Diciannove spettacoli, uno spazio tutto dedicato alle donne, i progetti speciali e il teatro ragazzi sono fra gli appuntamenti della nuova stagione 2018/2019 del Teatro Sala Umberto di Roma che quest’anno presenta anche la seconda stagione dello Spazio Diamante, nuovo centro di produzione, non riconosciuto, ma esistente che si affianca all’Accademia professionale STAP Brancaccio diretta da Lorenzo Gioielli.
“La nuova stagione della Sala Umberto si sviluppa quest’anno attraverso un doppio binario: da una parte il teatro comico d’autore, cifra stilistica inconfondibile della sala – ricorda Alessandro Longobardi, al 17esimo anno di direzione del teatro diventato ormai un punto aggregazione – ma dall’altra lo spazio offerto a diversi generi con l’intento di formare e raccogliere un nuovo pubblico di giovani”.
La stagione si apre a settembre con Non si uccidono così anche i cavalli? di McCoy, romanzo da cui è stato tratto col celebre film di Pollack, progetto che debutterà al Festival di Borgio Verezzi riadattato per l’occasione da Giancarlo Fares.
“Dopo il successo di La Bal avviamo voluto creare un progetto di continuità di lavoro con i giovani – spiega Fares – Il testo è un gioco al massacro, un ritratto spettacolare e terribile sul mondo dello spettacolo che diventa una critica ai reality, un affresco sulla Grande Depressione quando si comprava l’anima delle persone”.
È la Sala Umberto a ospitare anche l’atteso ritorno a Roma di Paolo Rossi con la sua nuova creazione, Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles e il nuovo spettacolo di Carlo Buccirosso, ma in un cartellone votato soprattutto alla drammaturgia contemporanea, c’è spazio per la ripresa, a grande richiesta, de La Bastarda di Istanbul con Serra Yilmaz e della trilogia di Riccardo Rossi, L’amore è un gambero, That’s live e Viva le donne a partire da febbraio
Debutta per la prima volta in Sala Umberto Enzo Iacchetti, con Libera nos Domine, spettacolo di “teatro canzone ispirato da Gaber, Jannacci, Jacques Brel con proiezioni e monologhi alla scoperta di canzoni sconosciute del repertorio”, spazio al one man show di Flavio Insinna, alle prese con La macchina di felicità spettacolo, lo spettacolo di Natale, alla contaminazione musicale di Mille voci tonight show, con Francesco Cicchella, direttamente da Made in Sud e qui diretto da Gigi Proietti, fra imitazioni e canzoni.
Spazio al classico per eccellenza con L’importanza di chiamarsi Ernesto, testo cardine di Oscar Wilde che arriva dal Teatro Elfo di Milano diretto da Bruni e Frongia, un “testo con un meccanismo di comicità perfetta e che entra nel progetto sulla figura di Wilde”in scena nel capoluogo meneghino e alla classico di Dario Fo e Franca Rame con Tutta casa letto e chiesa interpretato da Valentina Lodovini. Spazio ancora alle donne con Einstein & me – la storia d’amore che ha rivoluzionato la fisica, il nuovo spettacolo di Gabriella Greison, Cinque donne del sud con Beatrice Fazi, al nuovo spettacolo di Barbara Foria e al one woman show D.O.C – Donne di origine controllata di Francesca Reggiani.
Due gli spettacoli diretti soprattutto per i giovani, due operazioni molto diverse: si comincia a novembre con La classe, scritto da Vincenzo Manna, innovativo progetto di drammatizzazione che parta dalla raccolta di una banca dati sull’indagine sui giovani in merito ai flussi migratori.
“Dall’indagine sono emersi diversi profili che hanno animato la drammatizzazione – spiega l’autore – e preso parte alla storia che viene ambientata in una classe difficile, ma recuperata da un insegnante per invitare alla riflessione”.
Ad aprile si punta invece su Romeo l’ultrà e Giulietta l’irriducibile di Gianni Clementi, ennesima riscrittura del classico di Shakespeare in salsa moderna con un gruppo di 14 ragazzi under 35, “ambientato nel covo delle due tifoserie diverse Roma e Lazio – sottolinea l’autore – e scritto in quartine, in un linguaggio popolare che viene elevato dall’uso del verso”.
Fra le altre proposte, Cose così, nuovo testo di Giacomo Ciarrapico che racconta la storia della famiglia Perfetti prendendo spunto dall’animazione di tre oggetti diversi, “un pacco di insalata in scadenza, il mouse di un computer, una banconota da 50 euro – anticipa l’autore nonché regista – Spesso utilizziamo gli oggetti solo in base alla loro utilità, ma qui cerchiamo di restituire dignità alle cose come alle persone che spesso vengono viste solo ed esclusivamente in funziona della loro utilità”.
In Manuale di volo per uomo, Simone Cristicchi lascia il passato e si proietta nell’attualità“indagando per la prima volta la realtà quotidiana attraverso lo sguardo di un uomo, un Forrest Gump del Quadraro cercando di mostrare la bellezza delle cose che ormai vengono dimenticate” e ne La scuola delle scimmie, Bruno Fornasari analizza il “comportamento estremo e l’integralismo cristiano attraverso la storia di due classi scolastiche diverse in tempi diversi” senza dimenticare il debutto di Familie Flots, in Hotel Paradiso, Compagnia internazionale diretta da Vogel che affida le proprie emozioni alle maschere. È possibile comporre abbonamenti misti tra Sala Umberto, Spazio Diamante, Brancaccino e Brancaccio, info e programma in dettaglio su salaumberto.com.