Direzione drammaturgica Elisabetta Matelli
Regia Christian Poggioni
Allestimento: Simone Mauri e Giulia Quercioli
Musiche: Adriano Sanguineto
Scenografie e costumi: Dino Serra
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La tragedia Ione di Euripide c’inserisce nelle vicende intricate e forti di un mito arcaico ripreso da Euripide con modernità verso la fine del V sec. a.C.. Quella di Euripide è una sapiente riscrittura del mito che ne fa un plot a intrigo, toccando temi ancora di estrema attualità quali il contrasto tra maternità e paternità adottive e di sangue, la ricerca di identità attraverso le figure genitoriali e la cittadinanza, l’emarginazione degli stranieri ma anche l’oscurità della conoscenza che porta con sé gravi inganni.
Creusa, figlia del re di Atene, concepisce con il dio Apollo un figlio. Vergognandosi della violenza subita all’insaputa di tutti, la donna abbandona il neonato, che viene però raccolto dal fratello di Apollo, Ermes, e portato a Delfi. Qui cresce nel tempio come servo del dio. Anni dopo, proprio Creusa e il marito Xuto giungono a Delfi per sapere dall’oracolo perché non riescono ad avere figli…
Kerkis propone un riallestimento della tragedia rispettando il più possibile il testo originale di cui cerca di far emergere l’aurea arcana e misteriosa (siamo a Delfi, davanti al tempio di Apollo), ma dando risalto all’attualità universale della maggior parte dei temi che intrecciano la trama, interpretati con grande vivacità dagli attori. Scene e controscene costellano l’intera rappresentazione creando una sorta di bassorilievo pittorico in movimento, in cui il coro rimane l’unico elemento costante. In questa tragedia Euripide affida proprio al coro un ruolo rilevante nella complicazione tragica della vicenda, che l’interpretazione di Kerkìs valorizza con un raffinato lavoro di ricerca su ritmi, musicalità e coreografie. L’allestimento e l’impianto registico propongono dunque una tela in movimento sulla quale si stagliano le esistenze tragiche dei personaggi destinati, solo attraverso una serie di intrighi, ad un lieto fine inatteso.
Lo spettacolo nasce da un lungo percorso di studio, iniziato nel 2012 in occasione della prima edizione del Corso di Alta Formazione Teatro Antico in Scena. Da allora esso è stato ripreso e riallestito più volte dall’Associazione Kerkìs Teatro Antico in Scena. Anche il nuovo allestimento in corso d’opera riserva novità e approfondimenti interpretativi.
Al termine dello spettacolo viene proposta un “drama-forum”, in cui gli spettatori dialogano con attori, regista e con chi ha curato la drammaturgia. Potranno fare domande, esprimere suggerimenti e sensazioni che lo spettacolo ha alimentato.
Per partecipare a questo e ad altri spettacoli di teatro classico, il pubblico è invitato ad associarsi a Kerkis – Teatro Antico In Scena attraverso il link www.kerkis.net o contattando la segreteria +39 342 530484, mail direzione@kerkis.net.
I soci hanno il diritto di partecipare a tutti gli eventi e alle attività del 2018.
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Kerkis – Teatro Antico in Scena
Teatro San Lorenzo alle Colonne
Corso di Porta Ticinese, 45 – Milano