La terza serata è quella che meglio esprime la vocazione internazionale del Festival Scenari Europei.
“E toi” di Carolina Van Eps e Francesca Saraullo è una performance basata su di uno studio dello spazio intermedio, ovvero lo spazio inteso come distanza tra due persone, ma anche come elemento vivo, capace di influire attivamente su chi lo abita. Il duo – di stanza a Bruxelles – riesce a condensare il portato filosofico del progetto (Perec, Duchamps, Derrida) in una performance “di sostanza”. Il movimento convulso e mai compiaciuto sviluppato dalle performers riesce a visualizzare ed animare lo spazio indagato: il gesto corporeo appare stendersi e contrarsi in reazione agli spostamenti dell’aria, che da apparente vuoto si fa dunque presenza fisica tenace. In determinati frangenti, i due corpi in scena appaiono più agiti che agenti, scossi da un flusso energetico che proviene dall’esterno e li trapassa. In questo modo, ciò che si crea davanti ai nostri occhi non è più l’esecuzione di una coreografia o di una partitura prefissata, quanto uno “spogliamento” della finzione scenica. Ciò che resta è inevitabilmente la rivelazione della realtà: il movimento umano nella sua dimensione pura ed ingenua, infante e ferina, sottratta alle convenzioni della cultura e del tempo.
Revolution di Teatro Zeta (L’Aquila) viene presentato in anteprima in Italia proprio a Scenari Europei 2018, dopo il debutto al Fringe Festival di Edimburgo. L’allestimento di Rolando Macrini sorprende per la chiave dolente e riflessiva con cui viene trattato il tema della rivoluzione, solitamente oggetto di reinterpretazioni artistiche a dir poco facili e romantiche. Ma lo spettacolo riesce a convincere anche per il suo linguaggio estetico avvolgente, terreno su cui viene coniugata ogni meditazione storica, sociale e filosofica, su cui pure il lavoro poggia solidamente. Manuele Morgese assicura una performance energica e poliedrica, esibendosi in un pastiche plurilinguistico (partenopeo, inglese, grammelot) non solo idiomatico. Lo spazio scenico – pur agito dentro una superficie minima – si moltiplica e ripiega ripetutamente, grazie all’impiego brillante di video-camera e videoproiezione. Meno vistoso ma non meno importante il contributo delle tracce sonore (composte da Rasmus Zschoch e lo stesso Rolando Macrini), che sostengono contrappuntisticamente l’interezza dell’azione.
Elegante intermezzo musicale quello proposto tra i due spettacoli dal soprano Maria Chiara Papale, accompagnata al pianoforte da Alessio Faraone, impegnati in un variegato percorso di romanze e brani d’opera (Puccini, Mozart, R. Schumann, F.P. Tosti).
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CREDITS:
ET TOI
di/con Francesca Saraullo e Carolina Van Eps (Bruxelles)
Genere: performance/danza
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REVOLUTION
con Manuel Morgese
Genere: Prosa
Regia: Rolando Macrini
Assistente regia: Sara Iaccarella
Musiche originali: Rasmus Zschoch e Rolando Macrini
Collaborazione: La Mama Experimental, Theater-Umbria International
Produzione: Teatro Zeta (L’Aquila)
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SCENARI EUROPEI 2018
Genere: Festival
Direzione Artistica: Giulia Basel
Direzione Artistica: Massimo Vellaccio
Collaborazione: Flavia Valoppi, Anna Paolo Vellaccio, Umberto Marchesani
Organizzazione: Ilaria Palmisano, Emanuela D’Agostino, Annalica Bates
Tecnica: Edoardo De Piccoli, Renato Barattucci
Grafia: Antonio Stella
Produzione: Florian Metateatro