Si svolgerà venerdì 9 e sabato 10 agosto l’ottava edizione di CAPALBIO SALUTE, uno spettacolo che argomenta le tematiche di maggiore attualità connesse alla Salute con l’interdisciplinarietà dei linguaggi espressi sul tema dalle varie arti.
Il format, concepito e condotto dalla giornalista Isabella Mezza, vedrà salire sul palco i maggiori esperti del settore, le cui conversazioni si alterneranno ad immagini, video e performance della coreografa-ballerina Ilaria Tinacci e del Duo I Disguido, maestri di un’arte illusoria all’insegna della magia.
Due le sere, due le materie trattate: si inizia il 9 agosto con “Il senso di un respiro”, dedicato a polmoni, cuore e disturbi del sonno.
La tubercolosi e la sua situazione attuale in Italia (in decrescita ma non troppo) e altre patologie ricorrenti quali l’asma saranno alla base del colloquio con la pneumologa Giovanna Migliorini mentre l’oncologo Enrico Cortesi parlerà del tumore al polmone – ai primi del Novecento malattia rarissima ed oggi prima causa di decesso cancerogeno. Cosa è cambiato in un secolo e come le cure agiscano più efficacemente a livello individuale sarà il tema su cui storicamente si svilupperà un itinerario che parte dal Rinascimento, in cui la filosofia platonica considerava il polmone simbolo della vita, coperto dal manto della dea Flora, per arrivare – con citazioni pittoriche di Monet e Cezanne all’intimo legame che si instaura tra polmone e cuore, di cui darà testimonianza il cardiologo Mirco Vergni.
Il sonno rivelatore di uno stato polmonare e stato del respiro è anche alla base del discorso di Francesco Peverini, presidente della Fondazione sulla ricerca e cura del sonno, che parlerà della sua esperienza sulla “polisonnografia” e sulla misurazione del respiro nel sonno per interpretare il polmone e la vita.
La favola del fuoco e dell’acqua di Leonardo Da Vinci sarà invece l’incipit della seconda serata, il 10 agosto, completamente incentrata sul corpo umano a contatto con la Natura, segnale indispensabile per il termometro del Benessere. La sintonia con l’ambiente è infatti l’equivalente dell’armonia con le tre S indagate in questo ambito: Sesso, Sport e Sostenibilità. Cosa è cambiato e come si vive l’amore fisico, rispetto al passato delle “rivoluzioni” degli anni Settanta in cui la sessualità diventava “atto sovrano” e se l’Amore dipenda dal cuore o dal cervello, moderno elemento di psicanalisi alimenteranno i discorsi della sessuologa Adele Fabrizi e della psicologa Grazia Attili, a partire dalle attuali statistiche che vedono il 48% dei giovani tra i 18 e 24 anni vivere confusamente una sessualità fluida e non ancora orientata.
L’attività sportiva degli Italiani, testimoniata dal medico sportivo Nicola Armentano e da Maurizio Muscaritoli, primario di nutrizione clinica e medicina interna, sarà strettamente descritta nella sua relazione intima con l’alimentazione, che ha visto nell’ultimo anno spendere 17 miliardi e mezzo in cibi potenzialmente biologici e più sani e 8 miliardi e mezzo solo in sport.
Ma se il cibo nell’arte è stato spesso il protagonista – e non mancheranno esempi illuminanti del suo legame con il corpo dei soggetti ritratti – non da meno fu il “gozzo” femminile di molte modelle rinascimentali del pennello, sintomo di malattie derivate dalla tiroide. Il viaggio attraverso questa “farfalla” sarà compiuto dal chirurgo endocrino Celestino Pio Lombardi che ci farà scoprire come la gran parte del nostro benessere dipenda principalmente dalla ghiandola endocrina e come ai giorni nostri le malattie tiroidee sono risolvibili proprio con la chirurgia.
Capalbio Salute conferma così il suo spirito di attualità e coinvolgimento all’insegna di conoscenza, simpatia e partecipazione secondo una formula che mira a trattare con spirito leggero, diretto e divulgativo, nonché artistico, alcuni ragionamenti legati alla Medicina interdisciplinare. Come infatti si interroga la Mezza, già curatrice e conduttrice di “Tg3 SaluteInforma”, “è certamente possibile fare divulgazione medico-scientifica con la pluralità dei linguaggi dell’arte perché ce lo chiede la storia, e personaggi come Pitagora, Leonardo e Apollo – ognuno a suo modo – ci hanno dimostrato che la coesistenza dei saperi costituiva un unicum inscindibile per analizzare appropriatamente la realtà. E dunque, se oggi le informazioni sono tante, e tra medico e paziente si è inserito prepotentemente il dispersivo mondo del web con i rischi di superficialità che comporta, tramite questa sovrabbondanza di nozioni, occorre fare ordine per riappropriarci di metodi di comunicazione in grado di arrivare, in modo efficace, ad una informazione-formazione organica, più emotivamente coinvolgente e, perché no, divertente attraverso quello che ci piace definire un vero e proprio “salotto-spettacolo” sulla Salute.
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