Il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale ha inaugurato il 2018 con una serie di importanti novità: Valerio Binasco ha assunto l’incarico di Direttore artistico del Teatro, coadiuvato da Fausto Paravidino per la ricerca, nel ruolo di Dramaturg residente dello Stabile, e da Gabriele Vacis per la formazione, nel ruolo di Direttore della Scuola per Attori.
Un punto di svolta per lo Stabile di Torino – diretto da Filippo Fonsatti e presieduto da Lamberto Vallarino Gancia – volto a consolidare un rapporto integrato e complementare tra le sue diverse funzioni quali la produzione, la formazione e la ricerca: una moltiplicazione di sguardi sui fabbisogni culturali e formativi del nostro tempo.
Nella Stagione 2018/2019 saranno programmati 67 spettacoli di cui 17 produzioni (13 nuove produzioni e coproduzioni e 4 riprese), 32 spettacoli ospiti e 18 spettacoli programmati per Torinodanza. Un ampio ventaglio di proposte per il pubblico che spazieranno dai grandi classici del repertorio, portati in scena anche in modo innovativo e anticonvenzionale, alla drammaturgia contemporanea, valorizzata sia attraverso la messa in scena di testi esistenti sia attraverso la creazione di nuovi contenuti; non mancheranno poi spettacoli dove prosa, danza e musica si integrano per abbattere le barriere tra generi e per stimolare la creazione di nuove opere. Un programma ricco, vario ed originale sempre attento alla valorizzazione dei talenti emergenti, che guarda al territorio ma aperto alle prospettive internazionali. Una vocazione all’internazionalizzazione confermata anche dal recente inserimento del Teatro Stabile di Torino, unico teatro italiano, nel prestigioso network Mitos 21 composto dai più importanti teatri europei (Odéon di Parigi, National Theatre di Londra, Berliner Ensemble di Berlino, Dramaten di Stoccolma, Toneelgroep di Amsterdam, Katona di Budapest, Royal Theatre di Copenhagen), coi quali lo Stabile torinese sta stringendo accordi di coprogettazione, coproduzione e scambio per il prossimo triennio.
Un cartellone capace di toccare tematiche attuali e di dare voce alle richieste di un pubblico esigente che negli anni ha continuato a seguire con attenzione i nostri spettacoli come testimoniano i grandi risultati ottenuti dal Teatro Stabile di Torino nel 2017.
Nucleo centrale della nuova Stagione sarà, come di consueto, il progetto produttivo: a portare in scena il repertorio in modo originale, mantenendo al contempo il rispetto per i testi ed esaltandone la forte attualità sarà innanzitutto Valerio Binasco che dirigerà Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni e Amleto di William Shakespeare, oltre a portare in tournée il Don Giovanni di Molière che ha debuttato lo scorso aprile al Teatro Carignano. A mettere in scena altri classici accanto a Binasco saranno Antonio Latella che dirigerà L’isola dei pappagalli con Bonaventura prigioniero degli antropofagi di Sergio Tofano e Nino Rota, Filippo Dini che curerà la regia del Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, Jurij Ferrini regista e interprete di Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand.
L’impegno internazionale del Teatro Stabile si conferma con la produzione de La Maladie de la mort diretto dalla più acclamata regista britannica del momento Katie Mitchell, coprodotto fra gli altri con il Théâtre des Bouffes du Nord, e con la programmazione di Nora/Natale in casa Helmer diretto da Kriszta Székely, giovane regista ungherese residente al Teatro Katona di Budapest, e Requiem pour L. il nuovo spettacolo di Alain Platel coprodotto dal Teatro Stabile e da Torinodanza, festival che anche quest’anno presenterà sui palcoscenici torinesi il meglio della danza europea e non solo.
La valorizzazione della drammaturgia contemporanea si evidenzia nella messa in scena degli spettacoli: La ballata di Johnny e Gill di Fausto Paravidino a cui è stato chiesto anche di curare il progetto Playstorm dedicato proprio alla scrittura teatrale di nuovi testi; Sei ultima creazione di Spiro Scimone e Francesco Sframeli; Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Simon Stephens dal romanzo di Mark Haddon diretto da Ferdinando Bruni e Elio De Capitani; Il canto della caduta di Marta Cuscunà uno dei talenti più interessanti della sua generazione; Petronia uno spettacolo di Francesco d’Amore e Luciana Maniaci e Talk Talk before the Silence di e con Federico Sacchi.
Nel novero delle produzioni si inserisce il nuovo spettacolo di Valter Malosti, in coproduzione con il TPE da lui diretto, che firmerà la regia di Se questo è un uomo dall’opera di Primo Levi nel centenario dalla sua nascita; torna Novecento di Alessandro Baricco, diretto da Gabriele Vacis che verrà presentato anche al Coronet Theatre di Londra insieme a Mistero Buffo di Dario Fo, con la regia di Eugenio Allegri.
Il cartellone dello Stabile di Torino e di Torinodanza, fra settembre 2018 e giugno 2019, proporrà una grande offerta di spettacoli realizzati da registi, attori e coreografi che si sono affermati sulla scena nazionale e internazionale, tra i quali: Eugenio Allegri, Mauro Avogadro, Natalino Balasso, Giuseppe Battiston, Sonia Bergamasco, Valerio Binasco, Franco Branciaroli, Ferdinando Bruni, Liliana Cavani, Giuseppe Cederna, Ascanio Celestini, Sidi Larbi Cherkaoui, Fabrizio Contri, Maddalena Crippa, Laura Curino, Marta Cuscunà, Francesco d’Amore, Emma Dante, Elio De Capitani, Luigi Diberti, Francesco Di Leva, Michele Di Mauro, Filippo Dini, Declan Donnellan, Davide Enia, Jurij Ferrini, Geppy Gleijeses, Vanessa Gravina, Lino Guanciale, Antonio Latella, Gabriele Lavia, Claudio Longhi, Giuliana Lojodice, Valter Malosti, Luciana Maniaci, Milvia Marigliano, Giuseppe Miale Di Mauro, Katie Mitchell, Ludovica Modugno, Leo Muscato, Mascia Musy, Umberto Orsini, Maria Paiato, Dimitris Papaioannou, Fausto Paravidino, Paila Pavese, Alain Platel, Paolo Pierobon, Massimo Popolizio, Elisabetta Pozzi, Marco Sciaccaluga, Spiro Scimone e Francesco Sframeli, Kriszta Székely, Gabriele Russo, Gabriele Vacis.
Una delle priorità del Teatro Stabile Torino è quella di garantire l’abbattimento delle barriere di accesso alle sue attività e proprio in quest’ottica si rinnova anche per la terza stagione consecutiva l’iniziativa Un posto per tutti sostenuta dalla Fondazione CRT, che mette a disposizione gratuitamente 1.000 abbonamenti per le fasce più deboli: un’opportunità di integrazione e condivisione che continua a riscuotere grande interesse. L’abbonamento è rivolto ai cittadini italiani e stranieri a basso reddito (parametro Isee) residenti nel nostro territorio e si pone l’obiettivo di allargare ancor più la platea favorendo la coesione sociale e l’integrazione.
Importanza del teatro come opportunità di inclusione, coesione e partecipazione che è anche alla base dell’attività svolta dall’Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona, funzione di cui il Teatro Stabile si è dotato a partire dallo scorso anno accogliendo il progetto di Gabriele Vacis, Roberto Tarasco e Barbara Bonriposi e che si è realizzato grazie al sostegno della Regione Piemonte e della Compagnia di San Paolo.
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NUOVE PRODUZIONI E COPRODUZIONI DEL TEATRO STABILE
Ad inaugurare la Stagione 2018/2019 dello Stabile sarà Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni, la cui messinscena sarà affidata a Valerio Binasco che si cimenta nuovamente con un classico. L’incontro tra Binasco e Goldoni garantisce la possibilità di un viaggio nel tempo, un gioioso ritorno alle origini del teatro italiano, alla sua grande tradizione comica, affidato a una coppia inedita di attori: Natalino Balasso e Michele Di Mauro, in scena con loro Fabrizio Contri.
Il nuovo allestimento dello Stabile debutterà in prima nazionale al Teatro Carignano, dall’8 al 28 ottobre 2018 e poi sarà in tournée fino al 23 dicembre. La produzione inaugurale del Teatro Stabile è sostenuta dalla Fondazione CRT.
Dall’11 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019, sempre al Teatro Carignano, andrà in scena in prima nazionale Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello: Giuseppe Battiston, Maria Paiato, Filippo Dini, saranno protagonisti di questa commedia diretta dallo stesso Dini. Arte e vita si disintegrano sulle tavole del palcoscenico e, a distanza di un secolo, Così è (se vi pare) è ancora una potente metafora sull’incertezza delle relazioni. Dopo Torino l’allestimento andrà in tournée fino 10 febbraio 2019.
Amleto di William Shakespeare sarà la seconda produzione proposta da Valerio Binasco per la Stagione 2018/2019. Dopo il successo di Don Giovanni, Binasco, premiato nel 1999 con l’Ubu proprio come migliore attore nei panni di Amleto con la regia di Carlo Cecchi, dirige per la prima volta la celebre tragedia shakespeariana. Con questa nuova produzione del Teatro Stabile di Torino prende via il progetto del Direttore artistico di costituire una compagnia di interpreti ai quali affidare le prossime produzioni: la Lemon Ensemble.
Antonio Latella curerà la regia de L’isola dei pappagalli con Bonaventura prigioniero degli antropofagi di Sergio Tofano e Nino Rota, con l’adattamento di Linda Dalisi e le musiche di Franco Visioli. Latella, la cui cifra stilista è tra le più interessanti nella ricerca teatrale europea, mette in scena un testo dell’eclettico Tofano, lo stesso che lo vide giovane attore per lo Stabile di Torino. Lo spettacolo, coprodotto con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, andrà in scena, in prima nazionale, da 28 maggio al 16 giugno 2019, al Teatro Carignano.
A cent’anni dalla nascita di Primo Levi, il Teatro Stabile di Torino e il TPE – Teatro Piemonte Europa, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi, rendono omaggio al grande scrittore con un allestimento diretto da Valter Malosti: Se questo è un uomo, lucida descrizione degli orrori e delle sopraffazioni quotidiane di un lager nazista, interpretato da Paolo Pierobon, uno dei più talentuosi attori italiani. Se questo è un uomo debutterà, in prima nazionale, dal 23 aprile al 12 maggio 2019 al Carignano.
La Maladie de la mort, grande coproduzione internazionale, nasce dall’incontro tra la scrittura di Marguerite Duras e lo stile di quella che è considerata la più importante regista britannica del momento, Katie Mitchell. Profonda esplorazione dell’intimità, della pornografia e del sesso, La Maladie de la mort è un racconto intimamente vicino ai temi della controversa scrittrice, autrice del celeberrimo L’amante, con cui la Mitchell condivide il punto di vista cinematografico.
Lo spettacolo – prodotto dal Teatro Stabile insieme a C.I.C.T Théâtre des Bouffes du Nord, Teatro di Roma/Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Metastasio di Prato, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Théâtre de la Ville di Parigi, Le Théâtre de Liège, MC2:Grenoble, Edinburgh International Festival, Barbican di Londra, Stadsschouwburg di Amsterdam – debutterà, in prima nazionale, al Teatro Carignano, il 3 e il 4 novembre, ed è consigliato ai maggiori di 18 anni.
Fausto Paravidino autore, regista e interprete de La ballata di Johnny e Gill, una commedia piena di musica, linguaggi, luoghi e avventure che debutterà, in prima nazionale, al Teatro Gobetti di Torino dall’8 al 20 gennaio 2019. Johnny e Gill si incontrano in un momento di disperazione, ma il loro viaggio della speranza li conduce in una terra di felicità e abbondanza. Questa coproduzione internazionale con Théâtre Liberté de Toulon, Il Rossetti Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, La Criée – Théâtre National de Marseille, Gran Théâtre du Luxembourg nasce dalla ricerca teatrale che hanno fatto negli ultimi anni Iris Fusetti e Fausto Paravidino sulla storia di Abramo, il patriarca delle tre grandi religioni monoteiste, attraverso una serie di laboratori a New York prima e in Europa poi. Lo spettacolo sarà in tournée da novembre 2018 a febbraio 2019.
Alain Platel torna a Torino con les ballets C de la B, in coproduzione con il Teatro Stabile e Torinodanza Festival, per presentare la sua ultima creazione Requiem pour L., creato a quattro mani con Fabrizio Cassol. Platel conferma con questo spettacolo la capacità e la vocazione a toccare corde sensibili del nostro profondo sentire. Requiem pour L. è una riflessione lucida, sofferta, a tratti impietosa, sul tema della morte intesa come parte sostanziale e sublime della vita, come esperienza profondamente umana e spirituale (Fonderie Limone Moncalieri, 30 novembre – 1 dicembre 2018).
Spiro Scimone e Francesco Sframeli, sono artisti molto amati in Italia così come in Francia, pluripremiati per una drammaturgia che ha rinnovato radicalmente lo standard beckettiano infondendogli un’aderenza divertente e surreale alla deriva del nostro contemporaneo. Nel loro nuovo spettacolo Sei si misurano per la prima volta con la scrittura e la lingua di Luigi Pirandello e con il suo Sei personaggi in cerca d’autore. L’allestimento – coprodotto dal Teatro Stabile di Torino con la Compagnia Scimone Sframeli, il Teatro Biondo di Palermo, il Théâtre Garonne Scène européenne Toulouse e in collaborazione con Napoli Teatro Festival Italia – andrà in scena la Teatro Gobetti di Torino dal 29 gennaio al 10 febbraio 2019.
Ferdinando Bruni e Elio De Capitani dirigono Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, prima versione teatrale italiana della pluripremiata commedia di Simon Stephens tratta dal romanzo best-seller di Mark Haddon. Questa trasposizione teatrale si nutre delle profonde sensibilità che attraversano il libro, tra i maggiori successi editoriali degli ultimi anni: la difficoltà di vivere con un malato; le dinamiche famigliari che si incrinano di fronte al disturbo mentale; il rapporto forte e complesso tra genitori e adolescenti; la necessità di risolvere l’assurdo omicidio e un mistero ancora più grande che tocca il protagonista da vicino. Lo spettacolo, coprodotto con il Teatro dell’Elfo, andrà in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri dal 15 al 27 gennaio 2019.
Al Teatro Gobetti, dal 19 al 24 marzo 2019, debutterà Il canto della caduta di e con Marta Cuscunà, giovane talento emergente, artefice di un teatro impetuoso e coinvolgente. Con questo spettacolo – coprodotto dallo Stabile insieme a Centrale Fies, al CSS Teatro Stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia e al São Luiz Teatro Municipal di Lisbona – a partire da un mito ladino, racconta la fine del regno pacifico delle donne e l’inizio di una nuova epoca del dominio e della spada. La presenza di robot analogici e l’uso di un joystick realizzano una sinergia virtuosa tra arte e tecnologia.
Petronia, in scena al Gobetti dal 30 aprile al 5 maggio 2019, è uno spettacolo divertente, amaro e coraggioso, che cortocircuita finzione e realtà, interrogandosi sull’immaginazione come unica forza capace di rivoluzionare le nostre vite. Maniaci d’Amore (Francesco d’Amore e Luciana Maniaci) sono una delle coppie artistiche che in pochi anni hanno saputo imporsi nel panorama teatrale italiano, con una drammaturgia intelligente, spassosa e irriverente.
Altra coproduzione è quella con l’Associazione Docabout per Talk Talk before the Silence: un’esperienza d’ascolto del musicteller Federico Sacchi, che dirige lo spettacolo con Marzia Scarteddu, un vero e proprio documentario dal vivo che fonde storytelling, musica, teatro, video e nuove tecnologie. Quella dei Talk Talk è una delle più imprevedibili metamorfosi musicali del Pop, inscindibile dalla storia di Mark Hollis, leader del gruppo, che vent’anni fa scelse di scomparire insieme alla sua musica. Talk Talk before the Silence debutterà, in prima nazionale, al Teatro Gobetti dal 28 maggio al 2 giugno 2019.
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RIPRESE PRODUZIONI E COPRODUZIONI DEL TEATRO STABILE
Nella prossima stagione, dopo il successo di pubblico e critica ottenuti al suo debutto a Torino, andrà in tournée, dall’8 gennaio al 10 marzo 2019, Don Giovanni di Molière, con la regia di Valerio Binasco. In scena Vittorio Camarota, Fabrizio Contri, Marta Cortellazzo Wiel, Lucio De Francesco, Giordana Faggiano, Elena Gigliotti, Gianluca Gobbi, Fulvio Pepe, Sergio Romano.
Ad inaugurare la Stagione del Teatro Gobetti di Torino, dal 16 al 28 ottobre 2018, uno dei monologhi più famosi degli ultimi due decenni: Novecento di Alessandro Baricco, con la regia di Gabriele Vacis e l’interpretazione di Eugenio Allegri che torna a narrarci la storia di Danny Boodman T. D. Lemon Novecento, un racconto che ha compiuto una lunga e fortuna strada, con oltre cinquecento repliche in Italia e in Europa, conquistando oltre duecentomila spettatori. Il monologo è coprodotto dal Teatro Stabile di Torino e da Società Cooperativa ArtQuarium.
Il Teatro Stabile di Torino insieme al Teatro della Caduta riproporranno Mistero Buffo, il testo più famoso di Dario Fo, uno spettacolo che ha consegnato il nome dell’artista alla storia. Eugenio Allegri dirige Matthias Martelli in questa giullarata popolare che ha costituito il modello per il grande teatro di narrazione degli ultimi vent’anni.
Mistero Buffo e Novecento saranno programmati nel mese di agosto 2018 al Coronet Theatre di Londra.
Jurij Ferrini, attore tra i più innovativi e capace di lavorare sulla linea sottile che separa tradizione e modernità, riallestisce la sua versione di Cyrano de Bergerac, capolavoro di Edmond Rostand, interpretando uno fra i personaggi più amati del teatro. Lo spettacolo andrà in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri, dal 4 al 16 dicembre 2018.
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TEATRO CARIGNANO
Ad aprire la Stagione sarà Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni, con la regia di Valerio Binasco che debutterà, in prima nazionale, al Teatro Carignano, l’8 ottobre 2018 (repliche fino al 28 ottobre).
Il 3 e 4 novembre andrà in scena, in prima nazionale, La Maladie de la mort da Marguerite Duras, con Laetitia Dosch, Nick Fletcher, con la regia di Katie Mitchell, lo spettacolo è inserito nel Progetto Internazionale. Claudio Longhi dirigerà La classe operaia va in paradiso liberamente tratto dal film di Elio Petri, con Lino Guanciale (6 – 18 novembre); Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice saranno protagonisti di Copenaghen con la regia di Mauro Avogadro (20 novembre – 2 dicembre). Filippo Dini interpreterà e dirigerà Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello con Giuseppe Battiston e Maria Paiato (11 dicembre 2018 – 6 gennaio 2019, prima nazionale).
A gennaio debutterà Il giocatore da Fëdor Dostoevskij, diretto da Gabriele Russo e interpretato da Daniele Russo (8 – 20 gennaio 2019); Franco Branciaroli sarà protagonista de I Miserabili di Victor Hugo con la regia di Franco Però (22 – 27 gennaio); Massimo Popolizio porterà in scena Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini, con Lino Guanciale (29 gennaio – 10 febbraio); Elisabetta Pozzi e Stefano Santospago interpreteranno Il gabbiano di Anton Čechov con la regia di Marco Sciaccaluga (12 – 24 febbraio); Geppy Gleijeses e Vanessa Gravina saranno diretti da Liliana Cavani ne Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello (26 febbraio – 10 marzo).
Per il Progetto Internazionale Kriszta Székely curerà la regia di Nora/Natale in casa Helmer di Henrik Ibsen prodotto dal Katona di Budapest (14 – 17 marzo, prima nazionale); Leo Muscato porterà in scena Vangelo secondo Lorenzo un testo che porta la sua firma insieme a quella di Laura Perini, con Alex Cendron (19 – 24 marzo). Torna, dal 2 al 14 aprile, Gabriele Lavia con I ragazzi che si amano da Jacques Prévert; Valter Malosti dirigerà Paolo Pierobon in Se questo è un uomo dall’opera di Primo Levi (23 aprile – 12 maggio, prima nazionale). Chiuderà la Stagione del Teatro Carignano Antonio Latella con L’isola dei pappagalli con Bonaventura prigioniero degli antropofagi di Sergio Tofano e Nino Rota (28 maggio – 16 giugno, prima nazionale).
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TEATRO GOBETTI
La Stagione del Gobetti si aprirà il 16 ottobre 2018 con Novecento di Alessandro Baricco, per la regia di Gabriele Vacis e l’interpretazione di Eugenio Allegri (repliche fino al 28 ottobre).
Dal 30 ottobre al 4 novembre andrà in scena David drammaturgia e regia di Paolo Civati, con Luigi Diberti. Nel mese di novembre debutteranno Gli onesti della banda liberamente tratto dalla sceneggiatura de La Banda degli Onesti di Age e Scarpelli, con la regia di Giuseppe Miale Di Mauro e l’interpretazione di Francesco Di Leva (6 – 11 novembre); Mozart – Il sogno di un clown di e con Giuseppe Cederna per la regia di Ruggero Cara e Elisabeth Boeke (13 – 25 novembre); Ex chimico – Primo Levi e il suo secondo mestiere un’idea di Sonia Bergamasco – regista e interprete – dall’opera di Primo Levi (27 novembre – 2 dicembre). A dicembre andrà in scena Maria Callas – Master Class di Terrence McNally, con Mascia Musy per la regia di Stefania Bonfadelli (4 – 9 dicembre); Emma Dante dirigerà La scortecata (11 – 23 dicembre 2018).
Dall’8 al 20 gennaio 2019 debutterà, in prima nazionale, La ballata di Johnny e Gill scritto, diretto e interpretato da Fausto Paravidino, spettacolo inserito nel Progetto Internazionale; Maddalena Crippa sarà la protagonista di Matilde e il tram per San Vittore diretta da Renato Sarti (22 – 27 gennaio); Spiro Scimone e Francesco Sframeli porteranno in scena Sei (29 gennaio – 10 febbraio). Il programma del Gobetti proseguirà con Hamlet Travestie di Emanuele Valenti e Gianni Vastarella, con la regia di Emanuele Valenti (12 – 17 febbraio); Pueblo di e con Ascanio Celestini (19 – 24 febbraio); Cous Cous Klan uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo (26 febbraio – 3 marzo); L’abisso di e con Davide Enia (5 – 10 marzo); Ombretta Calco di Sergio Pierattini, con Milvia Marigliano e la regia di Peppino Mazzotta (12 – 17 marzo); Il canto della caduta di e con Marta Cuscunà (19 – 24 marzo); La lettera ideazione Nullo Facchini e Paolo Nani, con Paolo Nani (2 – 7 aprile).
Dall’8 al 18 aprile 2019 andrà in scena al Teatro Gobetti la quinta edizione de Il cielo su Torino che propone le ultime creazioni di alcuni tra i più interessanti artisti torinesi, selezionati attraverso un bando promosso dallo Stabile di Torino in collaborazione con TAP/Torino Arti Performative. In programma: The Whip Hand (Il Colpo di Reni) di Douglas Maxwell, regia di Mauro Parrinello (8 – 9 aprile, prima nazionale); Cliché – Ci spogliamo per voi scritto e diretto da Alessandro Federico (11 – 12 aprile); O disse A TE uno spettacolo di Giulia Bavelloni e Chiara Lombardo (14 – 15 aprile) e il 17 e il 18 aprile debutterà uno spettacolo che verrà selezionato tra i titoli presentati al Torino Fringe Festival 2018.
Sempre al Gobetti, Elena Gigliotti dirigerà Città inferno liberamente ispirato a Nella città l’inferno di Renato Castellani (23 – 28 aprile); i Maniaci d’Amore (Francesco d’Amore e Luciana Maniaci) porteranno in scena Petronia (30 aprile – 5 maggio); Ludovica Modugno e Paila Pavese saranno protagoniste di I ♥ Alice ♥ I di Amy Conroy, regia Elena Sbardella; Laura Curino presenterà La lista – Salvare l’arte: il capolavoro di Pasquale Rotondi con la collaborazione alla messa in scena di Gabriele Vacis (14 – 19 maggio); l’Accademia dei Folli proporrà I Promessi Sposi On Air di Emiliano Poddi, regia di Carlo Roncaglia (21 – 26 maggio). A chiudere la Stagione del Teatro Gobetti sarà TALK TALK before the Silence di e con Federico Sacchi (28 maggio – 2 giugno, prima nazionale).
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FONDERIE LIMONE MONCALIERI
Alle Fonderie Limone verranno programmati: La tragedia del vendicatore di Thomas Middleton, regia di Declan Donnellan (20 – 25 novembre); Requiem pour L. con la direzione di Alain Platel (30 novembre – 1 dicembre), lo spettacolo è inserito nel programma di Torinodanza 2018 e fa parte del Progetto Internazionale; Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, diretto e interpretato da Jurij Ferrini (4 – 16 dicembre); Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Simon Stephens dal romanzo di Mark Haddon, con la regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani (15 – 27 gennaio 2019); Amleto di William Shakespeare per la regia di Valerio Binasco chiuderà il cartellone delle Fonderie Limone (30 aprile – 19 maggio, prima nazionale).
I due Soci Aderenti privati contribuiscono all’attività istituzionale del Teatro Stabile in maniera determinante. Il contributo della Compagnia di San Paolo è pari a € 1.300.000,00 (di cui € 700.000 per l’attività ordinaria, € 500.000 per il Festival Torinodanza, € 100.000 per l’Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona cofinanziato con la Regione Piemonte); il sostegno della Fondazione CRT è di € 700.000 (di cui € 600.000 per l’attività ordinaria dello Stabile e € 100.000 per rendere possibile l’iniziativa Un posto per tutti e contribuire alla produzione di Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni, con la regia di Valerio Binasco, spettacolo di inaugurazione della nuova Stagione.
La campagna per la stagione 2018/2019 del Teatro Stabile di Torino è WONDERLAND
Wonderland è il luogo delle possibilità, dello stupore, della curiosità. Wonderland è l’opportunità di attingere a mille personaggi bizzarri e non, di conoscere aneddoti e storie nelle storie. Alice, con i suoi grandi occhi curiosi, rappresenta lo sguardo affascinato verso questo mondo, stupito davanti allo spettacolo delle meraviglie. La prossima stagione del Teatro Stabile di Torino è Wonderland, lo stupore sul palcoscenico, ogni sera. Il concept e la costruzione della campagna sono stati ideati dall’Ufficio Attività Editoriali e Web del Teatro Stabile, la fotografia è di Stephanie Jager.