MUSICHE DI VIVALDI, CHOPIN, Clara SCHUMANN nel bicentenario della nascita e prime esecuzioni di opere di donne compositrici Italiane
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Primo importante concerto padovano de “I Solisti Veneti” che – a sei mesi dalla scomparsa del loro fondatore e Direttore, il Maestro Claudio Scimone – si presentano puntuali all’appuntamento con il Concerto di Primavera, tradizionalmente dedicato alle donne compositrici. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, anche quest’anno il concerto si terrà all’Auditorium “Pollini” di Padova venerdì 8 marzo 2019 alle 21.00.
Organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, il concerto ribadisce quanto siano vive e solide quell’energia artistica e quella creatività musicale che il Maestro Scimone ha per sei decenni instancabilmente ispirato ai suoi “Solisti”, dirigendoli in concerto, in disco e in innumerevoli tournée in tutto il mondo.
Il concerto dell’8 marzo è quasi un annuncio ufficiale, a Padova e al mondo, che i “Solisti” sono determinati a proiettarsi nel futuro per tenere alta e luminosa l’eredità estetica ed umana del Maestro Scimone.
Fu proprio Scimone a volere che il Concerto di Primavera coincidesse con la Giornata Internazionale della Donna, presentando al pubblico il “femminile in musica”, ospitando capolavori di donne compositrici del passato e stimolando ogni anno le compositrici contemporanee di tutto il mondo alla produzione di nuove pagine musicali. Lo stesso spirito anima anche il programma del Concerto di Primavera 2019, nel bicentenario della nascita di Clara Schumann: donna compositrice per eccellenza, moglie di Robert Schumann e prima esecutrice di una grande parte delle opere del marito.
Clara Schumann fu figura musicale di primo piano del Romanticismo musicale europeo, pianista di eccezionale talento e ispirata creatrice di pagine musicali che, insieme a quelle del marito, hanno interpretato ed espresso la più intima ed emozionante essenza di un’epoca fra le più suggestive della storia della musica.
Ne saranno testimonianza, la sera dell´8 marzo, le sue “Tre Romanze” op. 22 che, composte nel 1853 e pubblicate nel 1855 sono uno dei suoi più celebri capolavori che verranno eseguite da Leonora Armellini, pianista dalle doti indiscusse che l’hanno portata nei teatri e nelle sale di musica più importanti del mondo, assieme al Primo violino dei “Solisti” Lucio Degani.
Declina al femminile tutto il programma del Concerto. Fedele a una ormai consolidata tradizione saranno quest’anno due le prime esecuzioni assolute di due nuove composizioni create da donne compositrici. Si tratta di “Ricercare” per violoncello e archi e di “Nel giardino dei Signori Frei” per pianoforte e archi che la flautista-compositrice padovana Chiara Mario e la pianista-compositrice Damiana Natali hanno recentemente dedicato a “I Solisti Veneti” in memoria di Claudio Scimone.
Damiana Natali dirigerà i “Solisti” nell’esecuzione del suo brano. L’artista è dotata di una forte personalità ed è piuttosto eccezionale per il pubblico vedere oggi una bacchetta diversa sul podio dei “Solisti”.
Anche se molto presto, in conferenza stampa, i “Solisti” comunicheranno l’avvenuta nuova nomina alla direzione dell’Orchestra.
Entrambe le artiste saranno presenti in sala per illustrare le loro opere i cui titoli esprimono quella visione leggera e, allo stesso tempo, profonda della musica, quelle sfumature del gusto e dell’arte che le donne compositrici riescono perfettamente a percepire e a trasmettere.
Il “Ricercare” – antica forma musicale precedente alla fuga largamente utilizzata dai compositori della tarda epoca rinascimentale e del primo barocco – è un distillato di sapienza musicale, un contrappunto di raffinatezza.
“Nel giardino dei Signori Frei” suggerisce invece i segreti di un giardino – da sempre luogo privilegiato della contemplazione filosofica, autentico microcosmo dell’armonia – ed evoca suggestivamente quella malia insondabile e segreta che i giardini nascondono.
Femminile anche il “Concerto per viola d’AMore RV 394” di Antonio Vivaldi che aprirà la serata e che, in quelle A e M maiuscole, nasconde le iniziali di Anna Maria: la virtuosa di viola d’amore che suonava all’Ospedale della Pietà e per la quale il “Prete Rosso” scrisse tutti i suoi concerti per viola d´amore e archi.
Un tocco femminile – dice una leggenda – sembra caratterizzare anche la versione per pianoforte e archi del “Concerto in mi minore op. 11” di Frederic Chopin, la cui limpida trasparenza – in questa raffinata versione – sembra essere stata ispirata al Compositore polacco dalla poetessa George Sand, principessa della scena culturale e letteraria romantica e, per lunghi anni, intima del Compositore.
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Ingresso: biglietti a Padova presso Gabbia (via Dante, 8 – tel. 049. 8751166), e presso l’Ente “I Solisti Veneti” (Piazzale Pontecorvo, 4/a – tel. 049. 666128); a Treviso presso Mezzoforte (via Pascoli, 11 – tel. 0422 540365).