Un artista di successo che accusa Dio di essere ingiusto nei suoi confronti senza volerne ricompensa gli sforzi e l’abnegazione premiando invece la pazzia e la sregolatezza di uno scellerato ozioso. Ma di un genio.
Facile riconoscere in questa storia di livorosa invidia la vicenda umana, forse romanzata di Antonio Salieri e Wolfang Amadeus Mozart raccontata nel cult Amadeus di Miloš Forman, pluripremiata pellicola del 1984 tratta dall’omonimo lavoro teatrale di Peter Shaffer (del 1979) a sua volta ispirato al Mozart e Salieri di Puškin del 1897 che ha avuto il merito di far entrare nell’immaginario collettivo il genio di Mozart consegnando invece alla figura di Salieri il ritratto meschino di un artista invidioso, forse responsabile della morte per avvelenamento del suo acerrimo rivale.
Non c’è due senza tre evidentemente e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dopo aver trionfalmente proposto Fantasia (nel 2016, bissato nel 2018) e West Side Story, stavolta presenta come nuovo progetto live in concert proprio Amadeus, capolavoro del compianto regista ceco scomparso lo scorso aprile che ripercorre il genio e la sregolatezza del genio di Mozart: protagonisti, l’Orchestra e il Coro dell’Accademia di Santa Cecilia diretti dallo svizzero Ludwig Wicki che suoneranno dal vivo durante la proiezione in lingua originale della pellicola. Amadeus live in concert apre la stagione estiva dell’Accademia, in Sala Santa Cecilia mercoledì 20 giugno (e in replica giovedì 21 ore 20.30) nel segno di una formula inaugurata qualche tempo fa e che continua a mietere successo. Il genere d’altra parte pare conoscere un momento di splendore (vedi Il Gladiatore di Ridley Scott al Circo Massimo o Harry Potter proposto all’Auditorium della Conciliazione): l’operazione è particolarmente affascinante con la pellicola in lingua originale che viene proiettata sul grande schermo accompagnata dalla musica (qui una colonna sonora premiata con il Grammy Awards) suonata dal vivo dall’Orchestra, che spazia fra Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Il ratto del serraglio, Il flauto magico, le Sinfonie e il Requiem. Un lavoro grandioso, ma anche estremamente difficile che necessita di coordinazione estrema e di precisione non indifferente: una doppia serata da non perdere che offre l’occasione di rivedere un film cult degli anni Ottanta amatissimo dai musicofili e non che nel 1984 rivelò al grande pubblico la personalità di un Mozart ritratto in tutta la sua genialità e interpretato da un inarrestabile Tom Hulce, filtrata attraverso lo sguardo livido di invidia di Antonio Salieri, uno straordinario F. Murray Abraham premiato con l’Oscar per ripercorre la vicenda umana e artistica del geniale salisburghese fra genio creativo e miseria. Sul podio ceciliano, il maestro Ludwig Wicki, che spazia dalla musica sacra al repertorio romantico e impressionistico, ma terribilmente appassionato di cinema tanto da fondare nel 1999 la 21st Century Orchestra and Chorus di cui è attualmente direttore artistico con la quale propone ogni anno diversi progetti legati alla musica da cinema, fra cui la Compagnia dell’Anello al KKL di Lucerna o il Titanic alla Royal Albert Hall in progetti grandiosi come le pellicole che sceglie. Amadeus live in concert è un progetto grandioso per chi ama il film e per chi potrà scoprirlo: nel 1984 incassò 52 milioni di dollari, vinse 8 Oscar (tra cui miglior film, miglior regia, migliore sceneggiatura non originale a Peter Shaffer), fece incetta di Golden Globe, David di Donatello, Nastro d’argento), vanta naturalmente una grandiosa colonna all’insegna di Mozart, ma si lascia ricordare anche per la sontuosità della ricostruzione storica.
Ricostruzione storica che viene celebrata anche in occasione dei concerti romani con l’allestimento di Atelier Mozart, la mostra allestita fino al 22 giugno al MUSA (Auditorium Parco della Musica, accesso dal foyer della Sala Santa Cecilia, ingresso libero, orario di apertura 11 – 18) che offre la possibilità di poter ammirare tutti i costumi originali del film realizzati dalla Sartoria Tirelli e disegnati da Theodor Pištěk, premiato con l’Oscar per un tripudio di velluti, pizzi e crinoline in perfetto stile settecentesco.
Oltre ai dieci costumi originali concessi della Fondazione Tirelli Trappetti si aggiunge anche una selezione di strumenti originali del Settecento, e alcune tavole dell’Encyclopédie pubblicata fra il 1751 e il 1780 da Diderot e D’Alembert, tratti dalle collezioni del Museo dell’Accademia.
I biglietti per Amadeus live in concert sono in vendita da 15 a 35 Euro presso il Botteghino Auditorium Parco della Musica, info: tel. 068082058, santacecilia.it.