Prosegue l’VIII edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico dopo l’inaugurazione dello scorso 8 marzo con due classici della coreografia italiana di oggi con la Carmen di Amedeo Amodio e Mediterranea di Mauro Bigonzetti.
Dal 13 al 15 aprile (venerdì 13 e sabato 14 ore 21; domenica 15 ore 18) il palcoscenico del teatro capitolino ospita in prima italiana Tierra y Alma, la nuova produzione del ballerino e coreografo di Saragozza Miguel Ángel Berna e della sua compagnia, fra le maggiori di Spagna: un omaggio a Luis Buñuel, attraverso un itinerario simbolico in cui si alternano visioni, pensieri e preoccupazioni che hanno segnato il lavoro del grande cineasta e sceneggiatore aragonese, anche lui come Berna di Saragozza, fra i più celebri esponenti del cinema surrealista del secolo scorso, rivivendo emozioni, istinti e desideri che hanno popolato il suo mondo onirico.
Principale danzatore spagnolo della jota aragonese, ballo tradizionale che ha successivamente integrato con il balletto classico, la danza contemporanea e il flamenco, creando un suo stile personalissimo, Miguel Ángel Berna costruisce un viaggio musicale – impreziosito dalla presenza di alcuni musicisti della storica Cofradía Tambores de Albalate del Arzobispo –, coreografico e visivo in cui la terra, la morte, il simbolo, la carne e il desiderio tracciano un percorso frammentario che appartiene solo alla profondità dell’inconscio e del mondo onirico. Un omaggio al ricordo di questa terra aragonese che non ha mai smesso di battere nel cuore di Buñuel: il ritmo del tamburo, il suono delle campane, testimoni dei legami indissolubili che lo legavano alla sua identità e alla sua memoria.
Completano la serata gli elementi più spettacolari e significativi della compagnia di Berna. Il suono scrosciante delle nacchere, l’incalzare dei ritmi, il fluttuare delle gonne colorate, la potenza espressiva del corpo di ballo, trascinano il pubblico in un vortice sulla scia della migliore danza spagnola, con intensità e raffinatissima spettacolarità, frutto anche di una sapiente contaminazione multiculturale, riesce ad esprimere la sua più profonda alma spagnola.
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info Teatro Olimpico, tel. 06 32659927, email ufficiopromozione@teatroolimpico.it / Filarmonica Romana, tel. 06 3201752, email promozione@filarmonicaromana.org
www.teatroolimpico.it – www.filarmonicaromana.org
biglietti da 27 a 15 euro, junior 4-14 anni 12 € (più diritto di prevendita)
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TEATRO OLIMPICO
venerdì 13, sabato 14 aprile ore 21
domenica 15 aprile ore 18
coreografia Miguel Ángel Berna
direzione artistica Miguel Ángel Berna, Manuela Adamo
musica Alberto Artigas, Joaquín Pardilla, Ernesto Sarasa, Francesco Loccisano
costumi Carmen Beloso
proiezioni video Ernesto Sarasa
disegni e realizzazione di oggetti Lina Monaco
direzione tecnica Sergio Claveras
disegno luci Josema Hernández de la Torre
scenografia per proiezioni Juan Pedro Gaspar
Compañía Miguel Ángel Berna
Miguel Angel Berna, Manuela Adamo, Estibaliz Barroso, Yasmina Sanchez, Pablo Perez, Kenji Matsuyama Ribeiro, Monica Gomez, Marta Otazu, Marina Bueno (allieva del Conservatorio Profesional de Zaragoza)
attrice Alessia Di Francescantonio
in collaborazione con Cofradía Tambores de Albalate del Arzobispo
prima rappresentazione italiana
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Miguel Ángel Berna Ballerino e coreografo spagnolo nato a Saragozza, ha mosso i primi passi nella danza come ballerino della jota aragonese, ballo tradizionale che ha successivamente integrato con l’apprendimento del balletto classico, della danza contemporanea e del flamenco. Fondatore nel 1990 della Compagnia che porta il suo nome, creatore di spettacoli in cui dimostra di saper contaminare con passionalità ritmi, melodie e temi di diverse culture, tra le sue opere più importanti vanno citate Madrid en danza (1999), Rasmia (1999), Percusión percusión (2000), Solombra (2001), Tierra de dragón (2003), Mudéjar (2004), Encuentros (2005), Amares (2007), Goya (2008), Flamenco se escribe con Jota (2009), La pasión (2010), Berna se escribe con Jota (2010), Bailando mi tierra… Mudéjar (2012), Mediterraneo (2013), La Jota e la Taranta (2014) e Cardía (2016). Nel 2016 si è occupato di tutta la coreografia dell ultimo film di Carlos Saura La Jota partecipando anche come ballerino solista.
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Manuela Adamo Nata a Roma da una famiglia di origine campana, studia danza classica con Stefania Minardo e Luciana Proietti, prime ballerine del Teatro dell’Opera di Roma e successivamente prosegue i suoi studi presso la I.A.L.S di Roma in danza moderna e jazz. Nel 1998 si trasferisce in Spagna e comincia la sua carriera professionale accanto a Miguel Ángel Berna, massimo rappresentante della jota e della sua rielaborazione. Nella Compagnia di Berna si occupa della produzione di tutti i suoi spettacoli, nei quali ha anche il ruolo di ballerina. Si occupa da anni della rielaborazione delle danze tradizionali del sud Italia; nell’ambito del tarantismo spagnolo e italiano si dedica allo studio dei vincoli coreutici esistenti fra la jota e la tarantella, soprattutto nella pizzica e nella tarantella del Gargano. Nel 2016 ha partecipato al film La Jota di Carlos Saura come ballerina in due brani accompagnata da Francesco Loccisano autore di tarantula e da Miguel Ángel Berna.