Diamo i numeri: 365, 96 e 17. Li abbiamo presi da Tripadvisor, il più grande portale al mondo di viaggi. Di cui bisogna fidarsi, soprattutto quando le recensioni di turisti e clienti sono davvero tante: nel nostro caso ben 365. Ebbene, il 96 per cento di chi ha visitato “Welcome to Rome” lo ha giudicato “eccellente”: un coro unanime, un successo assoluto. E il 17? È la posizione che occupa tra le 1.971 “cose da fare” a Roma, e prima ci sono soltanto basiliche, monumenti e piazze note in tutto il mondo. Insomma, Welcome to Rome è ormai diventata un’attrazione della città al pari del Colosseo, dei Fori, di San Pietro. Insomma, un consenso e una popolarità indiscussa, e possiamo dire anche totalmente meritata.
Basterebbe il nome di chi l’ha voluta e realizzata: Paco Lanciano. Fisico e divulgatore scientifico italiano, da più di vent’anni collaboratore di Piero Angela, ideatore di centinaia di mostre (memorabili sono i suoi “archeo-show” ai Fori romani nel 2014 e nel 2015) e di musei tutti all’insegna della multimedialità, dell’interazione, della conoscenza come apprendimento non solo intellettuale ma parimenti sensoriale: la conoscenza come esperienza. Lanciano in questo è stato un precursore, ed è tuttora il miglior esponente italiano nella capacità di comunicare la scienza, in questo caso l’archeologia e la storia, unendo con grande sapienza didattica, tecnologia e rappresentazione.
Welcome to Rome è uno straordinario spettacolo dedicato alla città e al suo millenario percorso attraverso i secoli. “È una cosa nuova” ha detto Lanciano in una recente intervista: “È il misto di un museo, un cinema, uno spazio interattivo, un luogo didattico e un luogo divertente ed emozionante”. In una ex sala cinematografica al centro di Roma (in corso Vittorio Emanuele II 203) si assiste a una proiezione (della durata di 27 minuti e disponibile in otto lingue) che ricostruisce la storia di Roma: una voce narrante racconta la nascita del territorio e la costruzione dell’Impero, il suo crollo e l’oscuro passaggio del medioevo, e poi la rinascita nel Cinquecento, il barocco, la presa di Porta Pia e giù fino alla capitale odierna.
Tutto questo avviene mentre si è totalmente immersi nel filmato, che appare gigantesco sul soffitto e sulle pareti laterali, mentre a terra un grandissimo plastico in gesso, riproducente una mappa della città, viene di volta in volta illuminato per rendere visibile la tumultuosa evoluzione storica. Un viaggio nel tempo in cui si è protagonisti, spettatori e assieme attori della multiproiezione, che si avvale di strumentazioni audio e video di altissimo livello. Ma il grande dispiego tecnologico non mette in ombra il carattere didattico dell’operazione, che resta anzitutto culturale, e che ha il potere di far avvicinare alla storia e all’archeologia ogni tipo di pubblico, mettendo una gran voglia di approfondire.
Welcome to Rome offre anche quattro exhibit interattivi, quattro plastici semoventi in cui viene raccontata brevemente la storia di altrettanti famosissimi monumenti (la Basilica di San Pietro, il Foro di Augusto, i Fori Imperiali e il Mausoleo di Adriano, quest’ultimo meglio conosciuto come Castel Sant’Angelo), con un utilizzo avveduto e spettacolare di ologrammi, effetti tridimensionali e realtà aumentata. Insomma, un’occasione davvero da non perdere, sia per i milioni di stranieri e turisti che non conoscono la città sia per i tanti romani che hanno dimenticato la propria storia.