Era solo una restituzione al pubblico del lavoro che Caterina Mochi Sismondi porta avanti al Café Müller con un gruppo di persone da selezionare per un progetto, vincitore del bando “Boarding Pass Plus”. Sostanzialmente una serie di esercizi ed improvvisazioni che erano state fissate ed aperte a variazioni ed improvvisazioni. Il gruppo, già in parte selezionato ma che lo sarà ancora di più, viene da un percorso fatto di incontri e lezioni con maestri della danza, del movimento e non solo. Non era aperto al pubblico, ma solo ad inviti. Insomma non aveva la pretesa di essere uno spettacolo finito, e forse neppure uno studio essendo il gruppo non ancora definito, ma a me è piaciuto. Molto. L’ho trovato uno spettacolo ricco, corale, di gruppo ma al contempo attento alla singola esibizione. In scena una decina di persone fra attori, musicisti, danzatori, circensi ma non si distinguevano. Talmente alta la capacità di mescolanza, di muoversi all’unisono, di usare lo spazio in tutte le direzioni e la potenza degli sguardi. Ognuno era tassello fondamentale di una storia che si componeva al momento, si dissolveva e subito se ne creava un’altra, diversa ma emozionante. Su testi di Pessoa si mescolavano acrobazie aeree ad azioni corali, ritmi frenetici e melodie tristi. L’uso delle luci, dei suoni, della perfetta simmetricità di ogni movimento, anche preparare un attrezzo o spogliare la scena diventava danza, davano corpo ad uno spettacolo che, a mio avviso, aveva già un corpo, una struttura drammaturgica e degli esecutori eccezionali. Questo entusiasmo è anche dovuto, forse, alla possibilità che mi è stata data di seguire da vicino questo lavoro fin dall’inizio. So il dolore della regista di dover escludere e della sua ritrosia a dover rinunciare a qualcun altro. Sarà inevitabile. Ma posso testimoniare che tutto il pubblico presente, molto numeroso e molto contento della opportunità che gli veniva data, ha colto in pieno le potenzialità presenti in ogni singolo componente e di ciò che si può aspettare da questa regista. Applausi lunghi e convinti alla fine.