Enorme entusiasmo per lo spettacolo di musica urbana dei bravissimi percussionisti famosi oramai in tutto il mondo. Descrivere gli STOMP è quanto mai impegnativo, si può però raccontare della vitalità e dell’energia che questo gruppo racchiude in sé e che regala senza risparmio ad ogni esibizione.
Lo spettatore inizia un viaggio nei ritmi, nei rumori e nelle sonorità urbane dapprima stupefatto poi man mano sempre più coinvolto e conquistato. I performer raccontano la realtà che li circonda attraverso luci, suoni e partiture che vengono create con gli oggetti del vivere quotidiano: dai tubi agli spazzoloni, dalle pentole ai bidoni di metallo e plastica agli accendini. Un intenso linguaggio non verbale si instaura con il pubblico che segue in maniera quasi ipnotica lo spettacolo per poi interagire con esso attraverso il battere ritmato delle mani. Non esistono limiti imposti alla loro fantasia, si viene assolutamente catapultati nel mondo di questi poliedrici artisti in quanto è il nostro stesso quotidiano, è il nostro vivere comune. Riescono a fare musica anche con l’uso di quotidiani. A loro il riconoscimento e la capacità di realizzare musica con oggetti incredibili, di riuscire a creare atmosfere ancestrali con la carica e i movimenti sonori in ogni passaggio. Le prodezze acrobatiche, i perfetti sincronismi e le pregevoli coreografie, in costante equilibro tra la danza tribale e la street dance, fanno di STOMP un evento sempre nuovo e dirompente. Nella loro presentazione danno di se la migliore definizione: “È l’umorismo del cinema muto dato in prestito alla Pop Art. È trasgressione heavy metal e satira antinquinamento”. STOMP è uno spettacolo unico che privo di quegli effetti speciali, oggi tanto di moda, non manca di nulla per il raggiungimento della meraviglia. Un evento di uomini che ricordano l’origine del ritmo con ogni possibile elemento sonoro.
Nata a Brighton nel 1991, l’esperienza di STOMP vanta due geniali creatori, Luke Cresswell e Steve McNicholas, entrambi con un passato nella street band Pookiesnackenburger e nel gruppo teatrale Cliff Hanger, che avevano presentato al Festival di Edimburgo una serie di “musical di strada”. Poi firmano uno spot, rimasto famoso, “Bins” per la birra Heineken, dove venivano “suonate” le lattine e diversi oggetti della strada (ringhiere, bidoni della spazzatura).
STOMP era pronto a sbocciare: l’anteprima al Bloomsbury Theatre di Londra e il debutto all’Assembly Rooms a Edinburgh, sono dei veri trionfi. Luke Cresswell e Steve McNicholas vincono il The Guardian’s Critics’ Choice (premio della critica) e il premio del The Daily Express “Best of the Fringe Award”. Da quel momento la loro storia è “senza confini”: STOMP con il cast originario gira tutto il mondo, continuano a fioccare applausi e premi, sold-out storici e record di botteghino da far impallidire, e presenze in contesti indimenticabili (e va citata, fra tutte, almeno la Notte degli Oscar del 1996).
Una espressione di pura energia sia per il cast che per il pubblico.