Il carismatico violinista Pavel Šporcl sarà protagonista al Festival delle Nazioni con il suo violino blu e insieme al suo ensemble Gispy Way, in un concerto in programma mercoledì 5 settembre 2018 alle ore 21.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello. Šporcl è divenuto celebre in tutto il mondo per il suo virtuosismo, la tecnica impeccabile, l’abbigliamento casual e il violino di colore blu per lui appositamente costruito e dipinto dal liutaio Jan Špidlen nel 2005, oltre che per un approccio non convenzionale che mira a divulgare la musica classica al più ampio pubblico di ascoltatori. Al Festival delle Nazioni, Šporcl e la sua band presenteranno un programma musicale volto a sottolineare l’influenza della cultura ungherese e zingara sulla musica morava e boema, attraverso le composizioni originali o arrangiate di Johannes Brahms, Jenő Hubay, Ivó Csámpai e Tomi Vontszemü, Béla Babai, František Škroup, Pablo de Sarasate, Astor Piazzolla, Vittorio Monti e dello stesso Šporcl.
«Da molti anni cerco di espandere i confini della musica classica al più ampio spettro di ascoltatori – ha dichiarato il musicista – e cerco di farlo anche attraverso gli oggetti che da secoli ci circondano. Questo è il motivo per il quale ho chiesto al miglior liutaio della Repubblica Ceca di costruire un violino per il nuovo millennio. Un violino di colore blu, su mia richiesta, che rappresenti un nuovo approccio alla tradizione, un simbolo di ribellione contro le regole e le convezioni».
Nato nel 1973 nella citta boema Budweis, Šporcl è l’unico musicista della Repubblica Ceca ad apparire nel libro di Henry Roth Virtuosi del violino da Paganini al XXI secolo. Ha in repertorio quaranta concerti per violino e orchestra come pure numerose sonate e brani virtuosi del repertorio cameristico. Ha suonato nelle sale più prestigiose come, a titolo di esempio, la Suntory Hall di Tokyo e il Concertgebouw Amsterdam, con orchestre come Orchestre National de France, Tokyo Metropolitan Symphony, Royal Liverpool Philharmonic, Russian National Symphony Orchestra, Orchestre de Paris. Nel repertorio da camera ha suonato con Josef Suk, Shlomo Mintz, Nikolai Lugansky. Sebbene la sua carriera sia improntata alla musica classica, Šporcl ha collaborazioni anche con musicisti pop e jazz che gli permettono di essere apprezzato da un ampio pubblico. Insieme al Gyspy Way, gruppo di virtuosi del genere, ha presentato più di duecentocinquanta concerti in tutto il mondo. Base del loro repertorio sono canzoni popolari slovacche, ungheresi, rumene, russe e rom. Gyspy Fire è stato nominato CD dell’anno 2015 dalla casa discografica Supraphon.
I biglietti per lo spettacolo (da 20 a 25 €) sono in vendita online su vivaticket.it oppure nella biglietteria di Città di Castello (Palazzo Facchinetti, Corso Vittorio Emanuele 2) aperta dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00. Per informazioni ticket@festivalnazioni.com, 075 8522823.
Il Caravaggio Piano Quartet ha vinto la seconda edizione del Concorso nazionale Alberto Burri per gruppi giovanili di musica da camera, promosso dal Festival delle Nazioni in collaborazione con il Lions Club di Città di Castello e con il sostegno di Agricola Il Palazzone, So.Ge.Pu., Anna Casilli e Claudio Tomassucci.
La formazione composta da Federico Piccotti al violino, Matteo Mizera alla viola, Daniel Mizera al violoncello e Bernat Català Rams al pianoforte, ha convinto la giuria del concorso eseguendo il Quartetto con pianoforte n. 1 op. 15 di Gabriel Fauré e superando gli altri due gruppi finalisti – il duo flauto e pianoforte di Leonardo Grittani e Maurizio Zaccaria e il Quartetto Ascanio – nella prova finale del concorso che si è svolta oggi pomeriggio nella Chiesa di San Francesco di Città di Castello.
Al termine della selezione, il direttore artistico del Festival delle Nazioni Aldo Sisillo – presidente della giuria tecnica composta da Oreste Bossini, Mauro Mariani, Giordano Montecchi e Francesco Arturo Saponaro – ha espresso la propria soddisfazione per il successo dell’iniziativa e per la qualità dei gruppi musicali che hanno preso parte al concorso: «Questa è la seconda edizione – ha dichiarato Sisillo – e rispetto all’anno scorso abbiamo notato una crescita generale delle formazioni che si sono candidate. La giura ha dovuto discutere molto e come al solito sono state le leggere sfumature a fare la differenza. Il nostro regolamento, come tanti concorsi, prevede però solo un vincitore: quest’anno, dopo ampia discussione, abbiamo ritenuto che al momento sia indirizzato a una maggiore maturità il Caravaggio Piano Quartet».
Al Caravaggio Piano Quartet verrà assegnato un riconoscimento economico pari a cinquemila euro: metà della somma è stata consegnata in occasione della premiazione, avvenuta in apertura del concerto dell’Athenäum Quartett nella Chiesa di San Domenico; l’altra metà sarà il compenso per un concerto da svolgersi nell’ambito della cinquantaduesima edizione del Festival delle Nazioni.
Il Caravaggio Piano Quartet si è formato nel tardo 2017 ed è composto da giovanissimi talenti, ciascuno con doti di eccellenza derivate da percorsi formativi effettuati all’estero presso la Royal Academy of Music, la Guidhall School of Music and Drama, l’Universität Mozarteum e la Haute École de Musique di Ginevra. Il Quartetto ha debuttato con un concerto nella prestigiosa sala barcellonese del Jardí dels Tarongers e con una registrazione radiofonica emessa da Catalunya Radio riscuotendo successo di pubblico e critica. Il 2018 prevede già numerosi concerti per associazioni musicali e enti culturali in Catalogna, dove il quartetto ha avuto luce. I componenti del gruppo hanno avuto la fortuna di formarsi e perfezionarsi insieme a maestri quali Balcea Quartet, Endellion Quartet, Heath Quartet, Trio di Parma, Alban Berg Quartet, Quartetto di Cremona, Carlo Fabiano, Roberto Gonzalez, David Takeno, Rachel Roberts, Danusha Waskiewicz, Carole Presland, Katia Apekisheva, Matthew Jones, Peter Bithel e Diana Ketler.