Tra i palcoscenici insoliti riscoperti dal festival itinerante dell’Estate Romana Di là dal fiume, curato dall’Associazione Culturale Teatroinscatola, venerdì 30 agosto c’è un barcone, che da Ponte Marconi si muoverà lungo il Tevere in direzione Magliana e sul quale Marco Giovenale, Silvia Tripodi e Michele Zaffarano intratterranno con prose e poesie il pubblico a bordo, una ottantina di persone circa.
Una performance inserita non a caso nel programma del festival, che tra i suoi temi ispiratori ha scelto un omaggio a Fabio Sargentini (il barcone su cui si risalirà il Tevere ricorda proprio quello utilizzato negli anni ’70) e alla memoria dei momenti culturalmente migliori della ricerca teatrale romana degli anni Settanta, quando Roma si trasformava in palcoscenico assoluto e il teatro, l’arte e la poesia comparivano nei luoghi meno prevedibili della città: piscine, barconi, tetti di abitazioni, cavalcavia, aperta campagna e, perfino, stadi.
GAMMM è un sito e un gruppo formale creato nel 2006 da Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi, Marco Giovenale, Massimo Sannelli, Michele Zaffarano. GAMMM non è una rivista, né un editore. Dà ospitalità alla ricerca, si occupa di avanguardia e letteratura sperimentale, glitch art, installazioni, nuova scrittura/écriture (in particolare dedicandosi alla ‘prosa in prosa’ e al lavoro di autori statunitensi e francesi come Charles Bernstein, Ron Silliman, Jean-Marie Gleize, Nathalie Quintane).
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Marco Giovenale vive a Roma, dove lavora come redattore e traduttore. Ha fondato (ed è redattore di) «bina» (2003), gammm.org (2006), puntocritico.eu (2011), eexxiitt (2011), e asemic-net.blogspot.com (2011). È redattore di SCRIPTjr.nl, recognitiones-ii.blogspot.it, sibila.com.br. Collabora ad «alfabeta2» e «l’immaginazione». Cura con M. Guatteri, G.Marzaioli e M. Zaffarano la collana Benway Series. È a sua cura la collana di testi italiani SYN _ scritture di ricerca, delle edizioni IkonaLíber. Nel 2003 ha vinto il premio Renato Giorgi per il libro Il segno meno, quindi pubblicato da Piero Manni. È stato curatore dell’edizione 2005 del festival RomaPoesia e co-curatore di EX.IT – materiali fuori contesto nel 2013 e 2014.
Alcuni libri di poesie: Criterio dei vetri (Oèdipus, 2007), La casa esposta (Le Lettere, 2007), Soluzione della materia (La camera verde, 2009), Storia dei minuti (Transeuropa, 2010), Shelter (Donzelli, 2010), In rebus (Zona, 2012, collana Level 48), Delvaux (Oèdipus, 2013). Di prossima uscita Maniera nera, per Aragno (collana ‘i domani’).
Libri di prose: Numeri primi (Arcipelago, 2006), Quasi tutti (Polìmata, 2010), Lie lie (La camera verde, 2010), Phobos (fogli Benway, 2014, con traduz. franc. a cura di M.Zaffarano), Numeri morali (ebook gammm, 2014). Prose sperimentali in inglese nei libri a gunless tea (Dusie, 2007), CDK (Tir Aux Pigeons, 2009), anachromisms (Ahsahta Press, 2014); più il ‘found text’ white while (ebook Gauss PDF, 2014).
Suoi testi sono inoltre antologizzati in Parola plurale (Sossella, 2005), nel Nono quaderno di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2007), nel volume del Premio Antonio Delfini 2009, in Poesia degli anni Zero (Ponte Sisto, 2011) e in Nuovi oggettivisti (Loffredo, 2013). Con i redattori di gammm è nel libro collettivo Prosa in prosa (Le Lettere, 2009). Per Luca Sossella ha curato nel 2008 una ampia raccolta antologica di Roberto Roversi, Tre poesie e alcune prose. Per La camera verde ha tradotto Billy the kid, di Jack Spicer (a cura di Paul Vangelisti). Nel 2011 ha preso parte al Bury Text Festival (Manchester). I suoi libri di scrittura asemantica sono: Sibille asemantiche (La camera verde, 2008), Asemic Sibyls (Red Fox Press, 2013), Syn sybilles (La camera verde, 2013).
Silvia Tripodi (1974) vive a Roma. Ha partecipato nel 2013 a RicercaBo (laboratorio di nuove scritture); suoi testi sono presenti su GAMMM, Nazione Indiana, Nuovi Argomenti, Versante Ripido, l’immaginazione, OEI. Ha collaborato all’antologia Totilogia a cura di Daniele Poletti (edizioni Cinquemarzo 2014) e a ex.it 2014 – materiali fuori contesto (Albinea). Nel 2014 ha vinto il Premio Lorenzo Montano (sezione poesia inedita).
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Michele Zaffarano, scrittore, poeta, traduttore, è nato nel 1970. Ha pubblicato Wunderkammer (in Prosa in prosa, Le Lettere, 2009); cinque testi tra cui gli alberi (più uno) (Benway Series, 2013); Paragrafi sull’armonia (ikonaLíber, 2014); Todestrieb (Arcipelago, 2015); La vita, la teoria e le buche (Oèdipus, 2015). Redattore di gammm.org e Nioques.
Fino al 4 settembre vari luoghi del XII Municipio di Roma (tra la Stazione Trastevere, Porta Portese e Ponte Testaccio con sconfinamenti verso Trastevere e Ponte Marconi) saranno animati da dodici eventi: musica, canzoni, poesie, letture, installazioni sonore, conversazioni sceniche, passeggiate nell’archeologia industriale e pedalate lungo il fiume.
Di là dal fiume, presenta un programma ricco di proposte artistiche alla riscoperta di undici palcoscenici insoliti come un barcone che da Ponte Marconi si muoverà lungo il Tevere in direzione Magliana o la piscina anni ‘30 dell’impianto sportivo capitolino di Largo Ascianghi, ex Casa della Gioventù Italiana del Littorio (GIL) dell’architetto Luigi Moretti.
Come ben ricordato nelle note di presentazione dal poeta Marco Giovenale (tra gli artisti presenti al festival):
“Di là dal fiume, la città di tutti. La serie di incontri del giovane festival Di là dal fiume vuole anche essere un omaggio alla tradizione, alla memoria e alle prospettive dei momenti culturalmente migliori degli anni Settanta, quando ad esempio Simone Carella sceglieva una piscina per una performance e Fabio Sargentini un barcone sul Tevere: costruivano e disseminavano nei quartieri un gran numero di idee, strutture leggére, anche effimere, parole e figure sull’acqua, in barca, oltre il fiume, facendo così uscire il teatro da sé stesso e l’arte – anzi le arti – dalle gallerie. Fuori (ma senza prescindere) dalle sedi deputate. Del resto è in questa ottica che Teatroinscatola ha fatto rivivere per una notte due spazi leggendari: il Beat 72, di via Belli, e la galleria l’Attico, di via Beccaria. Non diversamente, come terza “riapertura per un giorno”, si potrà entrare, insieme a Pippo Di Marca, nello spazio La Fede, la cantina teatrale di Giancarlo Nanni. Daccapo dunque tornano ad assieparsi felicemente voci e ascolto. Le varie forme d’arte vanno incontro alla città e ai cittadini: nella stazione Trastevere, o in un atelier di artisti, nel giardino della Fondazione Santa Francesca Romana e nella piscina dell’impianto sportivo capitolino di Largo Ascianghi o infine in un battello sul Tevere. Si esce dal noto, dal recinto, dal sé in definitiva, appunto come accadeva con le scorribande e navigazioni che partivano dall’Attico, o con il progetto La città del teatro, di Carella, che – nella migliore tradizione del dialogo tra fruitori e artisti – lasciava il palcoscenico e si addentrava in quella che Montale avrebbe chiamato la “vita di tutti”. E la città di tutti, dovremmo forse aggiungere.”
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DI LÀ DAL FIUME
II edizione, 25 agosto – 4 settembre 2019
12 EVENTI IN 11 LUOGHI del XII Municipio tra la Stazione Trastevere, Porta Portese e Ponte Testaccio, con sconfinamenti verso Trastevere e Ponte Marconi
L’iniziativa è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti (gli eventi si terranno anche in caso di pioggia)
Tel 340.5573255
Email info@teatroinscatola.it
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Venerdì 30 agosto ore 18.30
GAMMM: prose e poesie
con Marco Giovenale, Silvia Tripodi, Michele Zaffarano
Battello sul Tevere, imbarco battelli di Ponte Marconi