Festival di Inventaria al Teatro Trastevere a Roma
24, 25, 26 maggio, ore 21.00 Teatro Trastevere
Fuori concorso / Anteprima nazionale
DoveComeQuando / Il viaggio
“Mi guarda. Si avvicina. Io non la conosco, non l’ho mai vista, cosa vuole da me?”
Testo vincitore ex aequo del premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio 2016
di Paolo Bignami
regia Pietro Dattola
con Federica Carruba Toscano e Flavia Germana de Lipsis
elementi di scena Alessandro Marrone
Due donne di epoche e origini diverse s’incontrano in stazione. Silvia, donna meridionale del dopoguerra, deve andare “dall’altra parte”, in cerca di lavoro; Petra – dopo esserci stata, dall’altra parte – sta tornando al suo paese. Unite dalla comune condizione di chi è o è stato costretto ad abbandonare la propria terra, dalle speranze, dai timori, dallo straniamento, dalle ruvidezze e dall’eterna attesa del treno della vita, sono però divise dal germe della diffidenza, mentre la stazione comincia ad affollarsi e la massa dei partenti a premere.
Nello scenario immaginifico dell’incontro di due epoche diverse in cui i problemi sembrano essere immutati, il viaggio da compiere è soprattutto interiore: è quello che porterà a identificarsi nell’altro, a “vederlo”, riconoscendo in esso e nella massa che preme non un’indistinta minaccia, ma altri esseri umani, corpi caldi e pulsanti, concentrati di speranze e paure simili alle proprie. Solo allora il Viaggio, pur con tutte le sue difficoltà, potrà apparire meno spaventoso.
Il viaggio (col titolo Il viaggio che non ho fatto) ha vinto il Premio DCQ 2016 “per la capacità di affrontare un argomento di estrema attualità senza patetismi e non limitandosi alla denuncia, favorendo un quantomai auspicabile cambio di prospettiva; l’incontro concreto di due epoche diverse, il linguaggio vivo, i toni anche leggeri e i tre piani in cui si muovono le protagoniste sono tutti elementi che stimolano alla messa in scena”
DATA UNICA
27 maggio ore 21.00 Teatro Trastevere
Sezione Spettacoli / Anteprima nazionale
Compagnia Indip. dei Giovani Umbri / Almost, Maine
Una persona sentimentale pensa che le cose dureranno. Un romantico ha la disperata certezza che non lo faranno (Scott Fitzgerald).
Almost, Maine è per romantici – non per sentimentali.
Residenza presso il Festival Verdecoprente 2017
Finalista di Giovani Realtà del Teatro (Udine) e Giovani Direzioni (Reggio Emilia)
Finalista Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2018
di John Cariani (traduzione: Jacopo Costantini)
regia Samuele Chiovoloni
con Jacopo Costantini, Ludovico Rohl, Giulia Trippetta e Silvia Zora
Almost, Maine è la narrazione per estratti di una cittadina non ben delimitata nello sconfinato e settentrionalissimo stato del Maine, in un freddo venerdì sera, e delle storie intersecate dei suoi abitanti.
Il testo di riferimento è Almost, Maine di John Cariani, un vero e proprio bestseller del teatro americano contemporaneo. Fra incontri improvvisi, amori laceranti, rimorsi, incomunicabilità e situazioni paradossali gli abitanti di Almost, Maine fanno esperienza della sconfinata gamma di sentimenti che attiene alla grammatica dell’amore. Un gigantesco dono da restituire, un’aurora boreale da aspettare in un campo di patate, una rubrica delle cose che possono fare male da compilare insieme a una sconosciuta negli spazi angusti di una stireria, un pattino piovuto dal cielo per avvicinare una coppia ormai divisa dagli eventi.
Spaccati di vita ritratti in una istantanea imprecisa, quasi casuale, in bilico fra ordinario e straordinario.
22, 23 maggio, ore 21.00 Teatro Trastevere
Fuori concorso
Sciara Progetti / Malanova
Tutti siamo ugualmente responsabili della vita degli altri.
Spettacolo vincitore della Sezione Spettacoli di Inventaria 2017
di Ture Magro e Flavia Gallo
con Ture Magro
scene e luci Lucio Dana
Tratto dal libro “Malanova”, edito da Sperling & Kupfer, di Cristina Zagaria e Anna Maria Scarfò.
Raccontiamo Malanova, storia cruda e inenarrabile, ma edificante come tutte le
storie compiute e non puramente celebrative o provocatorie. Raccontiamo Malanova
perché non è una vicenda semplicemente accaduta nel Sud Italia, ma è una storia d’Italia,
non di quel paese laggiù, ma del nostro Paese in ogni dove, attorno a chiunque di
noi. Raccontiamo Malanova perché ascoltare in che modo un altro essere umano si
sia liberato dal tentativo di soppressione del suo spirito, attraverso l’annullamento del
suo corpo e dei suoi desideri, ci può far credere, una volta di più, nella nostra
umanità. E credere in questa umanità, nella compassione speciale che si crea a
teatro, a partire dall’esperienza che in esso si fa, è la più grande delle educazioni
sentimentali; è un atto d’amore. Malanova è un’esplorazione edipica sulla responsabilità, sulla convivenza e sull’essere coinvolti, come esseri umani, in una trama di fondo che ci rende tutti ugualmente responsabili della vita degli altri. Sciara Progetti con lo spettacolo “Padroni delle nostre vite” si è aggiudicata il Primo premio al
Festival Inventaria 2013, Premio del Pubblico al Roma Fringe Festival 2013, Primo premio all’ Apulia
Fringe Festiva 2015; ha partecipato a numerosi festival nazionali tra cui Festival Castel dei Mondi,
Andria 2016 e Stazioni d’Emergenza, Napoli 2015.
Teatro Trastevere via Jacopa de‘Settesoli 3, 00153 Roma
mart-sab: 21:00 / dom: 17:30
Ufficio Stampa Vania Lai
vanialai1975@gmail.com