Mercoledì 13 giugno alle ore 21,15 in Piazza delle Monnighette a Jesi la rassegna cinematografica KA propone “HUMAN FLOW”, il film documentario sulle migrazioni umane dell’artista dissidente cinese Ai Weiwei in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2017. Ingresso gratuito. Il pubblico è invitato a portare in piazza un oggetto di casa (un cuscino, una coperta, una piccola sdraio), per percorrere un viaggio insieme a coloro che una casa la stanno cercando, a tutte le latitudini.
Oltre 65 milioni di persone nel mondo sono state costrette a lasciare le proprie case per sfuggire alla carestia, ai cambiamenti climatici e alle guerre. È il più grande esodo umano dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. “Human Flow”, un film del 2017 diretto dall’artista di fama mondiale Ai Weiwei, racconta con grande espressività visiva l’epica migrazione di moltitudini umane, mettendo in scena la sconcertante crisi dei profughi e il suo impatto profondamente umano. È stato girato nel corso di un anno carico di eventi drammatici, seguendo la straziante catena di vicissitudini umane in 23 Paesi tra cui Afghanistan, Bangladesh, Francia, Grecia, Germania, Iraq, Israele, Italia, Kenya, Messico e Turchia.
Il film sarà proiettato mercoledì 13 giugno alle ore 21,15 in Piazza delle Monnighette a Jesi, primo dei cinque lungometraggi proposti da “Ka Nuovo Immaginario Migrante”, la rassegna cinematografica dedicata al tema dell’erranza, delle migrazioni, della multiculturalità. La proiezione sarà introdotta da Marta Magagnini, docente e teorica della rappresentazione, e si propone non solo come una esperienza non solo visiva. Il pubblico è infatti invitato a portare in piazza un oggetto che possa consentire una visione unica anche nel proprio spazio fisico: un cuscino, una coperta, una piccola sdraio. La piazza si riempirà così di tanti piccoli oggetti di casa, per percorrere un viaggio insieme a coloro che una casa la stanno cercando, a tutte le latitudini.
I prossimi appuntamenti di KA, tutti ad ingresso gratuito, saranno ogni sera fino al 16 giugno sempre a Jesi in Piazza delle Monnighette e il 27 giugno alla Rocca Roveresca di Senigallia. Ogni sera, un ospite importante introduce o commenta il tema proposto dal film, tra cui – il 15 giugno – sarà lo scrittore Erri De Luca. La rassegna è sostenuta dal MIBACT “MigrArti Cinema”, e promossa da associazione culturale PEPE LAB e associazione di donne straniere ACADS, insieme ad un’ampia rete regionale e nazionale di realtà culturali e organizzazioni della diaspora. In caso di maltempo tutti gli appuntamenti saranno al Teatro Il Piccolo di San Giuseppe (max 100 posti), tranne l’incontro con Erri De Luca che si svolgerà al Teatro Pergolesi di Jesi (max 240 posti).
Tra gli eventi off della rassegna a Jesi, negli spazi pubblici di piazzale San Savino è in mostra fino al 24 giugno il manifesto “Orto cittadino” del collettivo artistico Guerrilla Spam, l’evento di arte urbana in collaborazione con USB Gallery; attraverso il linguaggio dell’affissione, nel grande poster di 6 metri per 3 gli artisti propongono in immagini un’idea nuova di umanità fatta dalla relazione tra diverse culture. In mostra – fino al 31 agosto – anche il lavoro dell’artista Giacomo Giovannetti che per “Civicocinque” all’interno dei laboratori Tonidigrigio e Pepe Lab, in Piazza della Repubblica, espone appunti visivi dedicata all’immaginario di luoghi ed etnie diverse.
“Human Flow” (Germania, USA, 2017, 2h 20′) è la testimonianza della disperata ricerca, da parte di 65 milioni di persone, di un porto sicuro, di un riparo, di una giustizia. Dal sovraffollamento dei campi profughi ai pericoli delle traversate oceaniche fino alle barriere di filo spinato che proteggono le frontiere, i profughi reagiscono al doloroso distacco con coraggio, resistenza e capacità di adattamento, lasciandosi alle spalle un passato inquietante per esplorare le potenzialità di un futuro ignoto. Questa intensa opera cinematografica esprime l’incontrovertibile forza dello spirito umano e pone una delle domande che caratterizzeranno questo secolo: riuscirà la nostra società globale a superare la paura, l’isolamento, gli interessi personali e ad accogliere l’apertura, la libertà e il rispetto dell’umanità?
Ai Weiwei. Architetto, designer e curatore, artista capace di esprimersi attraverso molteplici linguaggi, dal video alla fotografia, dal readymade all’architettura. Ai Weiwei dedica la sua produzione artistica alle radicali trasformazioni che investono la Cina contemporanea. Nato nel 1957 a Pechino, Ai Weiwei cresce nella remota regione dello Xinjiang. Nel 1978 si iscrive all’Accademia di Cinema di Pechino e dopo tre anni si trasferisce a New York, dove vive fino al 1993. È lui nel 2008 a ideare, insieme a Herzog & de Meuron, lo Stadio Olimpico di Pechino, altrimenti detto Nido d’uccello. Una costruzione innovativa e unica, almeno quanto quelle progettate per il Parco di Jinhua o la Tsai Residence. Divenuto ancor più conosciuto in Occidente grazie all’irriverente blog da lui curato, Ai Weiwei si scontra definitivamente con le autorità nel 2009, quando queste chiudono il blog: è il preludio all’arresto che avverrà nel 2011 e tratterrà Ai in carcere per 2 mesi. Nel 2017 presenta alla Mostra del Cinema di Venezia il documentario sulle migrazioni umane “Human Flow2.
Info e contatti:
Pepe Lab a.c. / Piazza della Repubblica, 5 / Jesi (AN)
+39 0731.712941 / info@pepelab.org
Programma completo e in continuo aggiornamento su
ka.pepelab.org e facebook.com/KaNuovoImmaginarioMigrante
press.marini(at)gmail.com