Un risultato incredibile
“Pochi anni fa eravamo solo 4 amici al bar che volevano cambiare il mondo, il loro, nella speranza di lasciare un piccolo segno nel panorama cinematografico. A settembre saremo a Venezia. Abbiamo raggiunto il primo significativo obbiettivo che ci eravamo posti perché Venezia è sempre stato, senza ombra di dubbio, il miglior punto di partenza affinché Rwanda giungesse al grande pubblico, si affermasse come un progetto di valore e potesse divenire il primo di una collana di film che trattano tematiche in grado di sensibilizzare le persone sui grandi errori dell’umanità.”
A parlare è Massimo Gardini, direttore della fotografia e produttore esecutivo con la sua Horizon Srl (casa di produzione indipendente, che vanta già importanti collaborazioni con Rai, Sky, Fox e Focus TV) del film Rwanda, che grazie alla partnership con Sedicicorto International Film Festival e FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub), sabato 1 settembre avrà a Venezia la sua prima assoluta, in accordo con le Giornate degli Autori.
Il progetto è partito dalla tenacia ed dall’entusiasmo di quattro giovani cineasti, amici da sempre, che hanno visto nel soggetto dell’omonimo spettacolo teatrale, firmato dalla coppia Cortesi-Moschini,una storia che meritava di essere raccontata anche sul grande schermo. Marco Cortesi (sceneggiatore e attore anche per la versione teatrale) ha provato trepidazione e entusiasmo alla notizia della presentazione di Rwanda nella prestigiosa cornice veneziana.
“Venezia è una parola che mette i brividi perché significa regalare a questo film la Premiere più prestigiosa che mai potessimo desiderare. Rwanda ha rappresentato una delle sfide più ardue della mia carriera. La lista di problemi, contrattempi e incidenti di percorso è infinita… Sembra che in molte occasioni qualunque cosa potesse andare storto, abbia davvero preso il verso sbagliato, ma rimboccandoci le maniche, con tenacia, siamo sempre riusciti ad invertire la rotta sfidando le vicissitudini e trasformandole in opportunità. Ed ora eccoci a Venezia.”
Un film che racconta una storia vera, ambientata durante il tragico genocidio della popolazione Tutsi nella primavera del 1994. Una vicenda spesso sconosciuta, che il film si prefigge di analizzare attraverso gli occhi dei suoi protagonisti. L’attrice Mara Moschini, evidenzia la volontà di questo gruppo di cineasti di valorizzare l’impegno sociale con cui hanno proceduto alla lavorazione delle varie fasi del film (ad esempio, coinvolgendo in qualità di comparse480 persone provenienti da 24 paesi africani, spesso immigrati o rifugiati) e parlando dell’arrivo di Rwanda a Venezia, ha dichiarato:
“Essere presenti al Festival di Venezia è un grande abbraccio di gratificazione per tutte le persone che hanno partecipato alla realizzazione del film con infinita passione e dedizione. È la conferma che l’impegno per la promozione dei diritti umani conserva un’importanza vitale condivisa dalla collettività. Questo ci spinge a proseguire con instancabile coraggio nelle nostre scelte.”
A guidarli dietro la macchina da presa il regista Riccardo Salvetti, con Rwanda al suo esordio cinematografico in un lungometraggio:
“Ho osservato questo film per quasi mille volte, con sguardo critico per ottenere il meglio… E nonostante tuttoRwanda riusciva sempre e comunque ad emozionarmi anche conoscendone ogni secondo a memoria.Adesso finalmente queste emozioni potranno essere vissute dal pubblico, e spero che Venezia sia la prima di tante vetrine importanti. Sono stati anni dove io e Rwanda ci siamo accompagnati senza tregua, e mentre cercavo di far crescere il film, spesso mi accorgevo che forse era il film a far crescere me.”
Nato da una campagna di crowdfundingtra le più fortunate del panorama italiano (grazie alla nota piattaforma Produzioni dal Basso) e dallo sforzo produttivo della Horizon, Rwanda è stato realizzato in circa 10 settimane di shooting che hanno presentato sfide e difficoltà da superare con spirito creativo, a partire dalla ricerca delle location più adatte. Racconta Gardini:
“Realizzare il film in territorio rwandese avrebbe comportato difficoltà logistiche enormi. Dovevamo trovare una soluzione alternativa. Un gruppo di esperti (profondi conoscitori delle geografie locali e un botanico specializzato in flora tropicale) si sono messi all’opera analizzando decine di location possibili. Di nuovo il Destino si sarebbe rivelato dalla nostra parte. Una delle location più adatte si è dimostrato infatti l’entroterra costiero romagnolo.Numerosi piccoli e grandi specchi d’acqua, alcuni stagnanti, una vegetazione a volte del tutto selvaggia e immacolata, un terreno argilloso con zone di sabbia. Avevamo in sostanza trovato un piccolo angolo di Rwanda dentro i confini della nostra regione. L’illusione era perfetta,così perfetta da confondere anche un rwandese. Spiegargli poi che quel piccolo angolo d’Africa si trovava a circa 5200Km di distanza fu un’altra storia”.
Una cura maniacale è stata riversata anche nel make-up affidato ad un team di truccatori ed esperti di Special Effects chiamati a ricreare mutilazioni, ferite di armi da taglio, necessari per fornire una ricostruzione realistica del genocidio. Racconta il regista Salvetti:
“Ogni singola comparsa veniva sottoposta ad una vera e propria catena di montaggio. La prima fase consisteva nella creazione di ferite e mutilazioni. Si tratta di un processo complesso e decisamente lungo: attraverso lattice ed altri materiali speciali, le ferite vengono ricreate ad hoc e incollate alla pelle dell’attore. A questa fase segue quella del trucco specializzato che mira a ricostruire contusioni, pelle esposta, bruciature. Le competenze sono quindi non solo artistiche, ma anche anatomiche e mediche:ferite e contusioni devono essere ricostruite in maniera fedele e credibile. Segue poi l’ultima fase dove l’attore viene volutamente sporcato: polvere, macchie si sangue e sudore.”
Gli sforzi di questi quattro cineasti under40 verranno ricompensati sabato 1 settembre, alle 20.30, presso l’Auditorium S. M. Elisabetta al Lido, quando potranno condividere la prima assoluta di Rwanda con il cast e il pubblico che li raggiungerà a Venezia. Potranno farlo grazie al supporto costante di Sedicicorto e FEDIC, contando sulla presenza tra il pubblico del critico cinematografico Paolo Micalizzi, che ha subito riscontrato il carattere innovativo che Rwanda potrebbe dare nel panorama cinematografico attuale.
Le tre proiezioni programmate (la prima serale di sabato 1 e le due di domenica 2 settembre) sono andate soldout in pochissime ore. Tanto da costringere gli organizzatori a prevedere due ulteriori proiezioni nella giornata di lunedì 3, che resterà comunque aperta anche a momenti di incontro tra gli autori, il pubblico e la stampa.
———-
Auditorium Santa Maria Elisabetta al LidoRiviera Santa Maria Elisabetta, 3 – Lido VESabato 1 Settembre 2018 / Premiere
Ore 20:30 ~ Presentazione
Ore 21:00 ~ Inizio proiezioneDomenica 2 Settembre 2018
Doppia proiezione – ore 16:00 e ore 21:00 In Partnership with SediciCorto International Film Festival and FEDIC
——-
UNA STORIA VERA
1 milione di morti in 104 giorni
6 Aprile 1994: la piccola repubblica africana viene sconvolta da uno dei genocidi più veloci e sistematici della Storia: un milione di morti in 100 giorni soltanto.
La crisi economica che imperversa da anni deve avere un colpevole. Nella follia collettiva il dito viene puntato allora contro i Tutsi: la minoranza etnico sociale, gli altri, i diversi, gli stranieri. Il bagno di sangue ha inizio.
Augustin è Hutu e deve uccidere. Cecile è Tutsi e deve morire, eppure qualcosa darà loro la forza di compiere un gesto di indimenticabile coraggio. Ciò che avvenne durante quella primavera di sangue non solo cambierà la loro vita, ma anche quella di due attori chiamati ad interpretarli tanti anni più tardi sulle tavole di un palcoscenico.
——-
480 uomini e donne
Da 24 paesi africani
“Se non ci fossero i Tutsi, staremmo tutti meglio… Hanno invaso la nostra terra… Rubano il nostro lavoro… Sono una minaccia per la nostra gente!”
Rwanda porta sullo schermo una pagina di Storia che solo in apparenza appare lontana nel tempo e nello spazio, ma che si mostra oggi in tutta la sua disarmante attualità. In una società che si fa sempre più multietnica e globalizzata la coesistenza tra persone provenienti da background differenti presenta sfide che devono essere vinte per assicurare un futuro di pace e cooperazione.
Rwanda non solo narra una vicenda che parla al nostro presente, ma lo fa attraverso meccanismi produttivi nuovi. Il set infatti diviene fucina, laboratorio di integrazione e cooperazione: oltre 480 uomini e donne provenienti da 24 paesi dell’Africa Centrale chiamati ad interpretare una pagina del loro stesso passato. Insieme a loro numerosi cittadini ruandesi nel ruolo che fu loro durante i drammatici eventi di quella primavera di sangue che scosse il paese africano nel 1994.
——-
CROWDFUNDING
Un film nato dal basso
Grazie a quella che è stata definita “una delle campagne di crowdfunding cinematografico di maggiore successo degli ultimi 10 anni” (Radio 105 – SmartUp!) Rwanda ha saputo riunire l’entusiasmo e il supporto di una community vastissima che si è fatta promotrice e supporter di un progetto cinematografico a tutti gli effetti “nato dal basso”. Lo ha fatto grazie a Produzioni dal Basso, la più nota piattaforma italiana di crowdfunding, partner insostituibile nella realizzazione di questo ambizioso progetto.
Grazie al supporto dei media canonici e alla creazione di una presenza social capace di seguire tutte le fasi della creazione e della realizzazione del film, Rwanda ha raccolto un hype mediatico che ha fatto di questo film un esempio di innovazione produttiva nello scenario cinematografico italiano. Migliaia di persone hanno letteralmente reso possibile la realizzazione di questa pellicola, migliaia di persone attendono ora di esserne spettatori.
——-
RISORSE SCARICABILI E LINK UTILI
• Trailer:
https://vimeo.com/272306680
• Official Website:
http://www.rwandailfilm.it
• IMDB Profile:
https://www.imdb.com/title/tt7665608
——-
CREDITS
Regia di Riccardo Salvetti
Con Marco Cortesi, Mara Moschini, Aaron Maccarthy, Rosanna Sparapano
Fotografia: Massimo Gardini
Soundtrack: Davide Caprelli
Montaggio: Matteo Santi
Re-Recording mixing: Corrado Magalotti
Color Correction: Alberto Bandini.
Una produzione Horizon Srl e MC-Teatro Civile • All Rights Reserved ©
——-
SPECIFICHE TECNICHE
Video: 4K ULTRA HD
Audio: Dolby Digital 5.1
Durata: 91 minuti
Lingua: italiana
Sottotitoli: italiano, inglesi
——-
Info di Contatto
RWANDA
Website: www.rwandailfilm.it
Email: info@rwandailfilm.it
Tel: +39 338 38 77 281
——-
RISORSE AGGIUNTIVE
LOGLINE
Chiudete gli occhi e provate ad immaginare.
Un uomo, una donna e le loro famiglie. Il genocidio più veloce e sistematico della Storia.
Lui Hutu, lei Tutsi. Lui deve uccidere. Lei deve morire. Un destino come tanti in quella primavera di sangue…
Ma questa volta c’è una piccola differenza: quando riaprite gli occhi, voi siete al loro posto e la scelta adesso è solo la vostra.
——-
SINOSSI BREVE
“Quando tutto iniziò in Rwanda, l’uomo bianco se ne andò. Il Mondo intero si girò dall’altra parte”
Augustin Maniriho
6 Aprile 1994: la piccola repubblica africana viene sconvolta da uno dei genocidi più veloci e sistematici della storia: un milione di morti in 100 giorni soltanto.
Augustin è Hutu e deve uccidere. Cecile è Tutsi e deve morire, eppure qualcosa darà loro la forza di fare la cosa giusta e di compiere un gesto di indimenticabile coraggio: salvare la vita di molti civili innocenti.
Ciò che avvenne durante quella primavera di sangue non solo cambierà la vita di Augustin e Cecile ma anche quella di due giovani attori chiamati ad interpretarli tanti anni più tardi sulle tavole di un palcoscenico.
Basato su una storia vera.
——-
NOTE BIOGRAFICHE REGISTA
Riccardo Salvetti, 31 anni, regista e film maker, si è diplomato in produzione cinematografica presso la Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” per Film, Televisione e Nuovi Media. Ama ritrarre storie incentrate su tematiche sociali con una narrazione che a volte assume toni surreali e onirici. Tra i suoi principali lavori il documentario “Gabanì due volte campione” e il cortometraggio “Closed Box”, vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali. Nel tempo libero adora leggere manga ed esplorare sentieri di montagna in sella alla sua mountain bike. “Rwanda” è il suo primo lungometraggio.
——-
Filmografia
Gabanì
Documentary
• CORTODOC AWAR – Visioni Corte International Film Festival 2012 Minturno (LT)
• BEST DOCUMENTARY – Eco FestivalPesio 2012
• BEST DOCUMENTARY – San Germano Film Festival 2012
• BEST DOCUMENTARY – Rocca Longobarda Film Festival 2012
• FEDIC AWARD – Valdarno Cinema Fedic 2012
• BEST DOCUMENTARY – Malescorto International Film Festival 2012
• AUDIENCE AWARD – Sedici Corto International Film Festival 2011
• FEDIC AWARD – Sedici Corto International Film Festival 2011
——-
ClosedBox
Short Movie
• FEDIC AWARD – Sedicicorto International Film Festival 2013
• Special Jury Mention – Ecu the European Independent Film Festival 2014
• Fedic Award – Valdarno Cinema Fedic 2014
• Basaglia AWARD – Valdarno Cinema Fedic 2014
• BEST SHORT MOVIE – Valdarno Cinema Fedic 2014
• BEST SHORT MOVIE – Valdarno Cinema Fedic 2014
• Winner Best Actor in a Short – Massachusetts Independent Film Festival 2014
• BEST SHORT MOVIE – Visioni Corte Film Festival 2014
——-
MAIN CAST
Marco Cortesi
Mara Moschini
Rosanna Sparapano
Aaron Maccarthy
Marta Gazzilli
Charline Obi
Jacques Habyalimana
Christelle Yonga Djuino
Serge N’Guessan Pokou
Souleymane Dia
Diogene Madella
Carlo De Benedictis
Amadou Thiaw
——-
TROUPE
Director: Riccardo Salvetti
DOP: Massimo Gardini
Writers: Marco Cortesi, Mara Moschini, Riccardo Salvetti
Editing: Matteo Santi
Original Soundtrack: Davide Caprelli
Re-Recording Mixing: Corrado Magalotti
Color Correction: Alberto Bandini
Motion Graphic:Christoph Brehme
First Assistant Director: Luca Mancini, Gianfranco Boattini
Second Assistant Director: Giulia Ferretti
Script Supervisor: Francesca Aufiero, Federica Balzarotti
Production Manager: Alba Tarabbo
Production Coordinator: James Foschi
Assistant Production Manager: Adele Grotti, Federico Cortesi
Camera Operator: Lorenzo Dalle Donne
First Camera Assistant/Focus Puller: Alberto Bandini
Second Camera Assistant: Giorgia Poppi
Key Grip: Luca Bardella
Grips: Daniel Mercatali, Chiara Pepe, Alberto Donati
Chief Lighting Technician: Cristina Iasello
Lighting Technician/Electrics: Matteo Perini, Matteo Bellomo
Production Sound Mixer: Matteo Neri
Set Designer: Barbara De Monte, Nazario Di Tullio
Costume Designer: Marianna Biondi, Ariane Lanchais
Key Make-Up Artist: Apollonia Tolo
Make-up Artist: Arianna Farolfi
Special Make-Up Effects Artist: Francesco Di Santo
Make-Up Assistants: Giorgia Tonini, Beatrice Catalano Visconti
Photographer: Riccardo Caselli
Illustrations: Camila Dina
Subtitles:Licia Pini
Backstage & PR: Enrico Samorì, Corrado Ravaioli