Dal 7 al 21 gennaio 2019 Fondazione Cineteca Italiana propone presso Cinema Spazio Oberdan di Milano un omaggio alla regista argentina Lucrecia Martel, una delle registe più interessanti del panorama contemporaneo. In programma il nuovo, potentissimo film ZAMA, insieme agli altri tre lungometraggi da lei a oggi realizzati.
Tratto dall’omonimo bestseller di Antonio Di Benedetto, nel raccontare una storia ambientata alla fine del ‘700, Zama mette in scena un protagonista inquieto e insoddisfatto, Don Diego de Zama, che cerca di divincolarsi dalla stagnante paralisi della società che lo circonda. Una paralisi espressa dalla Martel soprattutto attraverso l’incisiva composizione pittorica delle immagini, che favorisce la strana immobilità di paesaggi e personaggi, fermi come frutti che marciscono al sole. Questa visione del mondo come luogo insano, melmoso, stagnante, metafora di una condizione umana segnata da arida fragilità, costituisce del resto la poetica di Lucrecia Martel fin dai tempi del suo esordio nel lungometraggio con La ciénaga (in italiano La palude), ed è la garanzia di una autorialità autentica capace di toccare temi universali che tutti ci riguardano.
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CALENDARIO PROIEZIONI
Cinema Spazio Oberdan Milano
07.01 ore 21.15 / 09.01 ore 16.45 / 10.01 ore 21.15 / 12.01 ore 19.00 / 16.01 ore 17.00 / 18.01 ore 21.15 / 21.01 ore 21.15
Zama
R. e sc.: Lucrecia Martel, dal romanzo omonimo di Antonio Di Benedetto. Int.: Daniel Giménez Cacho, Matheus Nachtergaele, Juan Minjin, Lola Dueñas. Br./Fr./Sp/Messico, 2017, 115’, v.o. sott. it.
Storia di Don Diego de Zama, funzionario della corona spagnola relegato ad Asunción, in Paraguay, alla fine del Settecento. Don Diego è disposto a tutto per ottenere l’agognata promozione ed essere trasferito a Buenos Aires per i suoi meriti, ma gli anni passano e nulla accade. La lettera non arriva mai, e quando Zama scopre di aver perso tutto nell’attesa, decide di prendere parte alla caccia di un pericoloso bandito. Zama parte quindi per le terre lontane, dove viene preso prigioniero e condannato a morte. Consapevole del fatto che la sua vita è appesa a un filo e ormai libero dall’ossessione della promozione e del trasferimento, Zama scopre che il suo unico desiderio è vivere.
Prima della proiezione del 10 gennaio, intervento del critico Andrea Chimento (Longtake) su Zama e il cinema di Lucrecia Martel.
07.01 ore 17.00
14.01 ore 21.15
La ciénaga
R. e sc.: Lucrecia Martel. Fotog.: H. Colace. Mont.: S. Ricci. Int.: G. Borges, M. Moran, J. Cruz Bordeu, M. Adjemian, D. Baenas, L. Balcare. Argentina, 2001, 102’, v.o., sott. it.
In una regione paludosa del nord dell’Argentina, due famiglie con quattro figli ciascuna passano l’estate in un’indolenza nevrotica, determinata dal clima afoso e umido e dalla perdita di ogni punto di riferimento. Due incidenti circoscrivono l’universo claustrofobico del film: nel primo vediamo Mecha, la madre della prima famiglia, cadere sul bordo della piscina di casa e ferirsi al petto con dei bicchieri; del secondo sarà protagonista un bambino, mentre gioca lontano da ogni sguardo degli adulti.
Premio migliore opera prima al festival di Berlino 2000.
08.01 ore 19.00
13.01 ore 15.00
La niña santa
R.: Lucrecia Martel. Sc.: L. Martel, Juan Pablo Domenech. Int.: Mercedes Moran, Carlos Belloso, Alejandro Urdapilleta, Maria Alche, Juieta Zylberberg, Mia Maestro, Monica Villa, Marta Lubos. Argentina/Italia/Spagna/Olanda, 2004, 106’.
Nell’inverno argentino, Amalia e Josefina, due ragazze sedicenni, provenienti da famiglie diverse, a scuola discutono a lungo di fede e di vocazione con altre coetanee, ma tra loro non fanno che parlare di baci. Sarà però l’incontro casuale di Amalia con un medico che segnerà la sua vita e le farà capire la forza della sua vocazione.
11.01 ore 17.00
20.01 ore 19.15
La donna senza testa
R. e sc.: Lucrecia Martel. Int.: Maria Onetto, Claudia Cantero, César Bordon, Daniel Genoud, Guillermo Arengo. Arg./Fr./Italia, 2008, 87’, v.o. sott. it.
Veronica è al volante della sua macchina quando, in un momento di distrazione, urta qualcosa. Nei giorni seguenti si comporta in modo strano, come se si sentisse estranea ai luoghi e alle persone che le sono intorno finché, all’improvviso, confessa a suo marito di aver investito qualcuno con la macchina. I due tornano sul luogo dell’incidente ma trovano solo il cadavere di un cane. Quando sembra che questo brutto episodio sia chiuso e la vita sia tornata alla normalità, viene trovato un cadavere…
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Modalità d’ingresso al Cinema Spazio Oberdan
Piazza Oberdan Milano
Biglietto intero € 7,50
Ridotto con *Cinetessera € 6
Gratuito per ragazzi dai 16 ai 19 anni
*Cinetessera annuale € 10