La Merda parla di noi. Non solo di una ragazza, bassa e dalle cosce tarchiate, pronta a tutto per farcela, ma di tutti noi. Della società italiana? Sembrerebbe, inno italiano, bandiera italiana, ma in realtà la riflessione si estende a tutta la società occidentale, spietata e senza senso nel suo meccanismo perpetuo di un sistema inviolabile; per vivere in questo sistema ci vuole coraggio, ma molto coraggio, anche i piccoli ne devono avere, come ci dice il commovente personaggio di questo singolare spettacolo. Dobbiamo essere coraggiosi e mettercela tutta per non crollare, tante volte dovendo ingoiare una bella dose di… Il titolo non poteva essere più appropriato.
Sul palco l’incredibile Silvia Gallerano, completamente nuda, su di un trespolo, sembra quasi una bestia in un circo con quelle codine infantili, lei con la sua nudità, non volgare e assolutamente appropriata. Il personaggio è completamente indifeso, disarmante, pietoso, e nel suo monologo, spezzato da riflessioni, accenti di rabbia e commozione, c’è una verità che entra dentro e arriva dritta allo stomaco dello spettatore. Potremmo definirlo lo sfogo di una ragazza “sfigata” che ora vuole ottenere il suo riscatto. A tratti la voce è spezzata da un flebile timore, ma improvvisamente questa si trasforma, diventa un potente urlo di rabbia e di disapprovazione verso se stessa, a tratti il personaggio viene come posseduto da tanti sé e da un padre che, seppur non c’è più, è tuttavia onnipresente.
Dopo aver visto lo spettacolo, riesce comprensibile capire il perché del grande successo di questa messa in scena, esordio dello scrittore Cristian Ceresoli grazie al quale ha vinto il Fringe First Award 2012 for Writing Excellence. Uno spettacolo che viene tradotto in moltissime lingue (la Gallerano recita anche nella versione in inglese), ottiene molti riconoscimenti dalla critica, ha un grandissimo successo di pubblico e continua ad essere ospitato nei teatri anche oltreoceano. Se ne parla sul New York Times, su El Pais, sul The Guardian. Questa è la storia di uno spettacolo che si chiama La merda. Che ossimoro.
Questo è lo spettacolo sulla storia di una ragazza orfana di padre perché quest’ultimo si è buttato sotto un treno. Lei invece ha deciso di non lasciarsi spiaccicare, ma di salirci sopra al suo treno, recitare in una pubblicità, diventare famosa…farcela!
Purtroppo il finale non lascia presupporre un esito positivo, purtroppo si sa, i piccoli perdono sempre…o quasi.