Si rinnova il super-workshop di Commedia dell’Arte a Pordenone.
Le parole che si usano per definirlo: super-workshop, masterclass, anzi hyper-masterclass nel senso di somma di Masterclass (ogni anno almeno quattro maestri al lavoro…); e poi: nuova Commedia dell’Arte, oppure Commedia dell’Arte e oltre.
Nato nel 1997 il Master di Pordenone conferma anche quest’anno la sua formula originale e la sua mission: utilizzare la Commedia dell’Arte come strumento di confronto con i fenomeni del teatro di tutto il mondo, dalle tradizioni alle avanguardie, e con questo esercizio rinnovare continuamente la Commedia dell’Arte stessa, e renderla utile agli attori di oggi – qualsiasi linguaggio stile o genere essi prediligano – e alle drammaturgie del futuro.
Per la verità si tratta di una Commedia dell’Arte molto originale: per la ricostruzione dei personaggi, messa in opera a partire dalle intuizioni inedite di Claudia Contin Arlecchino sul rapporto tra disegno del corpo e antropologie dei caratteri; nella precisione grammaticale e sintattica dei suoi linguaggi, messi a punto da Ferruccio Merisi, sul piano del corpo e su quello della voce, che la rende simile e omologa ai teatri-danza di ogni latitudine o epoca (anche se unica sotto l’aspetto della parola); nella capacità di raccogliere il meglio delle esperienze di Commedia dell’Arte moderne e contemporanee, anche questo a cura di Claudia Contin Arlecchino; e infine nel metodo di insegnamento, condiviso da tutta la Compagnia della Scuola Sperimentale dell’Attore, che consegna agli allievi il massimo di autonomia creativa nei successivi utilizzi e trasformazioni.
La formula del Master di Pordenone, molto impegnativo nelle sue tre settimane di sviluppo, è fin dalla fondazione quella di affiancare al lavoro dei due maestri di casa la proposta di Maestri di altre visoni o metodi sull’attore, apparentemente non correlati con la Commedia dell’Arte, ma in realtà ricchi di agganci e stimoli dialettici nei suoi confronti.
Questi maestri ad ogni edizione ispirano un tema generale per il Master. Quest’anno è, molto semplicemente, ma altrettanto profondamente: Teatri dell’Orso, incontri con il teatro russo.
Una prospettiva di studio che si poggia sulla oggettiva importanza mondiale del patrimonio storico russo nel campo della pedagogia dell’attore (a sua volta sempre consapevole dell’importanza della Commedia dell’Arte) e che d’altro canto intende portare alla conoscenza degli allievi e dei curiosi la straordinaria qualità del teatro russo contemporaneo, sul piano dei linguaggi, delle drammaturgie, del rapporto artistico-culturale-economico con il pubblico.
All’uopo saranno Maestri ospiti Konstantin Raykin, anima del Teatro Satirikon di Mosca e della Scuola Superiore di Arti Sceniche, e Andrey Tolshin attore di cinema e teatro attualmente in forza al Teatro Accademico Akimov di San Pietroburgo e insegnante all’Istituto Statale di Cultura della stessa Città. Il primo, si direbbe inspiegabilmente poco conosciuto all’estero quanto da oltre quarant’anni al vertice delle eccellenze in Russia, offrirà ad attori e registi la propria visione della recitazione, che sfocia in una poetica surreale, grottesca e gentile insieme, estremamente attuale ed efficace presso le nuove generazioni di pubblico.
Il secondo, che ha già all’attivo invece diverse importanti frequentazioni in Europa e in America, si occuperà di un tema molto affascinante: il metodo Stanislavskij nella sua ancora poco conosciuta fase finale, la costruzione del personaggio dall’esterno, ovvero attraverso lo studio rigoroso e oggettivo del suo comportamento.
I masterclass con i due Maestri russi si affiancheranno, lasciando agli allievi la massima libertà e il massimo piacere di coniugazione, con quelli dei due Maestri di casa, che offriranno, in fasi distinte e progressive – dalla costruzione plastica e vocale dei personaggi, al loro training, all’uso delle maschere, alle tecniche di composizione e improvvisazione –, una possibilità concreta per ogni allievo di costruire la propria creatività “in maschera”, per applicarne poi facilmente la sintassi a qualsiasi tipo di drammaturgia o personaggio.
Una Commedia dell’Arte insomma che diventa ambito di conoscenza e terreno di esercitazione per il lavoro dell’attore in generale, e non solo per l’arte comico/grottesca con la maschera.
Un’ultima caratteristica da sottolineare per quanto riguarda il Master di Pordenone, è che L’Arlecchino Errante è anche un festival, ovvero un percorso di spettacoli, incontri, conferenze, concerti, video e cinema, che corre parallelamente al programma didattico e si pone, sia per i partecipanti al Master sia ovviamente per i pubblico generico, come un piacevole e circostanziato approfondimento del tema annunciato.
Quest’anno, per Teatri dell’Orso: incontri con il teatro russo, spiccano tra gli altri gli spettacoli del Teatro Satirikon di Konstantin Raykin, del Teatro Bryantsev di San Pietroburgo e del Teatro Vampilov di Irkutsk,
Il programma completo sarà disponibile alla fine di agosto.
Tutte le informazioni si possono richiedere a mesterclass@arlecchinoerrante.com, riferimento di contatto dell’omonimo sito dedicato www.arlecchinoerrante.com/
Al medesimo indirizzo si possono trovare le notizie circa le modalità di iscrizione, le opportunità per l’alloggio, l’offerta di borse di studio e di altre facilitazioni sul costo di partecipazione.