Ancora due appuntamenti domani, lunedì 2 settembre, e il giorno seguente, martedì 3, del festival itinerante dell’Estate Romana Di là dal fiume, curato dall’Associazione Culturale Teatroinscatola.
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UNA LINGUA PER NON FARSI CAPIRE (il romanesco come non l’avete mai sentito)
A lungo si è conservato un equivoco, quello secondo il quale il romanesco sarebbe un dialetto. In realtà non lo è mai stato, è piuttosto un gergo della parte plebea della città, nato nel ‘400 quando, con il succedersi dei papi Medici, veniva avviato a Roma un processo di toscanizzazione serrata, un indottrinamento, al quale la popolazione ha reagito inventando una lingua per non farsi capire.
Paolo Morelli, scrittore romano, è autore di molti libri tra cui Né in cielo né in terra (2016), Da che mondo è mondo (2017), oltre alla riedizione di Vademecum per perdersi in montagna (2019). Come performer ha curato, tra gli altri, gli spettacoli Jazzcéline e A passo di Walser, nel senso di Robert.
Mauro Verrone, musicista romano, formatosi sotto la guida di Massimo Urbani, ha collaborato con il clarinettista Tony Scott e inciso tra gli altri con la cantante brasiliana Claudia Marss, con Steve Turre, Gary Bartz, Idris Muhammad, Maurizio Giammarco, Bruno Tommaso, Antonello Salis. Ha partecipato nel 2009 al film su Tony Scott del regista Franco Maresco.
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THE GREAT LEARNING, PARAGRAPH 7
Luca Venitucci e il coro Radix Harmonica presentano un’installazione sonora vocale del compositore britannico Cornelius Cardew, basata sull’intonazione di segmenti di testo tratti dal Grande Studio, il primo dei quattro libri base del confucianesimo. Ciascuna delle voci si appoggia alle altre, dando vita ad una tessitura sonora complessa e costantemente mutevole.
Cornelius Cardew (1936-1981) ha fornito apporti radicalmente innovativi nella pratica e nella concezione della composizione musicale contemporanea, esplorando senza compromessi ambiti quali la scrittura aleatoria di derivazione cageana, l’improvvisazione totale, la realizzazione di partiture grafiche e il lavoro compositivo ed esecutivo collettivo con musicisti non professionisti, per approdare ad una originale forma di recupero della tradizione classica e popolare con esplicite finalità di militanza politica.
Luca Venitucci, musicalmente attivo dalla fine degli anni ’80, è componente e co-fondatore del gruppo Ossatura e ha fatto parte per diversi anni dell’ensemble Zeitkratzer. Ha partecipato a numerosi progetti e collaborazioni con musicisti improvvisatori e compositori, anche in ambiti connessi al teatro, alla danza, alla scrittura e alle arti visive.
Radix Harmonica, fondato nel 2016 e diretto da Giuseppe Pecce è un coro da camera semiprofessionale romano, il cui repertorio comprende capolavori di musica antica e sperimentazioni contemporanee.
T293 Galery, fondata nel 2002 in un antico palazzo nel cuore del centro storico di Napoli, come spazio dedicato al sostegno di artisti emergenti, nel 2006 cambia la sua struttura organizzativa e diviene galleria commerciale sotto la gestione della fondatrice Paola Guadagnino e del curatore indipendente Marco Altavilla, che ha aderito al progetto come co-direttore.
Nel 2010 T293 sceglie di aprire la propria sede principale a Roma con l’intento di diventare un punto di riferimento nel settore dell’arte contemporanea, sia nazionale che internazionale. La grande dedizione nel trovare sempre ciò che è nuovo nel panorama dell’arte contemporanea ha permesso alla galleria di ospitare le mostre di esordio di alcuni tra le figure più interessanti del panorama contemporaneo. Gli artisti che T293 rappresenta ottengono costantemente un riconoscimento internazionale.
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Fino al 4 settembre vari luoghi del XII Municipio di Roma (tra la Stazione Trastevere, Porta Portese e Ponte Testaccio con sconfinamenti verso Trastevere e Ponte Marconi) saranno animati da dodici eventi: musica, canzoni, poesie, letture, installazioni sonore, conversazioni sceniche, passeggiate nell’archeologia industriale e pedalate lungo il fiume.
Di là dal fiume, presenta un programma ricco di proposte artistiche alla riscoperta di undici palcoscenici insoliti come un barcone che da Ponte Marconi si muoverà lungo il Tevere in direzione Magliana o la piscina anni ‘30 dell’impianto sportivo capitolino di Largo Ascianghi, ex Casa della Gioventù Italiana del Littorio (GIL) dell’architetto Luigi Moretti.
Come ben ricordato nelle note di presentazione dal poeta Marco Giovenale (tra gli artisti presenti al festival):
“Di là dal fiume, la città di tutti. La serie di incontri del giovane festival Di là dal fiume vuole anche essere un omaggio alla tradizione, alla memoria e alle prospettive dei momenti culturalmente migliori degli anni Settanta, quando ad esempio Simone Carella sceglieva una piscina per una performance e Fabio Sargentini un barcone sul Tevere: costruivano e disseminavano nei quartieri un gran numero di idee, strutture leggére, anche effimere, parole e figure sull’acqua, in barca, oltre il fiume, facendo così uscire il teatro da sé stesso e l’arte – anzi le arti – dalle gallerie. Fuori (ma senza prescindere) dalle sedi deputate. Del resto è in questa ottica che Teatroinscatola ha fatto rivivere per una notte due spazi leggendari: il Beat 72, di via Belli, e la galleria l’Attico, di via Beccaria. Non diversamente, come terza “riapertura per un giorno”, si potrà entrare, insieme a Pippo Di Marca, nello spazio La Fede, la cantina teatrale di Giancarlo Nanni. Daccapo dunque tornano ad assieparsi felicemente voci e ascolto. Le varie forme d’arte vanno incontro alla città e ai cittadini: nella stazione Trastevere, o in un atelier di artisti, nel giardino della Fondazione Santa Francesca Romana e nella piscina dell’impianto sportivo capitolino di Largo Ascianghi o infine in un battello sul Tevere. Si esce dal noto, dal recinto, dal sé in definitiva, appunto come accadeva con le scorribande e navigazioni che partivano dall’Attico, o con il progetto La città del teatro, di Carella, che – nella migliore tradizione del dialogo tra fruitori e artisti – lasciava il palcoscenico e si addentrava in quella che Montale avrebbe chiamato la “vita di tutti”. E la città di tutti, dovremmo forse aggiungere.”
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DI LÀ DAL FIUME
II edizione, 25 agosto – 4 settembre 2019
12 EVENTI IN 11 LUOGHI del XII Municipio tra la Stazione Trastevere, Porta Portese e Ponte Testaccio, con sconfinamenti verso Trastevere e Ponte Marconi
L’iniziativa è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti (gli eventi si terranno anche in caso di pioggia)
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Tel 340.5573255
Email info@teatroinscatola.it
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Lunedì 2 settembre ore 19.00
UNA LINGUA PER NON FARSI CAPIRE (il romanesco come non l’avete mai sentito)
con Paolo Morelli voce e Mauro Verrone musiche per ancia e non solo
Letture da Elia Marcelli, Mauro Marè, Paolo Morelli
Off Living Room, via di Giovanni da Castel Bolognese 85
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Martedì 3 settembre ore 20.00
THE GREAT LEARNING, PARAGRAPH 7
di Cornelius Cardew
installazione sonora per un numero imprecisato di voci non educate a cura di Luca Venitucci con la partecipazione di Radix Harmonica
T293 gallery, via Ripense 6