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Sabato 13 e Domenica 14 Ottobre | Teatro Vascello | WEN HUI Living Dance Studio Beijing | Red | Video | PRIMA NAZIONALE |Sabato h.21 – Domenica h.17 | Biglietti da 19 a 25 euro
WEN HUI – LIVING DANCE STUDIO BEIJING
Red – A Documentary Performance
13 – 14 Ottobre | Teatro Vascello
sabato 13 ore 21| domenica 14 ore 17
Cineasta e coreografa cinese, Wen Hui è alla guida della compagnia Living Dance Studio di Beijing con la quale porta avanti una ricerca incentrata sulla memoria e sulle possibilità del corpo di presentarsi come archivio della storia di un popolo.
Red – A Documentary Performance ci riporta nella Cina maoista degli anni Sessanta e Settanta utilizzando come punto di partenza il balletto The Red Detachment of Women, modello dell’estetica socialista e della sua rivoluzione culturale, con il suo mix di tecniche occidentali e tradizione cinese. Hui porta in scena due generazioni di danzatrici che attraverso la loro presenza, i loro gesti ma anche video e interviste riempiono quel vuoto che separa le grandi narrazioni storiche dall’intimità. Chi ha vissuto quel periodo si confronta con chi lo percepisce come un’eco lontana.
Ma tra documentario e performance lo spettacolo di Wen Hui riesce a far rivivere questo dialogo nel corpo, nel fare scenico. Così il palco del teatro si affaccia al mondo come visione di una intera società e delle sue problematiche, come termometro per testare il valore dei gesti, delle memorie di ogni singolo individuo dinanzi alla storia.
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ALI MOINI
My Paradoxical Knives
13 – 14 Ottobre | Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
sabato 13 ore 18 e 20.30 | domenica 14 ore 16 e 18.30
Nato nel 1974 a Shiraz (Iran), Ali Moini vanta un percorso eclettico e versatile che lo porta dallo studio dei canti e delle musiche tradizionali iraniani, alla performance e alla danza al fianco di artisti come Meg Stuart, Lisa Nelson o Deborah Hay. My Paradoxical Knives è una performance che attinge dalla tradizione culturale persiana e che lega insieme le poesie del poeta Sufi del XIII secolo Rumi e i movimenti alla base della pratica roteante dei dervisci.
Il tradizionale abito Sufi, rappresentazione di sicurezza e uguaglianza, è tramutato dall’artista in una fonte di pericolo: ora composto da cinghie, infatti, collega dei coltelli al corpo del performer come fossero strumento di difesa e contemporaneamente di minaccia. Girando e cantando le poesie di Rumi, Moini lascia sollevare queste armi per puntarle verso il pubblico.
Questa danza rituale cambia così il suo significato, diventando un mezzo per interrogare la forza delle tradizioni e della poesia, le misure di sicurezza poste nella relazione tra artista e pubblico o la percezione di minaccia dinanzi a una cultura diversa. Quanto è veramente possibile avvicinarsi a un’identità distante da noi?
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Da mercoledì 17 a venerdì 19 Ottobre | Teatro Olimpico |HOFESH SHECHTER Grand Finale | h.21 (FOTO) Biglietti da 15 a 40 euro
HOFESH SHECHTER COMPANY
Grand Finale
17 – 19 Ottobre | Teatro Olimpico
ore 21.00
Definito dal The Guardian come un valzer per la fine dei tempi, Grand Finale segna l’atteso ritorno di Hofesh Shechter per Romaeuropa Festival. Il coreografo di fama internazionale presenta un lavoro che guarda al passato aprendo nuove strade e lo fa attraverso il suo marchio distintivo ed esilarante di danza e teatro combinati con la musica.
Grand Finale è allo stesso tempo comico, cupo e meraviglioso, evoca un mondo in caduta libera, pieno di energia anarchica e commedia violenta. Eseguita da una potente tribù di dieci danzatori accompagnati da sei musicisti, la coreografia si completa della colonna sonora a cura dello stesso Shechter e si mescola al set ricco e spiccatamente teatrale di Tom Scutt in questa audace e ambiziosa nuova opera.
Una danza ai confini del mondo al suono dell’apocalisse, che potrebbe sembrare distopica, ma con il tipico ‘black humour’, firma del coreografo, nasconde un ottimismo leggero e fiducioso. È il talento di Shechter quello di analizzare ed esorcizzare, allo stesso tempo, i demoni di del nostro presente.
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Contatti Biglietteria:
06 45553050
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Da giovedì 18 a domenica 21 Ottobre | Mattatoio Testaccio e Teatro Vascello | DANCING DAYS dedicato alla nuova danza europea con Keren Levi, Sara Sguotti, Christos Papadopoulos, Ingrid Berger Myhre, Luna Cenere, Salvo Lombardo, Dominik Grunbuhel e Luke Baio| –
DANCING DAYS
I giorni del REf18 dedicati alla danza europea
Dal 18 al 21 Ottobre al Mattatoio (Testaccio) e al Teatro Vascello
Torna negli spazi del Mattatoio, dal 18 al 21 Ottobre, il focus, a cura di Francesca Manica, che il Romaeuropa Festival 2018 dedica alle nuove tendenze della danza europea. Giorni di danza, tra Italia, Olanda, Grecia, Norvegia e Austria (queste le nazioni protagoniste dell’edizione del focus) per presentare le creazioni di artisti che contaminano la propria ricerca coreografica con altrettanti linguaggi scoprendo nuovi mondi emotivi, percettivi ed estetici. «Fil rouge tra queste giornate è il corpo inteso come strumento personale e politico, chiave di accesso all’emotività degli artisti o “arma” per analizzare, scomporre e ricomporre il presente. Un corpo visionario che si relaziona alla musica, che attinge dalla letteratura o dall’immaginario che condiziona la percezione del femminile, che si rende ironico attraverso proiezioni video o che si fa strumento d’indagine della stessa composizione musicale» afferma Francesca Manica.
Ed è in quest’ottica che Dancing Days si aprirà il 18 Ottobre con le pièce The Dry Piece – XL Edition firmata dall’olandese Keren Levi che ispirandosi alle creazioni di Busby Berkeley (celebre regista di musical degli anni Trenta) e al testo The Beauty Myth di Naomi Wolf, trasforma la scena in un dispositivo attraverso cui indagare il concetto di bellezza legato alla rappresentazione della donna. La narrazione del corpo femminile prosegue nella stessa giornata con la coreografia S.Rituale di Sara Sguotti: il progetto vincitore dell’edizione 2017 di DNAppunti Coreografici nasce come autoritratto del piacere personale a partire dall’incontro tra la poesia di Baudelaire Il serpente che danza, alcune opere di Louise Bourgeois, Tracy Enim e Ren Hang.
Dalla Grecia arriva l’acclamato coreografo Christos Papadopoulos, tra i nomi che hanno maggiormente conquistato l’attenzione di pubblico e critica negli ultimi anni per l’originalità e l’assoluta radicalità delle sue composizioni. Con Opus, il lavoro che presenta insieme alla sua compagnia Leon and the Wolf il 19 Ottobre, Papadopoulos prosegue la sua ricerca sulla natura del gesto indagando la relazione che intercorre tra musica e visione. Protagonista della pièce è, infatti, una reinterpretazione dell’Arte della fuga di Bach: quattro danzatori in scena per visualizzare questo capolavoro della cultura musicale occidentale, esplorare le nostre reazioni automatiche e impulsive quando ascoltiamo la musica, lasciarci percepire un senso del divino incarnato dalla natura, dal corpo e dal suo movimento.
Doppio appuntamento ancora al femminile il 20 Ottobre: Luna Cenere, coreografa e danzatrice di origini napoletane, classe 1987, già attiva nella compagnia di Virgilio Sieni, presenta il suo Kokoro, trasformazione e mutazione del corpo per decostruire la nostra percezione della realtà e le categorie dualistiche (bene-male; bello-brutto) nelle quali siamo abituati a incasellarla; la norvegese Ingrid Berger Myhre utilizza invece il corpo per riflettere sulle stesse strutture della composizione coreografica. Blanks, il titolo della sua performance, è un processo metalinguistico che invita lo spettatore a interrogarsi sulle modalità attraverso le quali si assiste ad uno spettacolo di danza e il modo in cui la descrizione verbale di una situazione possa alterare la situazione reale stessa.
Ci riporta con ironia negli anni Novanta il duo austriaco Luke Baio e Dominik Grünbühel che con Ohne Nix, in scena il 21 Ottobre, dà vita ad una performance immaginifica in cui videoproiezioni e tecniche di morphing incontrano un sofisticato quanto esaltante umorismo per riflettere sui processi artistici, sul valore dei tentativi e dei fallimenti.
Chiusura di questa edizione del focus, in scena il 20 e il 21 Ottobre al Teatro Vascello, è Excelsior di Salvo Lombardo fondatore della compagnia Chiasma. Il coreografo italiano riprende in mano il celebre Gran Ballo Excelsior per estrarne i temi politici e sociali che lo plasmano. Lontano dal voler rimettere in scena questo capolavoro della cultura coreutica o da qualsiasi reinterpretazione in chiave contemporanea della pièce, Lombardo intende invece porre sotto una lente d’ingrandimento il ruolo simbolico che lo spettacolo ha assunto nella società occidentale, incarnando il sentire comune e le aspettative di un determinato periodo storico. Qual è oggi l’eredità culturale di una certa idea di Occidente nata alla fine del XIX secolo? Quali iconografie e quali immaginari del Gran Ballo Excelsior riemergono oggi, in forme apparentemente diverse nella rappresentazione degli “altri”, nel disegno dei corpi e nella negoziazione delle relazioni tra Europa e “resto del mondo”?
Completa Dancing Days, il 21 Ottobre, la presentazione dei lavori dei tre finalisti di DNAppunti coreografici, bando di sostegno ai futuri coreografi italiani realizzato in network con Cango/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza Firenze, il Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – teatro dimora di Mondaino, la Fondazione Romaeuropa, Gender Bender di Bologna e la Triennale di Milano. Gli artisti e le artiste selezionati per l’edizione 2018 sono: Simone Cisternino, Marina Donatone, Siro Guglielmi, Riccardo Guratti, Masako Matsushita ed Elena Sgarbossa.
Incontro pubblico per riflettere sugli spettacoli osservati durante questa edizione del focus ancora il 21 Ottobre con Vis à Vis, il percorso di formazione ideato da Teatro e Critica e guidato da Gaia Clotilde Chernetich.
Tutta la programmazione di Dancing Days sul sito: https://romaeuropa.net/festival-2018/dancing-days/
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Ancora in scena:
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Fino al 14 Ottobre | Teatro Argentina | Daria Deflorian – Antonio Tagliarini – Quasi Niente | Teatro | ore 21 sabato 13 ore 19 – domenica 14 ore 17 | PRIMA NAZIONALE |Biglietti da 11 a 30 euro
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Fino al 20 Ottobre | Teatro Vittoria | PETER BROOK / MARIE-HÈLÈNE ESTIENNE | The Prisoner |Teatro | PRIMA NAZIONALE |ore 21 – domenica 14 ore 17 – sabato 20 ore 16 e ore 21 domenica 14 ore 17 Biglietti da 22,50 a 45 euro FOTO
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Fino al 21 Ottobre | Sala Santa Rita |Robert Henke – Linee e Punti No.1 | Installazione |Da martedì a giovedì ore 16-22 | venerdì e sabato dalle 16 alle 23 | Ingresso gratuito