre de ballet Vincenzo Galano
Musiche di György Kurtág
Luci di Enzo Galia
Costumi di Melissa Boltri
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Le labbra di Prometeo
Coregrafia di Marco Chenevier
Maitre de ballet Vincenzo Galano
Musiche Godspeed You Black Emperor!
Luci di Andrea Sancio Sangiorgi
Costumi Born in Berlin
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Prometeo
Coreografia di Salvatore Romania
Assistente alla coreografia Laura Odierna
Maitre de ballet Vincenzo Galano
Musiche Trigg & Gustet
Luci di Enzo Galia
Costumi Born in Berlin