Ideato diretto e illustrato da Marco Nateri
Con la collaborazione degli allievi Michela, Elena, Letizia, Edoardo, Roman, Lavinia, Chiara,
Flora, Luigi, Riccardo, Michael, Sol, Miriam, Gaia, Emanuele, Eleonora, Martina, Samuele, Willy, Asia della classe III D, scuola primaria di Flumini, dell’Istituto Comprensivo 6 di Quartu Sant’Elena, e dell’insegnante Daniela La Rocca.
Coreografia: Luca Massidda
Con Luca Massidda
Musiche a cura di Diego Soddu
Sartoria: Stefania Dessì
Disegno luci: Filippo Cossu
Voci: Maria Grazia Bodio, Cesare Saliu, Jacopo Melis.
Una produzione ASMED-Balletto di Sardegna con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Autonoma della Sardegna
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La Fantastica storia di Giannino e il Gatto trae ispirazione dalle vicende biografiche del giovane Rodari, e dal suo grande amore per i gatti.
Lo sbuffo di vapore di un treno d’altri tempi; un ragazzino che viaggia da solo, con una grande valigia; un orologio da taschino; un gatto che si chiama Fantasia. L’arrivo a Venezia, una città lontana e magica; un amico invisibile ma sempre presente e mille storie da raccontare che prendono forma! Il tempo scorre veloce e poi rallenta: forse questa fantastica avventura è solo il sogno di un bambino che scopre il valore della fantasia, e che trova in sé il desiderio di diventare uno scrittore.
Uno spettacolo di teatro e danza per un pubblico dai 0 ai 99 anni, nato dall’amore per Rodari e dalla speciale e preziosa collaborazione e partecipazione attiva dei bambini della classe III D della scuola primaria I.C.S.6 di Quartu Sant’Elena (CA), co-autori e voci recitanti di parte dei testi.
La Fantastica storia di Giannino e il Gatto ha debuttato all’Auditorium Comunale di Cagliari per il FINDragazzi 2018, sia nella rassegna per le famiglie a teatro sia in due matinee per le scuole dell’infanzia e primaria di Cagliari, con grandissimo successo.
Gianni Rodari è uno degli autori più letti e tradotti all’estero assieme a Gramsci, Dante e Collodi. Tra i più grandi scrittori per l’infanzia, vince il prestigioso premio Andersen nel 1970, e con la sua creatività combatte preconcetti, oscurantismi e ideologie pedagogicamente conservatrici: la creatività dei bambini, per Rodari, deve essere rispettata, e la loro libertà di espressione deve essere garantita e deve fondarsi sull’autonomia. Le storie di Rodari sono soprattutto divertenti, perché il divertimento insegna più del rimprovero, il sorriso più della punizione. Con Rodari entriamo in un mondo fatto di buon senso, di eguaglianza sociale, di empatia. Allo stesso tempo, giocando con le parole, impariamo divertendoci ad esprimerci in maniera corretta.
«Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: – Buon viaggio!» (Gianni Rodari, Il giovane gambero, da “Favole al telefono”)