Dopo l’inaugurazione della 18° edizione del Festival Internazionale Sul Filo del Circo, la cui apertura è stata affidata alla compagnia canadese Machine de Cirque e al loro spettacolo “La Galerie”, prosegue il cartellone con un’altra prima nazionale. Questa volta sul palco del Teatro Le Serre di Grugliasco, si esibiranno i sette artisti del Terzo Anno di formazione continua presso l’Accademia di circo contemporaneo di Fondazione Cirko Vertigo, proponendo, sabato 29 giugno alle ore 21.30, le loro personali creazioni, esito di un percorso di ricerca artistica accompagnato nella creazione da Caterina Mochi Sismondi.
Un’immersione nella varietà delle tecniche circensi – corda, roue cyr, giocoleria, tessuti, trapezio e danza – corredata da un visual creato ad hoc che mostra allo spettatore il “dietro le quinte” della creazione circense: i momenti di backstage, le cadute e le “risalite”, la fatica del corpo e quella della mente, la voglia di superare i proprio limiti e la soddisfazione nel riuscirci.
Ecco dunque i numeri della serata: Hipocresía di Arianna Possidoni è una performance di corda aerea, giocoleria e acrodanza sulla responsabilità di assumere conflitti interiori. La risalita e lo sfinimento si sperimentano tra lanci casuali e lanci in perfetto allineamento con le azioni.
Dalle corde musicali, dalle corde vocali alle corde acrobatiche, dal corpo in movimento allo strumento corpo, dall’oggetto al suono, Justine Delolme alle corde liscie e danza, ed Elena Mélody al piano voce loop, in Làtemps… mostrano traiettorie che sembrano più comuni di quanto riteniamo.
Irrequietezza di Matteo Ruzzu si ispira invece all’opera I cerchi nel cerchio di Kandinsky per parlare di una sensazione che si muove dentro di noi come quei 25 cerchi si muovono all’interno dell’ingranaggio. E ancora: Chi sono IO? di Vicente Andres Quiroz Briceno ai tessuti e trapezio dance è una performance che narra la lotta tra mente e corpo. Attraverso il movimento sul tessuto la mente fugge verso un altro luogo, evade da se stessa… non si può fuggire per sempre però, ma si può cogliere l’attimo, un istante a volte anche solo estraniandosi dal tutto, elevandosi, cercando nuovi orizzonti, nuovi punti di vista.
Il Mare di Federico Ceragioli rievoca il moto continuo, perpetuo e dissonante della marea. Il suo canto che può cullare o scatenare immense paure. Il suono delle sue onde, con un ritmo sempre uguale eppure unico e diverso. Le sue forme curve e increspate che si infrangono quasi per distruggere volontariamente quella meraviglia che solo per pochi istanti è stato possibile ammirare. Infine, Paranoia è il titolo della performance di José Mallol Pepe Chocomeli sulla paura di ciò che è comunemente considerato “anormale”.
Durata: 100 minuti
Ingresso Unico Euro 8
———-
Credit
con gli artisti Vicente Andres Quiroz Briceno, Federico Ceragioli, José Mallol Pepe Chocomeli, Justine Delolme, Elena Mélody, Arianna Possidoni, Matteo Ruzzu / accompagnamento alla creazione Caterina Mochi Sismondi / accompagnamento alle tecniche di circo e movimento Arian Miluka, Silvia Francioni, Daniela Paci / Immagini video Stefano Rogliatti.