Lunedì 4 marzo protagonista della Stagione dei Recital di canto è il baritono Luca Salsi, uno degli artisti più amati e applauditi del panorama operistico internazionale oltre che del palcoscenico scaligero. Verdiano di rango, ha ricoperto tutti i ruoli principali del repertorio d’autore, da Ernani (l’ultima volta alla Scala nell’autunno scorso) e Nabucco a Macbeth (anche con Chung per l’inaugurazione di stagione della Fenice) a Renato ne Il ballo in maschera nelle ultime settimane al Teatro di San Carlo a Napoli, mentre i prossimi impegni includono Jago in Otello a Baden Baden con Zubin Mehta e Simon Boccanegra a Salisburgo con Valery Gergiev oltre a Scarpia nella Tosca di Puccini a Parigi. Ma tra le parti in cui si è identificato c’è anche Carlo Gérard in Andrea Chénier di Giordano, con cui ha aperto la Stagione 2017/2018 con Riccardo Chailly.
Il programma elaborato per il recital con la pianista Beatrice Benzi è un affascinante contrappeso alla statura eroica cui Salsi ci ha abituati, e propone un viaggio intimo e raffinato nella poesia italiana attraverso sei secoli di storia, approfondendo in nuovi territori il lavoro sulla parola che è tra le caratteristiche più apprezzate dell’artista. Il concerto è aperto dalle metamorfosi dei versi “In questa tomba oscura” del compositore e baritono Giuseppe Carpani nelle diverse trasposizioni musicali di Carpani stesso (che adattò le parole a una melodia improvvisata dalla contessa Alexandra Rzewuska), Salieri e Beethoven per proseguire con i Sept morceau de chant in cui un altro celebre cantante, il baritono Giovanni Battista Belletti che fu partner artistico regolare di Jenny Lind, accosta versi suoi, del poeta e librettista Carlo Pepoli e di Ippolito Pindemonte.
Si passa all’alta letteratura con Giovanni Boccaccio, autore dei versi dei primi tre dei Cinque canti all’antica di Respighi: gli altri due sono di Andrea Falconieri, poeta e musicista della prima metà del secolo XVII, e un estratto dalla prima opera respighiana Re Enzo (il figliastro di Federico II che ispirò anche il Pascoli) su libretto di Alberto Donini.
I celeberrimi versi di Dante “Tanto gentile e tanto onesta pare” (dalla Vita nova) sono presentati nelle due versioni musicali firmate dai poco frequentati compositori ottocenteschi Fabio Campana e Ciro Pinsuti; decisamente più noti i Tre sonetti del Petrarca di Franz Liszt: nati per voce e pianoforte nel 1838 saranno sottoposti a plurime rielaborazioni, sia in versione vocale, sia in versione pianistica; così, fra l’altro, appariranno nel secondo volume degli Anni di pellegrinaggio.
Di Olindo Guerrini (noto anche sotto lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti) sono le parole di “Era d’inverno” e “Donna, vorrei morir” di Ruggero Leoncavallo, cui il programma fa seguire Era di maggio di Franchetti su versi di Heine tradotti da Bernardino Zandrini, l’Ave Maria di Mascagni che adatta il tema dell’Intermezzo di Cavalleria rusticana alle parole di Piero Mazzoni e Non ti voglio amar di Cilea su versi di Giuseppe Pessina. Chiudono il concerto due arie da camera di Giuseppe Verdi: Non ti accostare all’urna, sul testo di Jacopo Vittorelli cui si era ispirato Giuseppe Carpani per In questa tomba oscura, e il Brindisi su parole di Andrea Maffei.
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Lunedì 4 marzo 2019 ~ ore 20
Recital di Canto 2018/2019
Baritono LUCA SALSI
Pianoforte BEATRICE BENZI
Giuseppe Carpani
In questa tomba oscura
Antonio Salieri
In questa tomba oscura
Ludwig van Beethoven
In questa tomba oscura
Giovanni Battista Belletti
da Sept morceaux de chant
La visita alla tomba
Il delirio amoroso
Il sogno
La partenza
La malinconia
Ottorino Respighi
Cinque canti all’antica
L’udir talvolta
Ma come potrei…
Ballata
Bella porta di rubini
Canzone nell’opera comica Re Enzo
Fabio Campana
Tanto gentile
Ciro Pinsuti
Beatrice
Franz Liszt
Tre Sonetti del Petrarca
Pace non trovo
Benedetto sia ‘l giorno
I’ vidi in terra angelici costumi
Ruggero Leoncavallo
“Era d’inverno” (Pensiero)
“Donna vorrei morir” (Melodia)
Alberto Franchetti
Era di maggio op. 72
Pietro Mascagni
Ave Maria
Francesco Cilea
“Non ti voglio amar” (Melodia)
Giuseppe Verdi
Non t’accostare all’urna
Brindisi
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Prezzi: da 5,50 a 40 euro più prevendita
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