“Intervista” è la riduzione teatrale del film di Theo Van Gogh “Interview”. E’ la storia di Pierre giornalista politico, corrispondente di guerra che, per l’assenza di un collega è costretto a intervistare Katia una giovane, procace e popolare star della fiction televisiva. A Pierre che non dissimula una scostante malavoglia Katia reagisce con argomentazioni pertinenti dimostrando, al di là dello stereotipo televisivo, temperamento, intelligenza e astuzia. L’intervista man mano che sale la temperatura diventa un vero corpo a corpo. Lo status di vittima e carnefice si alterna dall’uno all’altra con un ritmo incalzante. La stanza è la facile metafora di un ring dove i contendenti tra scontri e seduzione mettono in moto un perverso meccanismo psicologico in cui la parola gridata diventa un’arma che stordisce e si nutre di menzogne. Sono due mondi che si scontrano, l’impegno politico di Pierre e l’ universo in technicolor di lei. Ma in questo caso l’apparenza inganna ed è lei che alla fine, più astuta e raffinata, vincerà il match. In questa pièce la verità e la finzione sono valori che emergono e scompaiono per poi riemergere lasciando sempre un margine di dubbio.
La scrittura è sottile e penetrante, i dialoghi rapidi e asciutti. Intensa l’interpretazione dei bravissimi Graziano Piazza (che cura anche la regia) e Viola Graziosi.