26 dicembre 1939: si apre così lo show circense del Cirko Vertigo al Café Müller di Torino, come un sospiro nostalgico per un’epoca d’oro che noi spettatori del 2018 potremmo o dovremmo ritenere più opportuna per le prodezze sceniche degli acrobati. Eppure lo spettacolo dei Vertigo, coprodotto con l’Associazione Qanat Arte e Spettacolo, diverte e lascia stupefatti a prescindere dall’ambientazione.
Müller Kabaret, scritto e diretto da Paolo Stratta, possiede tuttavia una propria atmosfera, luci soffuse che virano dal bluette al rosso, fomentate dalla performance swing di ottoni e fisarmonica dei Bandakadabra, invasa da un fumo (letterale) che esprime la distanza spaziale e temporale di chi vive sul palcoscenico: i numeri di giocoleria di Davide Baldassarri, le acrobazie con anelli e pali, trapezi e tessuti di Valentina Padellini, Rio Ballerani, Justine Delolme, Daira Trujllo, Fernanda Lobo Martins e Paolo Starinieri, i contorsionismi di Alessandra Piccoli e gli interventi coreografati di Sandra Tuffanelli e Sara Pocovaz racchiudono il senso della meraviglia e della duplice distanza al tempo stesso.
Presenta e intrattiene Luisella Tamietto, con gli interludi comici che ci riportano (ma non necessariamente) al tempo e al luogo presente. Il pretesto di imbastire una vicenda dietro l’espressione scenica e acrobatica dello spettacolo passa presto in secondo piano, the show must go on, i performer devono mostrarsi e dilettare il pubblico; forse, la vera necessità di collocare lo spettacolo non qui e non ora, ma tra l’America e la Germania degli anni ‘40, è imposta dal pubblico stesso, i cui gusti e aspettative sono largamente determinati dalla tecnologia e dall’arte audio-visivi.
La nostalgia per un’epoca d’oro cui si faceva riferimento non è quindi che la ragione stessa per cui preferire un’esibizione dal vivo alla sua riproduzione in video, nelle più svariate e molteplici forme, ammettendo così l’inevitabile anacronismo del circo, della performance e dell’arte scenica a tutto tondo. A fare la differenza non è tanto la pretesa di una distanza nello spazio e nel tempo, quanto quell’atmosfera tra fumi, tenui luci e musica swing che rende l’esperienza decisamente più avvincente.
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Müller Kabaret
scritto e diretto da Paolo Stratta
con Luisella Tamietto, Davide Baldassarri, Valentina Padellini, Rio Ballerani, Justine Delolme, Daira Trujllo, Fernanda Lobo Martins, Paolo Starinieri, Alessandra Piccoli, Sandra Tuffanelli, Sara Pocovaz
costumi Carla Carucci
luci Massimo Vesco
rigging Rio Ballerani
musica dal vivo Bandakadabra
produzione Cirko Vertigo, coproduzione Associazione Qanat Arte e Spettacolo